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| Leggenda di Tamamo-no-Mae, la bellissima e coltissima concubina dell'imperatore Konoe (1139-1155).
Secondo la leggenda, una sera, durante un banchetto, si alzò il vento, si spensero le luci e l'imperatore si ammalò misteriosamente. La malattia dell'imperatore sembrava incurabile, finché un astrologo scoprì che la sua bella concubina era in realtà una volpe a nove code che si era rifugiata in Giappone dopo aver commesso malvagità in India e in Cina; lei era la responsabile della malattia dell'imperatore, perché voleva impadronirsi del trono.
Tamamo-no- Mae assunse le sue vere sembianze di volpe e si diede alla fuga, ma fu raggiunta da coraggiosi guerrieri che la uccisero; il suo corpo divenne una roccia che faceva morire chiunque la toccasse e il suo spirito divenne un Hoji, una sorta di demone che dimorava nella roccia e terrorizzava gli uomini.
Un giorno, però, un monaco buddhista, di nome Genno, convinse lo spirito ad abbandonare la roccia e a salvarsi.
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