Rossana_eric_love |
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| Salve ! Questa è la seconda fanfiction che scrivo su Rossana!
In questa storia sconvolgerò il racconto originale! Immaginatevi che i nostri due protagonisti abbiano 18 anni e non si sono mai conosciuti , se non alle elementari, ma quando si incontrano non si riconoscono. Quando Sana decide di fare una vacanza a Tokyo il destino decide di impicciarsi e....
CAPITOLO 1 :
Ok! Sono a terra e sono ancora viva! Va bene che mi ci voleva una vacanza , ma questo volo non è stato per niente rilassante. Quindi è qui che sono nata io! Non me la ricordavo proprio Tokyo! Ci credo: non la vedo da almeno una dozzina d'anni. L'aereoporto è così grande e sento gente che parla in una lingua che non sento da molto, troppo tempo. Non so come me la caverò qui. Non so nemmeno se sono ancora capace di parlare in giapponese. Meno male che Rei lo conosce se no sarei stata spacciata. A proposito di Rei : lui è il mio manager. Io mi chiamo Sana Kurata e sono un attrice famosa o almeno lo sono stata perchè dopo quello che è successo in Europa non penso che avrò il coraggio di tornare sugli schermi. Dannato Kamura: se dovrò dire addio al cinema sarà tutta colpa sua! Ma come poteva credere che avrei detto di sì alla sua proposta di matrimonio! E poi dopo che me lo ha chiesto in diretta tv . Ok adesso basta pensarci. Sei in vacanza . Ricordatelo! Sgombro la mia mente da pensieri di vendetta e mi rivolgo al mio manager
-Rei? Allora dove si va?-
-Adesso prenderemo un taxi e andremo alla tua vecchia casa-
Già è vero. Me ne stavo dimenticando. Non sono esattamente in vacanza. Sono tornata qui per un motivo ben preciso: passare le ultime settimane in compagnia di mia madre per l'ultima volta. Quando trovammo il taxi , questo ci portò davanti a una mastodontica casa , che era Villa Kurata. Certo che non me la ricordavo così grande. Mama aveva proprio esagerato, ma devo dire che non mi dispiace questa villa.
-La mamma è a casa o in ospedale?-
-I dottori dicono che può restare a casa ancora per un po' , ma che poi dovremo portarla in ospedale.-
Senza nemmeno rendermene conto, comincio a piangere in modo silenzioso. Le lacrime scendono copiose lungo il mio viso. Rei se ne accorge e mi abbraccia forte. Sentirmi stringere forte mi fa venire ancora più voglia di piangere e sono stufa di tenermi questo grosso peso addosso : da quando ho saputo di mia madre ( 3 settimane fa) non sono riuscita a versare una lacrima, perchè me lo impedivo, ma adesso nulla poteva fermarmi. Così mi lascia andare e piansi per un po' di tempo fino a quando Rei non mi fece tornare in me:
-Sana. Dai adesso smettila di piangere. Tua madre ti aspetta.-
-A quelle parole mi precipito verso la porta e, con le mani tremanti , gli occhi bagnati dalle lacrime e quella stupida chiave che , dopo vari tentavi , riuscii a far scivolare nella toppa , salii velocemente le scale diretta verso la stanza di mia madre.
-MAMA! ODDIO MAMMA!- urlo mentre entro nella stanza. La abbraccio forte e continuo a piangere . Quando mi calmo un po' finalmente riesco a parlare :
-Mamma sono venuta a trovarti dopo tanti anni . Tutti quei viaggi che hai fatto per venire a vedermi non ti hanno fatto bene. É tutta colpa mia mamma e del mio stupido lavoro!-
-Figliola. Non dire così . Il tuo lavoro non c'entra. É tutta colpa mia e del mio stupido vizio di cui non ti ho mai parlato. Io fumavo Sana e adesso ho un tumore ai polmoni. Sai vero che non ho possibilità di restare in vita. Domani vengono a prendermi e mi riportano in ospedale. Verrai a trovarmi vero figlia mia?-
Non riesco a parlare. Sono scioccata da quello che ho appena sentito. Mia madre fumava? Non so cosa dire perciò mi limito ad annuire e cerco anche di fare un sorriso , ma tutto ciò che mi esce è una smorfia di pura tristezza.
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non ho più aggiornato qui, ma su EFP sono all'8° capitolo