Aspetterò

« Older   Newer »
  Share  
icon12  view post Posted on 7/2/2012, 21:59
Avatar

Group:
Akito's Fan
Posts:
166
Location:
arezzo

Status:


Non si può dire di amare una persona fino a quando non la si perde veramente e quando succede non sai che fare…

-Heric vieni qua! Fermati ho da parlarti!-
-Non posso ho karate! Ti chiamo dopo io! Ciao!-
E si! Sono proprio io Sana, e da 15 mesi che io e Heric siamo fidanzati ma il 16essimo mese è cambiato qualcosa è non me ne sono accorta.
Io e Heric siamo all’ultimo anno delle scuole superiori, io ho già il lavoro programmato come attrice affermata nel mondo dello spettacolo, mentre Heric è all’ultimo “anno” di karate e la prossima settimana prenderà la cintura nera, intanto lavora part-time come magazziniere in un supermarket, lui puole diventare quel che vuole ma dice:-Io in giacca e gravata ci sto male e seduto in ufficio ancora peggio-.
Noi viviamo, ho per lo meno lui vive…in un appartamento vicino al parco dove per la prima volta lui si è accorto dei suoi sentimenti per me, il gazebo dove io lo fatto diventare come e oggi, un ragazzo dolce ma allo stesso tempo freddo nei confronti delle persone che non gli vogliono bene.
Ed è da qui che è successo tutto, un giorno, forze il più brutto della mia vita, non dandomi spiegazioni ha deciso di lasciarmi, non conoscevo il motivo, mi dicevo che aveva un’altra e invece non era cosi, mi disperai ma non persi tempo a darmi spiegazioni perché decisi di Aspettare.
Ma non immaginavo che quel periodo potesse essere cosi lungo.
Era una giornata invernale quasi primaverile e proprio sotto il gazebo mi dissi, con occhi freddi dal gelo di quel tempo ma rattristati, che era meglio se ci fossimo lasciati;-Il motivo non te lo posso dire, tu mi capisci?-, io non gli risposi di si no c’è la facevo ma dentro me mi ripetevo che non capivo questa sua scelta così improvvisa ma la rispettavo. Detto ciò mi ha abbracciata ed è scappato via lasciandomi senza una spiegazione a bocca aperta.
Le giornate dopo le trascorrevo in solitudine è tristezza pensando il motivo per cui il mio Heric mi avesse lasciata. I rispettivi lavori procedevano bene, scuola ci salutavamo amichevolmente e un giorno, alla fine, pronunciai la parole che mi cambiò la vita per sempre, lo aspettai impaziente e tesissima, manco ci avessi mai parlato o litigato è gli dissi dopo tanti esiti che io lo aspetterò quanto vuole, io lo amo e non potevo strare senza di lui e sapevo che prima o poi lui tornava da me perché la nostra storia, no non poteva finire li così. Era troppo sofferta e non disse di no ma accetto anche se neanche li sapeva quanto fosse lungo il tempo che ci avrebbe diviso.
-Sana, ti prego mi puoi dare un giorno libero?-
-Certo, perché no!-
-Grazie tanto!!!- disse Rei felice di stare un giorno con Alischia dato che era il suo giorno libero, perciò a me tocco prendere la metropolitana e mentre cercavo di scappare dai giornalisti e dai fan, raggiunsi il set del mio prossimo film.
“Non mi ricordavo che la metro fosse così complicata da prendere… e dalla prima media che non la riprendevo…però è divertente…>-<!!!” pensai cercando di passare tra le persone per arrivare al binario giusto.
Infatti da quel giorno ebbi il motorino, era meno complicato per arrivare a destinazione.
