Mi chiedo sei sei tu,la volta che non sbaglio più.., ~Io sto con te,con il cuore sto con te~

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°°°Pazza@Fra°°°
view post Posted on 14/6/2012, 11:09 by: °°°Pazza@Fra°°°




Titolo FF: Mi chiedo se sei tu,la volta in cui non sbaglio più..
Autrice: Francesca :D
Breve trama: La storia parte dal momento in cui,nel manga, Sana e Akito decidono di allontanarsi; diversamente dal manga, però, ad essere raccontata sarà la vita di Akito nei tre anni lontano dal Giappone e poi continuerà con la mia visione di Sana e Akito nel loro futuro :wub:
Note dell'autrice: Ho aumentato l'età dei personaggi. Secondo me è surreale che dei ragazzi di 11 anni vivano tutto ciò che vivono Sana e Akito,di conseguenza quando Akito parte,si ritrova al primo anno di liceo,mentre nel manga è quando torna dopo tre anni che affronta il primo anno di liceo..
CITAZIONE

...E così,la ragazza S e il ragazzo A,decisero di allontanarsi...
Un anno dopo

Capitolo Primo
Solo


"Papà sono a casa!" Urlai a gran voce appena varcai la soglia.
'Casa', non che questa possa essere definita tale. E' un appartamento nella periferia di L.A. con un solo bagno,due camere da letto(E si,io e Natsumi dobbiamo dividerne una) e una cucina nella quale ci entra solo un tavolino,il frigorifero e la cucina a gas. Direi che questa 'casa' possa andare bene per una persona sola,non per tre; anche se dovremo vivere qui per altri due anni, vorrei una casa un pò più confortevole,ma questo è il massimo che possiamo permetterci quindi va bene così.
I miei pensieri vennero interrotti da Natsumi che mi urlava di prepararmi per la cena.
"Non aspettiamo papà?" Le chiesi.
"No,stasera farà tardi quindi ci ha dato il permesso di mangiare prima" Mi rispose prontamente.
"Ah ok,mi lavo le mani e vengo"
Entrai in camera,posai la cartella,feci per uscire,ma la mia attenzione venne catturata da un piccolo dinosauro posto sulla scrivania.Il dinosauro. QUEL dinosauro con QUELLA sciarpa.
"Stamattina non era li,Natsumi dovrà averlo spostato" Pensai.
Restai a fissarlo per almeno altri dieci secondi,poi decisi che era meglio uscire e spensi la luce.
Dopo aver lavato le mani,andai in cucina e mi sedetti a tavola insieme a mia sorella.
"Come è andata oggi a scuola?" Mi chiese,come faceva tutte le sere.
"Il solito" Risposi come rispondevo tutte le sere.
"Hai incontrato qualcuno? Hai fatto amicizia con qualcuno?" Insistè.
"No Natsumi,'il solito' significa 'il solito'. Vado a scuola,segue le lezioni,alle 4 esco e vado a fare fisioterapia. Appena finito,mi incammino verso casa ed eccomi qui. Non ho nè il tempo nè la voglia di farmi degli amici qui." Risposi secco.
"Potrebbero aiutarti a passare il tempo però. Akito, da quando siamo arrivati non hai parlato con nessuno,non hai socializzato con nessuno. Sei solo e non ti fa bene stare sempre da solo"
"Con qualcuno ho socializzato." Risposi,infastidito dalla solita ramanzina.
"E con chi sentiamo?" Mi rispose lei,sempre più nervosa.
"Col mio fisioterapista. E' un tipo simpatico,sai? Dovresti conoscerlo" La buttai sul ridere,la chiacchierata si stava trasformando in una lite.
Lei scoppiò a ridere e questo mi rallegrò.
Da quando siamo qui non la vedo ridere spesso.
"E tu? Che hai fatto oggi?" La incalzai.
"Il solito" Rispose lei a mo di presa in giro.
Poi silenzio. L'unico rumore che risuonava in quella piccola e squallida stanza era quello delle forchette,che cominciavamo ad usare bene, che strisciavano sul piatto.
Poi quella domanda. Quella che sempre cerco di evitare. Quella che mi fa così raramente. Quell'unica domanda che riapre tutte le ferite,che pian piano cerco di risanare.
"L'hai sentita oggi?"
"No."
Le lanciai un'occhiataccia e tacque.
Da quando sono qui, ci sentiamo sempre meno. All'inizio la chiamavo,mi chiamava,le scrivevo,mi scriveva quasi quotidianamente per sapere tutte le novità su come procedeva la sua estate,come procedeva la mia,sul suo lavoro,sulla mia operazione.
Poi iniziò la scuola,e noi cominciammo a sentirci e scriverci sempre meno. Fin quando,a quasi un anno dalla mia partenza,ci ritroviamo a sentirci circa una volta al mese. So che lei è impegnatissima con il nuovo sceneggiato,io devo ancora ambientarmi qui,in questa enorme metropoli e credo sia normale non parlare più di tanto. Mi manca profondamente. Come il primo giorno. Come la prima settimana. Come il primo mese. Mi manca e vorrei solo riabbracciarla e tenerla stretta a me,per sempre.
Vengo riportato alla realtà dal rumore dll'acqua che scorre, Natsumi sta lavando i piatti.
"Vado in camera,chiamo Tsuyoshy"
Lui non lo sento da quell'ultima volta.Tre settimane fa.
*Flashback*
"Pronto? Akito! Come stai?"
"Piuttosto bene! Tu?"
"Bene,ma mi manchi! Quando ci vieni a trovare?"
"Perché non vieni tu?"
"Akito lo sai che non possiamo. Come va la mano? Sana mi ha.."
"Non pronunciare il suo nome."
"Cosa?"
"Non pronunciare il suo nome."
"Ma.. Akito.."
"La mano va sempre meglio,riesco a scrivere qualcosina sai? E riesco a muovere appena appena l'indice e il police.. Sulle altre dita ci sto ancora lavorando"
"Ah.. Sono contento! Anche qui va tutto bene! Takaishi,si è iscritto alla nostra scuola,è in classe con Fuka e Sa.."
"Non pronunciare quel nome!"
"Akito,ma qual'è il tuo problema se dico Sana? Sana,Sana,Sana! Non c'è nulla di male vedi?"
"Non capisci nulla Tsuyoshy!"
Riattaccai.
*Fine Flashback*
Fui molto aggressivo nei suoi confronti.Ora lo chiamo per scusarmi. Composi il numero. Squillò tre volte. Nessuna risposta. Riattaccai. Ho cose più importanti da fare che chiamare Tsuoy.
Cercai di convincermi che fosse così,senza risultati. In realtà non volevo parlare con lui,nè con nessun altro fosse più vicino a lei di quanto lo sia io.

Spero vi piaccia e spero commenterete in tanti! Ditemi qualsiasi cosa,anche che fa schifo.. Sono pronta a tutto,e soprattutto le cattiverie fanno migliorare :D Kiss Kiss :^:^:

Edited by °°°Pazza@Fra°°° - 18/6/2012, 13:50
 
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