My deep clear, Prologo

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Sara_Skater89
view post Posted on 28/10/2010, 14:39




Angolo Autrice
Salve a tutti...ho visto che ci sn molte fan fiction sul vostro siti quindi mi piacerebbe tanto pubblicarne una mia...éla prima che ho fatto in collaborazione con altre due ragazze..in vista della pubblicazione di Deep Clear in giappone abbiamo pensato di crearne una nostra. Spero che sia di vostro gradimento...lasciatemi qualche commento....vorrei tanto sapere che ne pensate...



Ci reincontreremo sicuramente.



Quanti legami esistono al mondo?



Amicizia, amore, odio, compassione…



Vi è solo l'imbarazzo della scelta.





Esistono amicizia indissolubili: Alcune crescono, si fortificano, altre invece finiscono lì come sono cominciate…



Quando comincia e finisce il confine tra amore e amicizia?



Mi manchi…







Esitono amicizie che si tramutano in amore :m a volte quell'amore è frutto solo di un illusione che il nostro cervello ci ha dato....pura fantasia e nient'altro



Dove sei in questo momento?



Esistono amori, proprio come le amicizie, che sbocciano e poi finiscono......



Così va la vita



Ma esistono anche altri tipi di amore: quelli che sono destinati a superare il tempo e lo spazio. Legami indissolubili, incorruttibili. Legami puri come lunzola bianche. Legami che superano ogni avversità.



E il nostro che tipo di legame è Stato?



Mi guardo allo specchio. Il mio volto non ha più espressioni.



Prendo una tua foto tra le mani. GUardo il tuo sorriso immortalato tanto tempo fa.



Anche Quel sorriso è stato in grado di superare il tempo e le avversità?



Mi manchi...

Non ho più pace nel mio cuore



Non so più chi sono.



Sono stanco, mi stendo sul letto. Voglio dimenticare

Chiudo gli occhi .



Ho una sola certezza. Forse un giorno Ci reincontreremo .


1. Meglio non pensarti.



“ E ora passiamo a parlare di spettacolo: l’attrice giapponese Sana Kurata sbarca anche qui in America con il suo ultimo film del regista giapponese Mizawi Takahasi dal titolo” La collina della passione” affiancata dal suo oramai consueto compagno di lavoro Naozumi Kamura..Per l'occasione ve l'abbiamo intervistata.”.


Spense la televisione di botto . Lei così, lei colì. Non ne poteva più.Tutti i giorni era la medesima scocciatura.


“Ehy ma che fai?-replicò sua sorella inviperita” ti ha dato ti volta il cervello? Perché hai spento!! Ma non lo sai che stavo guardando la televisione!!!?E poi c’era San…” Natsumi si fermò con la frase a metà , e guardò sua fratello con espressione preoccupata e arrabbiata insieme, mentre Hayama si allontanava dal salotto con fare non curante. “ Non lo capisco più..dannato fratello”!!

Akito sentì le lamentele di sua sorella ma continuò incurante a dirigersi verso la sua stanza. Un altro giorno stava per cominciare, un altro stupido dannatissimo giorno in cui , e di questo ne era certo, avrebbe dovuto litigare con Natsumi perché lei era la solita insopportabile saputella che non si faceva mai gli affari suoi. Sua sorella non poteva capire. Nessun poteva capire che inferno fosse diventata la sua vita da qualche anno a quella parte . LEI era ovunque: in televisione , in radio, nei giornali…LEI e il suo ricordo erano arrivati perfino lì, oltre oceano, lontano miglia e miglia dalla sua madre patria. Orami era famosa anche lì, in America. Eppure lui non ne voleva più sapere nulla, tanto che perfino nella sua mente non riusciva a pronunciare il suo nome. Lei la sua unica ragione di felicità, il suo primo grande e forse unico amore non era più sua da tanto tempo… Dal giorno in cui lui, aveva preso la stupida decisione che il bene di entrambi fosse quello di lasciarsi. Che idiozia!! Come se fosse facile, tagliare i ponti con una persona che però tutti i giorni riappariva immortalata da qualche parte dall’altra parte del mondo , riaprendo così vecchi ferite , ferite mai chiuse. La sua vita era diventata una sorta di fuga dal ricordo di lei. Akito si sentì stanco a tutto quel pensare. Voleva soltanto dormire ma non era possibile. Doveva andare a scuola. Era all’ultimo anno di superiori , non poteva fare assenza soprattutto durante gli esami. Eppure il continuo pensare a Lei lo aveva sfiancato…. Come di abitudine del resto…Lei e il suo passato erano sempre pronti a riapparire minacciosi. Ogni giorno e ogni notte ormai vi era una sola unica domanda nella sua testa: Perché l’aveva lasciata? Perché^?