Alla metro vidi un ragazzo che conoscevo ma di cui, in quel momento, ignoravo il nome ma lui mi conosceva, l’ho capito dal fato che si giro dall’altra parte e si sorprese di vedermi li…se fosse stato un mio fan avrebbe in qualche modo catturato la mia attenzione su di se ma rimase fermo perciò non gli diedi peso è lascia stare.
Rei, dopo, si prese un intera settimana per stare insieme, al mare, alla sua moglie e attrice, e io ebbi la possibilità di rincontrare quel ragazzo così carino…per lo meno fino a quando il motorino non fosse arrivato, lui era vestito elegante, con pantaloni neri, giacca e gravata e maglia sotto sportiva nera, alto, occhi castani, capelli biondi…un tipo come Heric, aveva con se una borsa da ufficio, una 24 ore nere appena nuova.
Era molto bello e volevo sapere a tutti i costi chi era ma non provai a fare niente per sapere di lui…ero legata ad Heric e lo amavo più di me stessa e rimasi in silenzio ad osservarlo senza fare nulla, niente mi fece cambiare idea.
Un giorno arrivai al lavoro molto presto, presi il motorino che finalmente mi arrivo, è vidi che stavano preparendo il set della prossima scena da girare, con tecnici della scenografia.
Era quasi un’ anno che io e Heric non ci parlavamo più e pur non stando insieme si prese il diploma e ci si scrisse all’università, io di belle arti: recitazione, ballo, canto; Heric artigianato e maestro di karate…non sapevo in che scuola si fosse iscritto, non gli chiesi niente per rimanere hai patti.
Finirono le vacanze e cosi anche l’estate …fini di girare l’ultimo film che avevo in programma…ed ero ancora senza Heric, il film sarebbe uscito nelle sale a settembre all’inizio della scuola, e iniziando l’università sarei stata ancora sola senza il mio Heric a difendermi dai fan.
L’unica consolazione nella nostra separazione e che non avendo scelto la stessa scuola no lo vedevo mai ed era facile sentirne la mancanza al mio fianco.
Presto arrivo il natale e la data di compleanno il comune con lui…, quando si era alle scuole medie ci divertivamo a festeggiare insieme, quel giorno fu il più triste…come l’autunno, che rievocava ricordi passati con lui che non potevo farci niente per riaverli, solo aspettare.
L’università dura 5 anni, passarono veloci il primo, il secondo e il terso anno, avevo quasi 24 anni e in quelle vacanze andai al mare con la mia famiglia…racconto queste vacanze perché furono molto particolari….la sera mentre tutti dormivano io me ne andavo su è giù per il lungo mare ha pensare, mentre passeggiavo incontravo fidanzatini, fan, e altre persone…ma li insieme a me non c’era nessuno…no c’era Heric che mi potesse proteggere, qualche volta c’era Rei a farmi compagnia ma non era come se avessi avuto lui al mio fianco.
Era appena tramontato il sole è mi aveva appena chiamato Terence e m aveva un po’ raccontato quello che era successo mentre io non c’ero, di Heric quello che aveva fatto e non…
Quando tornai a casa è avevo raccontato alla mamma della telefonata di Terence e ei chiese subito notizie di Heric che sapeva che chi avevo chiesto: -Sta bene…- gli risposi –si trova bene nella nuova scuola, ha preso la patente e ora sono al mare con la sua macchina-
-Dove si trovano?-
-Sono qui vicino…senti ti dispiace se li ho invitati a stare un po’ da noi?-
-No, hai fatto benissimo…ma te te la senti?-
-Non ci sono problemi…credo!-