“ Akito,akito svegliati..-Akito aprì pian piano gli occhi , i suoi occhi color ambra e vide Natsumi guardarlo fisso con aria di rimprovero. “ Akitoooooo ma che diavolo stai facendo !! Dovresti alzarti e andare a scuola!!! Sei all’ultimo anno cavolo e oggi hai l’ultimo esame !! Sei già in ritardo, vuoi saltarti il giorno più importante?’?”

“Si si!! Ho capito,ora mi alzo”- e dicendo ciò si mise seduto sul letto .

“Akito io non so più cosa ti stia succedendo!! É…è per SANA vero?? -.pronunciò il nome Sana con una certa enfasi, enfasi che fece innervosire Akito che la guardò con uno sguardo assassino.

“Akito, è inutile che fai così…sai che prima o poi dovrai affrontare la situazione…sai che tra una settimana, non appena avrai preso il diploma torneremo a casa !! lo sai vero??Pensi che riuscirai ad ignorare e ad evitare che qualcuno pronunci il suo nome una volta che saremo tornati in Giappone’? Pensi che riuscirai a non vederla!!!?Sono passati 4 anni da quando vi siete lasciati e vi siete sentiti..la vita va avanti fratello mio..Lei di certo non si starà ponendo tutti questi problemi come te li fai tu!

”Basta Natsumi…lasciami in pace!!!”

“Sembri essere tornato il ragazzino scontroso di una volta!!!””

“ aah va al diavolo…!”

Akito prese il suo zaino e uscì di casa ….Casa che strana parola, si ritrovò a pensare…Aveva mai considerato L’America come casa sua? A pensarci bene non avrebbe mai pensato che avrebbe passato così tanto tempo in quel continente così lontano dalla sua terra natia….così lontana dai suoi amici, dai luoghi a lui familiari. Aveva passato ben sei anni in america, nonostante suo padre gli avesse promesso che sarebbero stati solo due. Al finire dei due anni sarebbe dovuto ritornare in Giappone, ma poi suo padre aveva avuto la necessità di rimanere a Los Angelea altro tempo così lui non aveva avuto nessun altra chance se non quella di restare assieme alla sua famiglia.La sua mano era guarita , ogni tanto gli doleva ma era diventato un professionista del karate e aveva anche imparato bene l’inglese.Si era fatto anche qualche amico eppure in quella terra grande e sconosciuta non si era mai sentito tanto solo. Mai in vita sua si era sentito così..O forse a pensarci bene si era sentito così solo quando era piccolo, molto tempo prima che conoscesse..LEI..Già forse in quella terra così grande si sentiva spaesato perchè mancava Lei..mancava la sua ..la sua…Sana.

“ Ecco..sono riuscito almeno a pensare al suo nome…facciamo progressi!”. Pensò tra se e se.

Sana :non appena affiorò quel nome alla sua mente mille ricordi vennero alla luce. Ricordi che lui aveva cercato di rimuovere:quelli belli, quelli di profonda amicizia ,quelli brutti e perfino di amore, amore che purtroppo era finito male.



“Pronto chi parla?Hamaya sei tu??”

“SI Sana sono io…C..Come stai?”

“Hamaya quanto tempo!! Cavolo pensavo ti fossi dimenticato di me??!! Hai ricevuto il mio fax la settimana scorsa??!!Perchè non mi hai risposto??Sai qui le cose vanno alla grande non vedo l’ora di rivederti e penso sempre a quando ci siamo visti l’ultima volta che sei venuto a vedere il liceo…A proposito quando torni??Ormai i due anni sono passati..”

”Ecco Sana io…volevo dirti proprio questo…io..ecco mio padre ha deciso di restare in America per qualche altro anno…IO credo che non potremo vederci tanto presto…devo anche finire la fisioterapia….”

“ Ah…-rispose Sana con voce delusa” E credi che potremo…ecco potremo vederci nei prossimi anni..o dovrò aspettare molto a lungo??”

“Mi spiace..credo proprio di no…IO….Sana penso ecco..forse dovremo lasciarci ..forse una relazione a distanza non funzionerebbe…tu potresti soffrire……….e siamo rimasti tanto tempo lontani e ultimamente ci siamo sentiti sempre meno…pensi che la cosa potrebbe funzionare ancora per 3 o 4 anni??”

“IO.non so….ah…. ma se è questo quello che vuoi…quindi questa è l’ultima volta che ci sentiamo…Addio Hamaya!”

“ NO Sana non attaccare”.


Quella era stata l’ultima volta che aveva parlato con Sana…la sua bellissima Sana, la ragazza che aveva fatto tanto per lui. Era stato un codardo . Quella era l’unica spiegazione che potesse dare al suo folle gesto di interrompere la sua relazione con quella ragazzina tanto bizzarra ma l’unica a riuscrgli a strappare un sorriso dalle labbra. Aveva paura di soffrire,paura di sentire troppo la mancanza di Sana sentendone le voce di tanto in tanto, paura di non riuscire a restare tutto quel tempo in America con il pensiero di lei in Giappone. a miglia e miglia lontano da lui , così lontano da non poterla stringere tra le sua braccia e sentire il suo profumo …Si, Sana aveva un bellissimo profumo, profumava di amicizia, di sicurezza, di una fragranza di fragola e miele..Profumava di Felicità. Akito sorrise tra se e se pensando a questa espressione che gli era appena venuta in mente..”Che sciocchezza!”Come se qualcuno potesse mai dire di aver sentito il profumo della felicità. “Eppure lui era convinto di averlo sentito quel profumo. Era il profumo che emanava la sua Sana. Era solare, allegra...era..era bhe semplicemente era lei..la sua musa,la sua forza.La forza che lui aveva mandato via con tanta facilità e che rimpiangeva ogni giorno da allora. La sua vita non aveva più senso.


"Sono a casa”- disse Akito.

“ Ah ben tornato figliolo-suo padre lo guardò con aria sorridente,calmo come al solito.”Come è andata a scuola?? L’esame ?? “

“ mmm..si è andato bene credo”

“ Hai avvisato i tuoi amici che stai per tornare???saranno contenti..non vi vedete da così tanto tempo. Tra pochi giorni saremo di nuovo in Giappone!”

“ Veramente io…non..”

“ OH papà guarda. C’è Sana in tv-esclamò Natsumi a gran voce.

Sembrava che sua sorella facesse apposta a provocarlo,

“ OOhh è vero…Ciao Sana!! Come stai??! Spero che ci verrai a trovare quando saremo di nuovo a casa..ci manchi tanto.”

“ Ecco ha ripreso a parlare al televisore..ci risiamo…..”esclamò Natsumi ridendo mentre il signor Hayama salutava con la mano Sana come se lei potesse ricambiare il saluto,” Oh come è diventata bella….””

“ Ridicoli…” bofonchiò Akito tutto imbronciato. “ io vado ad allenarmi..non ho tempo per queste sciocchezze!”