Il giorno dopo, nel primo pomeriggio si presentarono ed Heric era più bello che mai…era cresciuto, era ormai un adulto e si comportava con disinvoltura come se non ci fosse stato niente tra di noi…si comportavamo come due vecchi amici.
Funny in segreto mi racconto che nella scuola che aveva preso Heric molte ragazza gli facevano il filo ma a lui non gli interessava, non le ricambiava…e da quando ci eravamo lasciati lui non aveva riavuto più una ragazza di cui era innamorato…Funny pensava che non si era messo con nessuno perché nel suo cuore c’ero ancora io…ma io…non pensavo che era così…sennò non avrebbe avuto senso lasciarmi senza una spiegazione valida.
Quella notte io non riuscii a dormire, perciò mi alzai e andai sulla spiaggia ha fare un giro…e questa volta con mia grande sorpresa incontrai Heric…che come me non riusciva a dormire…era lì…seduto sulla spiaggia con lo sguardo fisso nel mare…con i capelli che gli andavano sul viso come se fosse stato un angelo del cielo vestito di nero che osservava la maestosità del mare che era calmo…con una brezza di mare da sapore di salsedine…era vestito come se avesse avuto un lutto nel suo cuore…come se avesse perso una persona a lui cara che non sapeva se poteva tornare da lui…c’era tristezza nei suoi occhi che in quel momento si confondevano con il blu scuro del mare e il rispecchio della luna gli illuminava il corpo…i jeans con la camicia scura, aperta sembrava ribellarsi l’ordine. che per la vita che aveva intrapreso lo condannava…non aveva nulla sul torace scoperto dal vento tranne una collanina fina d’oro…la portava sempre…che in quel momento stava giocando sul suo torace…vedendo quella collanina mi emozionai dentro…ma decisi di stare zitta per mantenere la nostra promessa…perciò andai verso di lui e mi misi al suo fianco senza digli nulla sulla nostra parola data a tempo passato.
Ci furono attimi di silenzio fino a quando lui stesso ruppe quel silenzio creatosi intorno a noi…
-Come stai?-
-Bene, e tu?-
-Bene…-
-La scuola come ti va? Ti ci trovi bene?-
-Si…mi ci trovo bene! E te?-
.Si, anch’io mi ci trovo bene, sono passata al quarto anno, anche tu vero?-
-Si, anch’io…il lavoro?-
-Bene anche quello…fra poco inizierò un altro film e tu?-
-Bene! Lavoro in un supermercato sotto casa e poi da mio zio…-
-Ah!.. così hai la patente?-
-Si, tu no?-
-No io ancora ho il motorino quello che si usava noi per an….niente, niente!-
-…Ma per caso tu hai preso la metro in questi giorni?-
-Si, per una settimana…il motorino era ad aggiustare e Rei era malato perciò ho preso la metro…perché c’eri anche tu?-
-No, no!-
-Sai li ho visto un ragazzo, ben vestito e ti assomigliava moltissimo…li per li ho pensato che fossi tu ma poi ho capito che non eri tu perché non andresti mai in giro con giacca e gravata…io non ti ci ho mai visto anche perché, secondo me ci straresti bene!...ma che eri tu?-
-Io no!-
-Mi sembrava!- “confessa dai lo so che sei tu…confessa! Guarda che lo so che lavoro fai! Confessa!”
“Non ti posso dire la verità ancora non perdonami ma dovrai aspettare ancora un po’….”
-Va be’ torniamo dentro!-
“Basta non c’è la faccio più devo dirgli qualcosa!”-Eri tu vero? Confessa dai? Che hai paura?-
-Rossana basta ancora non è ora…devi aspettare!-
-Aspettare!...ma dammi un buon motivo io sto soffrendo lo sai questo?-
-Lo so benissimo ma non posso farci nulla abbi pazienza!-
-Avere pazienza ma dammi un motivo della tua decisione?-
-E meglio così credimi!-
A quelle parole mi si gelo il sangue e parlava sul serio perché aveva gli occhi pieni i sincerità e io non potei dirgli nient’altro…rimasi un po’ in silenzio
-…Va bene…aspetterò…ma anche la pazienza ha un limite perciò cerca di muoverti altrimenti io ti dimenticherò!-
Fece cenno di si con la testa senza rispondermi quindi lui rimase lì in piedi mentre io mi allontanavo piano piano da lui…un’altra volta mi separai da lui è non sapevo nemmeno quando avrei di nuovo avuto la possibilità di riparlargli in quel modo…così a mia malinconia tornai a casa…ero distrutta era come se fosse morta una parte del mio corpo e non sapevo nemmeno quando e se fosse ritornata a battere come prima.
Il giorno seguente con adii e abbracci ci separammo di nuovo, ormai le vacanze erano finte e tutti dovevano tornare alle proprie case e attività lasciate in sospeso.
Cosi a lungo andare passarono due anni in cui alcuni finirono le scuole che avevano intrapreso e ognuno si butto nel mondo del lavoro…seguendo tutti un percorso diverso…
Terence e Melissa intanto si sposarono…avevano una bella casa e entrambi un lavoro, abbastanza sicuro…Funny e Takaischi vivevano insieme per ora ma avevano deciso di sposarsi non appena trovato una casa più grande, lavoravo entrambi perciò c’è la facevano bene a mantenersi da soli…
Anch’io mi dedicai al lavoro quando ebbi finito la scuola, ricevetti molti ingaggi e li accettai il più possibile…pensavo che mettendomi a capo fitto nel lavoro non avrei pensato più di tanto ad Heric...