“ ehy ma dove vai??….dovevamo cenare…”

“Non ho fame…Mangiate voi”


Si alzò di scatto,mise le scarpe da ginnastica e corse giù per la strada. Improvvisamente gli era venuta su una gran voglia di correre. Correre per miglia fino a che il suo corpo non si fosse stancato e fosse stato distrutto completamente dal dolore. Possibile che ogni volta che tornava in casa si parlava di SANA?Se non altro ciò lo aveva salvato dalla conversazione con suo padre. Del suo imminente ritorno a casa non ne era a conoscenza nessuno.Tsuyoshi non lo sentiva da circa due mesi. Nel corso di quegli anni lui lo aveva sempre telefonato, ma dopo un po’ si era scocciato di sentire sempre parlare di Aya e di come le cose tra loro due andassero bene così avevano smesso di sentirsi con tanta frequenza. Stessa cosa per Fuka. Non voleva dire a nessuno che stava tornando perchè qualcuno di loro avrebbe sicuramente parlato di Sana e lui non ce la faceva a starli a sentire. Lei gli mancava ogni giorno..ogni giorno desiderava poterla vedere , sentire la sua voce allegra..toccare i suoi bei capelli lisci e stringerla forte tra le sue braccia. Si erano lasciati per uno stupido motivo, forse a quell’ora sarebbero stati ancora insieme se lui non fosse stato così stupido..chi lo poteva sapere…lui sapeva solo una cosa..L’amava,fin da quando si erano conosciuti; nessuna ragazza era mai riuscita a equiparare lei..nessuna ..in America aveva avuto qualche appuntamento..un uscita occasionale ma niente più…nessuna aveva il suo stesso profumo, la sua ebbrezza,la sua risata …Nessuna.. Ricordava il loro ultimo incontro , quando era tornato In Giappone. Ricordava la sua bellezza, le sue gambe snelle e sottili , il suo corpo minuto ,il suo sorriso.. quel sorriso radioso e rivolto solo e soltanto a lui. Dio quanto avrebbe voluto poter ricevere ancora uno di quei bellissimi sorrisi.Si l’amava da sempre e per sempre l’avrebbe amata. Questo continuava a pensare mentre nella notte mentre sfrecciava per le strade di Los Angeles a tutta velocità.


“ Papààà hai preso tutto???”Disse Natsumi urlandò sull ‘uscio della porta.

“ Si si..ci sono..Oplà mi sono caduti gli scatoloni…AKITO, AKITO SEI PRONTO??? Prendi la tua roba!!
“ Arrivo, arrivo…”

“A che ora parte l’aereo..?chiese Natsumi.

“Tra un’ ora..”

“Bene bene abbiamo tempo per goderci l’america un altro po’.”

“È stata una bella esperienza vero figli miei?”disse il signor Hayama.

“ Si papà..l’America mi mancherà..siamo anche cresciuti come famiglia..siamo più uniti.

“Si figlia mia e finalmente la mano di AKito è guarita perfettamente, e lui ha preso anche la cintura nera”!Sapete 6 anni fa quando vi ho chiesto di venire in America con me ero spaventato dall’idea che voi avreste finito per odiarmi…Invece…Oooh ora mi sto per commuore..sign sign!

“ PAPà MA CHE FAI PIANGI ALLA TUA Età??”

“Sisi..bando alle ciance voi due..andiamo..siamo in ritardo. “

“Ma perchè è sempre così scontroso.!!?vorrei tanto avere un martelletto pure io..!”disse Natsumi


Era passata una settimana. L’ultima settimana A Los Angeles. Akito si era diplomato con ottimi voti.

Non sapeva se essere contento o meno . L’ avventura americana era finita. l’unica cosa di cui era certo era che il ritorno in patria non sarebbe stato come se lo sarebbe aspettato sei anni prima. Akito guardò fuori dal finestrino: il mondo americano si allontanava sempre più sotto di lui. Il Giappone lo stava aspettando.

Spolier prossimo capitolo:

"Una lettera per me? "Sana non sapeva se leggerla

Cara Sana, come stai?(....) Volevo avvisarti che dopo che Akito avrà preso il diploma torneremo in giappone...Non so come siano andate le cose tra te e mio fratello ma ci tenevo ad invitarti a casa nostra per una festa di bentornato il giorno 23 luglio. Spero che verrai. Mi piacerebbe molto vederti. A presto un bacio"
 
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Sara_Skater89
view post Posted on 11/11/2010, 11:55




Il LAVORO è QUEL CHE CONTA

Un sentiero tenebroso si ergeva lungo il suo cammino. Uno spazio senza tempo nè collocazione. Ma dove diavolo era finita? Chissà da quanto tempo stava percorrendo quel labirinto: ore, giorni , settimane? O forse era solo un illusione? La sua illusione? No, non poteva esserlo, si sentiva troppo stanca e affaticata. Il dolore che provava al corpo non poteva non essere reale. Cominciò a correre ma il lungo sentiero sembrava non finire mai…Perché? Dove conduceva? Dopo un periodo di tempo indecifrabile, si ritrovò in una sorta di parco nel quale si ergeva un struttura possente, circondata da alberi.Tutto era avvolto dalla nebbia ..eppure quel luogo le ricordava qualcosa…un ricordo nascosto forse nei meandri della sua coscienza?Provò a fare qualche passo in avanti ma qualcosa la bloccò. Da chissà dove apparve una figura : un' ombra più che altro dai lineamenti anch’essi familiari. “”Ehi chi sei?” gridò lei nella speranza che l’ombra le rispondesse. Ma la figura non rispose alla sua domanda ma disse solo" Vai via!! Non ti voglio più” .

Il cuore cominciò a batterle all’impazzata. La figura le si avvicinò. Lei lo guardò e finalmente lo vide ancora una volta: Era lui.



“DRIN DRIN SONO LE OTTO E 45, sono le otto e 45.DRIIIN DRIINDRRIIINDRRRRINNN.”

“ SANA SVEGLIATIIIIII è tardiiiii!!”


La voce di Rei le arrivò come da un altro pianeta. Sana si svegliò di soprassalto.


“ SANA MUOVITIIII è TARDISSIMO ! ANDIAMO , ANDIAMO ANDIAMO”!”

“Oh cavolo!! CHe ora è??”

Schiuse gli occhi e prese la sveglia….ma che diavolo aveva il suo manager da sbraitare a quel modo?Non poteva essersi svegliata di nuovo tardi...la sveglia era appena suonata!!

.

“NOOOOO!!CAVOLO è TARDISSIMO! SONO LE NOVE PASSATE!! DEVO SBRIGARMI… ANDIAMO REI!””


A quanto pareva invece aveva proprio perso la cognizione del tempo!!! Ancora una volta sarebbe arrivata in ritardo a scuola.




“ Esatto !! EHY MA NOn MI TIRARE INQ UESTO MODO…LASCIA ANDARE LA MIA CAMICIA..ME LA ROVINI!!!….Oh buon giorno Maestra!! Come sta stamattina? La vedo in gran……-Rei non terminò la frase e sbottò con un sonoro…”AHHH ma quello cosa è?”indicando la strana capigliatura che aveva quel mattino la signora Kurata.

“ ahahaha! ti piace Rei? È il nuovo appartamentino per Maro..Che ne pensi? ..finalmente anche lui ha un castello tutto per se e per i piccoli Maro che la sua scoiattolina mogliettina darà alla luce!!”

“ Ma ecco signora a me sembra inappropriato…..andare in giro con tutti quegli scoiattoli in testa…ne va anche della sua igiene!!”
“ REI bando alle ciance…muoviti dobbiamo andare….Ciao Mammina..bel copricapo!!!”

“Oh sana come hai dormito stanotte? Perché non fai colazione?

“tutto ok mamma, ho dormito alla grande!!! Io vadoooo!!

“SANA ASPETTAMI ,non puoi andartene!!..devo accompagnarti a scuolaaa !!aspettaaaa” Rei inciampò nel vestito nella signora Kurata e ruzzolò per terra con un sonoro” Ahio.”