La fortuna quel giorno giro dalla mia parte perché venne un produttore cinematografico a chiedermi se gli facevo da protagonista nel suo film che si doveva girare a New-York e la partenza era tra una settimana…io accettai…e quando mi recai sul posto dove girare il film vedi che stavano montando le scenografie…
-Stai più attento così ti fai male!-
Mi voltai di scatto perché avevo riconosciuto una voce a me familiare…
-Guarda ti faccio vedere io come si fa!-
-Ok! Capo!-
Mi avvicinai sempre più e lo vidi…era proprio lui non ci potevo credere…
-Heric!-gli feci
Lui si giro e mi sorrise…-Rossana!...da quanto tempo?!-
-Sono quasi quattro anni che non ci si vede!-gli risposi in modo gentile
-Ehm…-
-Oh! Sana! Dove sei? Vieni fuori stiamo per incominciare le riprese!...oh! eccoti!...eh! Heric tu qui? Che ci fai?-
-Ciao!...-
-Eheee…scusa sana ma stiamo per iniziare…-
-Vai pure…non parleremo stasera…vieni al Central park, ok!-
-Ok! Allora a più tardi!-
Ero così felice di riparlarci di nuovo…non vedevo l’ora di finire il lavoro…
Come organizzato andai al luogo dell’appuntamento…erano le 17:45 quando arrivai…e vedi Heric che era lì seduto ad aspettarmi, così mi avvicinai…mi batteva forte il cuore dalle emozione…
-Scusa del ritardo ma sai...dovevo proteggermi da occhi in distretti!-
-Non ti preoccupare l’importante e che tu sia venuta!-
-Allora cosa volevi dirmi?-
Rimase un po’ in silenzio e stavo pensando che avesse cambiato idea e non mi volesse dire più nulla ma mi sbagliavo…non sapeva come spiegarmelo…
-Sai il motivo della scuola? Funny forze te la raccontato!-
-No! Lei non mi ha detto quasi nulla solo delle ragazze che tu rifiutavi!-
-Ok! La scuola era per starti vicino e proteggerti!-
-Ah! Grazie della tua protezione, allora! Ma mi spieghi ora il motivo per cui mi hai lasciato?-
-Il motivo per cui ti ho lasciato non era per un’altra donna…perché io voglio solo te ma è per una cosa un po’ più grave…quel giorno che ti chiesi di aspettarmi, anche se ora non ho tanta voglia di raccontarlo ma è giusto che anche tu lo sappia…quando mi hai visto nella metropolitano…perché ero io…stavo andando all’aeroporto per parlare con un famoso chirurgo per pendere un appuntamento per operarmi di nuovo al braccio…quando feci quell’incidente con la moto qualunque anno fa…quando cascai con la moto e mi ruppi il braccio anzi l’ossicino sotto l’omero dell’avambraccio, quando si è calcificato lo ha fatto male perciò va rioperato…te lo ricordi?-
-Si me lo ricordo ma non capisco perché non me lo hai voluto dire?-
-Perché se l’operazione non dovesse riuscire…in quel caso…occorrerebbe un appuntamento del braccio…è non te lo detto per non farti preoccupare!-
Rimassi di sasso mi stavo per mettermi a piangere ma non avevo forza neanche per quello ero troppo sconvolta e un po’ arrabbiata perché non me la detto…
-Quando verrai operato?-
-La prossima settimana!-
-Qui in America?-
-Si!-
-Perché non me lo hai detto prima?-
-Perché non volevo farti preoccupare!...per me!-
-Come faccio a non preoccuparmi per te!-
-Non lo devi fare e basta!-
-Se vuoi che non mi preoccupi per te vuol dire che non mi ami più! È così?-
-No! Che non è così…tu hai già molte cose per la testa e non voglio aggiungerne altre io…e poi non voglio farti soffrire se qualcosa andrà storto!-
-Mi stai già far soffrendo ora, un po’ tardi non credi?-
-No! Perché pensavo che saresti stata al mio fianco lo stesso!-
-Io sarò sempre al tuo fianco anche se me lo dicevi prima! Anzi lo sarei anche più di ora!-
-Si! E vero forze ho sbagliato…però se dovesse succedere qualcosa tu promettimi che ti rifarai un’altra vita!-
-…Sai Heric per ora preferisco pensare al presente e poi non ti succederà nulla di grave….ti amo Heric con tutta me stessa…dal profondo del mio cuore…-
-Anch’io ti amo!-
-Guai a te se mi tieni qualcosaltro nascosto…ti può accadere qualcosa di grave se no! Chiaro?!-
-…Mm…-annui Heric con la testa…dopodiché ci demmo un lungo bacio e un forte abbraccio come se ci fossimo ritrovati dopo un lungo periodo di lontananza l’uno dall’altro e in effetti era proprio così…
Non si fece in tempo a tornare in Giappone che ci dovemmo di nuovo separare…accompagnai Heric all’aeroporto e gli sussurrai all’orecchio –Torna presto e non farmi aspettare quanto mi hai fatto aspettare fin’ora! Me lo prometti?-
-Te lo prometto!-
-Ciao!-
-Ciao!- fece per girarsi quando mi afferrò per un braccio e mi diede un lungo bacio.
Passarono i mesi ed Heric stava per ritornare a casa, l’operazione andò bene…e il tempo del suo ritorno era vicinissimo.
Andai a prendere Heric all’aeroporto, il suo volo atterrò e io lo aspettavo impaziente all’uscita…vidi tutti i passeggeri uscire ma di lui neanche l’ombra…stavo per perdere le speranze e feci per andarmene quando sentii alle mie spalle una mano conosciuta una mano che non scorderò mai…quella del mio unico vero amore…mi girai con le lacrime agli occhi di felicita e lo abbracciai forte a me…e gli dissi:-Sei arrivato!-
-Scusa se ti ho fatto aspettare!-
-Ora, però, non farmi più aspettare, ok!?-
-Va bene…ora basta aspettare!...-
 
Top
0 replies since 7/2/2012, 21:59   90 views
  Share