Sana rise alla scenetta divertente tra il suo manager e la madre. Certo cose proprio non sarebbero mai cambiate. A quanto pareva il risveglio in casa Kurata era sempre così: frenetico? anormale? rumoroso? o forse, l'unico aggettivo che lei si sentiva di poter usare, vedendo le circostanza, era pazzo..si pazzo come del resto i membri della sua famiglia così fuori dal comune. Prese lo zaino e si avviò verso l'auto. Sentiva una certa stanchezza.Non era vero che aveva dormito bene. Anche quella notte aveva avuto degli incubi. LUI la era venuta a trovare in sogno nuovamente, proprio come avveniva ormai ogni notte da 4 anni a quella parte. Non ne poteva più. Lui non era più suo da tanto tempo , da quel giorno in cui si erano lasciati. Per dimenticare si era buttata a capofitto nel lavoro e nello studio . Non voleva pensare a nulla. Pensare le faceva troppo male. Eppure gli sforzi diurni che faceva per tenersi occupata sembravano non servissero a nulla. Ogni notte lo incontrava.I sogni si tramutavano in incubi. Gli incubi in ricordi e i ricordi in speranza andate in frantumi. No, la notte, Sana non trovava alcuna pace.


“EHY SANA!!” Gridò una voce alle sue spalle.

“Ehy tsuyoshi! Quanto tempo! Come è andato l’esame?”

“ Bene bene, è da tanto tempo che non ti vedevo a scuola!!..ti sei preparata privatamente?”

“Si sono stata molto impegnata..tra poco uscirà il film” Le colline della passione” e non ho avuto tempo di fare nulla né tanto meno di frequentare la scuola”

“Capisco…. Non vedo l’ora di vedere il film.. i!! a proposito ieri ho visto lo speciale in tv : tu e Naozumi sembrate molto intimi…!!non è che state uscendo insieme??”

“Ma come ti viene in mente?? Siamo solo ottimi amici!!”

“ su dai Sana scherzavo.!!! Sei permalosa sull’argomento!! Senti io volevo farti leggere una cosa…è arrivata la settimana scorsa ma ero incerta se mostrartela o meno però ho pensato che forse avresti dovuto sapere..é una lettera da parte della sorella di Ak…”

Sana si fermo di scattò interrompendo Tsuyoshi.

" Oh io..no..io ora devo andare, scusami, ho un intervista . Rei mi sta aspettando. Mi spiace .Salutami Aya e gli altri.Poi me la farai vedere. Ci sentiamo presto!!”

“ MA sana… ASPETTA!!!.”

Sana cominciò a correre. Il solo nominar Lui la rendeva nervosa.. Non ne voleva più sentire parlare.LUI era morto o almeno ci provava a credere che fosse davvero così..Eppure c’era una forza nascosta, una vocina dentro di lei che la spingeva a chiedersi cosa ci fosse scritto in quella lettera. Che LUI fosse tornato? O Forse aveva una nuova ragazza?” Aaaah devo smetterla di pensarci”Ma non poteva farne a meno. Lui,faceva parte del suo passato , le aveva spezzato il cuore troppe volte. Eppure, nonostante tutto, lo sentiva sempre presente accanto a sè anche se era passato moltissimo tempo dall’ ultima volta in cui lo aveva visto.


“ Sana che..che ci fai qui??”

“ Naozumi…ricordi..di quando..di quando tu m dicesti che mi saresti sempre stato accanto? ecco io…”

“Sana cosa è successo?? Dimmelo ti prego..!!”

“Akito…akito..mi ha lasciato …

“Cosa?come? quando??

“Lui resterà in America altri anni..ha detto che è meglio se ci lasciamo…. IO..Naozumi…io ho bisogno di te..mi sento persa…perché lo ha fatto??””

“dio io lo ammazzo quello stupido..Non so perchè abbia fatto una cosa simile dopo tutto quello che avete passato insieme!!! Non piangere , IO starò sempre dalla tua parte Sana. Ti voglio bene…riuscirò a fartelo dimenticare.”



E così era stato. Dopo quella conversazione avuta con Naozumi il giorno in cui Lui l’aveva lasciata, il suo amico aveva fatto di tutto per tenerla occupata e per farle tornare il sorriso.

A pensarci bene ancora oggi non sapeva bene perchè quella notte fosse corsa proprio a casa sua. Sapeva solo che Kamura era l’unico che non aveva avuto mai niente a che fare con LUI, almeno non direttamente. Non era corsa da Fuka, da tsuyoshi,insomma da nessuno dei suoi amici più cari semplicemente perché loro erano troppo legati al suo Akito.

Akito: Ancora oggi le capitava di pensare a Hayama come suo ma il loro amore ,anche se le era sembrato che potesse sopportare ogni cosa, non aveva resistito agli anni di lontananza e ai chilometri di distanza. In quegli anni aveva provato tante volte a mandare un fax ad Akito, per fargli capire che si sbagliava..che lei avrebbe sopportato la situazione ma ogni volta un pensiero la bloccava: il pensiero che lui in realtà non la volesse più perchè avesse preferito qualche ragazza americana…Del resto l’aveva già fatto con Fuka in passato quindi non sarebbe stato del tutto impossibile. Così non aveva più provato a contattarlo. Lo aveva seppellito, o almeno ci aveva provato , in un angolo remoto della sua memoria. Perchè per lei, lui era come se fosse morto ,e cercava di rifuggire qualsiasi cosa glielo ricordasse…La sua unica priorità da quel giorno era diventata il lavoro.




“ Sana, tra due giorni uscirà il film “ La collina della passione” Puoi dirci quale è la trama?”

“ Ma certo! È la storia di due ragazzi che si incontrano per caso:Lei si è persa per le colline dopo che un aereo con tutta la sua famiglia è precipitato,.Lui invece si è trasferito con la sua famiglia. I due si incontrano e il ragazzo decide di ospitare la ragazza in casa sua.. I due finiscono per innamorarsi. Io sarò la ragazza sperduta!

“ Bhe non è la prima volta che tu e Kamura recitate in una love story! Non è vero? non credi che dopo due film del genere finalmente tra di voi possa essere scoccata la scintilla??”

“ah no ahah ma cosa diteahaha !!Siamo solo diventanti migliori amici, tutto qui”

“Kamura lei cosa dice a riguardo?”

“ Confermo quanto dice la mia amica Sana. Negli ultimi anni abbiamo molto legato ma…Non sono arrivata mai al suo cuore! ahaha ahimè non sono il tipo che fa per lei a quanto pare.”

“e com’è il suo tipo ,signorina Kurata?”

“Io….."

“ Basta ,Basta credo che per oggi l’intervista finisca qua.Arrivederci e grazie a tutti”!


Naozumi l’aveva salvata. Ultimamente lo faceva spesso soprautto quando le domande dei giornalisti cominciavano a farsi troppo scottanti. Sana era stanca.La sua vita era diventata una continua recita: sorrideva, faceva finta che tutto andava per il meglio, ma la verità era tutt’altra. Qualcosa in lei si era rotto, le emozioni che provava non erano autentiche. Non sapeva più cosa significasse provare vera gioia o vero dolore o qualsiasi altro sentimento. Dentro di sè sentiva soltanto la tristezza. Era come se i suoi sentimenti si fossero anch’essi annebbiati proprio come i suoi sogni. Naozumi l’aveva aiutata e sostenuta ma non era come Lui…non era Akito. Ogni giorno lei si chiedeva cosa stesse facendo il ragazzo dall’altra parte dell’oceano. La pensava qualche volta? La sua mano era guarita? Com’era diventato? Probabilmente era diventanto bellissimo. Sana sorrise tra se e se pensando a questa immagine: Lui, con il ciuffo biondo ribelle, lo sguardo penetrante, la sua calda voce e il tocco delle sue labbra sulle sue. I suoi abbracci le davano sicurezza, gliela avevano sempre data anche quando lei non si era ancora accorta di amarlo. La verità era che lui le mancava: gli mancavano le sue battue ironiche, i baci rubati, le loro chicchierate e perfino i suoi attentati da maniaco. Da 4 anni continuava a mancarle e , questo Sana lo sapeva bene,purtroppo, temeva che le sarebbe mancato per sempre. I pensieri e i sentimenti che lei provava a riguardo erano troppi.


“Ah per fortuna l’intervista è andata bene! Domani avrai la Prima del film quindi credo che stasera dovrai riposarti bene.”

“ Si lo so, grazie Rei.”

“sei sicura di stare bene? Ultimamente non hai una bella cera.”

“ si sto bene non preoccuparti. Sono solo stanca tutto qui. “

“ Ho capito…cerca di non stressarti troppo. Senti comunque ti hanno offerto un nuovo incarico di lavoro. Dovrestri prender parte in uno sceneggiato .

“E che parte dovrei interpretare? “

“ una ragazza innamorata che parte alla ricerca del suo unico amore….Che dici? acceterai?

“mmmm….bhe si ok…”


In verità l’idea di interpretare una parte simile non le garbava per niente. Era troppo somigliante alla sua situazione ma in fondo il lavoro era lavoro …e lei ci teneva più di qualsiasi altra cosa. Ormai il lavoro era diventata la cosa più importante per lei.. Nient’altro aveva importanza.


“Ciao mammina!!”

“ Bentornata figliola”!! Come è andata la giornata?Uh a proposito prima che mi dimentichi : tieni ,è arrivata una lettera per te..è arrivata 4 giorni fa ma mi sn dimenticata di dartela.."

“ signora Kurataaaa…allora ha finito il maonoscritto?? Forza me lo consegni!!”- l'editore di sua madre era apparso alle spalle della donna come un fantasma.

“Certo Eccolo qui…!! Credevi che anche stavolta mi sarei dimenticata ?”
"Ma no si figuri io la stimo molto……ah che bello il manoscritto…ehy un attimooooooooo è questo cosa sarebbe? Ma non è il manoscritto, è ..”

“ una piantina del appartamento per il mio scoiattol!!! così’ sai anche tu com ‘è fatto..c’è anche una descrizione dettagliata..ihih ora vadoooo!!” .

“ VENGA QUI! NON SCAPPI!!”

“Una lettera per me?”Sana non sapeva se leggerla…sicuramente era una lettera di lavoro.Guardò l’emittente…Natsumi Hayama…..Hayama….Akito…..Il cuore prese a batterle forte, l’ansia cominciò a salirle. Voleva leggerla. Non voleva leggere. Voleva leggera.. no non voleva.. E invece voleva. L’indecisione era tanta, così come la paura di sapere cosa c’era scritto. Ma non poteva ignorare la voce che le diceva di leggerla.Aprì la lettera .


15 Giugno 2010

“ Cara Sana, come stai? Ero indecisa se inviarti questa lettera… ricordo bene quante cose hai fatto per noi e come siamo diventate amiche..per questo alla fine ho preso coraggio e ho deciso di scriverti ugualmente anche se non so se ciò possa farti piacere. Volevo avvisarti che dopo che Akito avrà preso il diploma torneremo in Giappone...Non so come siano andate le cose tra te e mio fratello ma ci tenevo ad invitarti a casa nostra per una festa di bentornato il giorno 23 luglio. Spero che verrai. Mi piacerebbe molto vederti. A presto, un bacio!”


Sana buttò la lettera per terra.Non poteva crederci.il cuore le martellava nel petto come se fosse ad una prima sul palcoscenico. Era la stessa lettera che forse quel giorno aveva tentato di farle vedere Tsuyoshi la lettera che le annunciava che Hayama sarebbe tornato.Era triste, felice, nervosa ed eccitata allo stesso tempo. Ma era soprattutto scioccata. Non voleva permettere di far prevalere i proprio sentimenti su tutto il resto. I sentimenti che lei aveva provato l’avevano sempre portata a situazioni imbarazzanti, situazioni dolorese. Aveva perfino perso le espressioni per i suoi sentimenti. Hayama sarebbe tornato ma lei non poteva vederlo, non doveva vederlo. Non gli avrebbe permesso di calpestare il suo cuore ancora una volta. No non glielo avrebbe permesso. Era il 18 luglio.


“Sana forza un sorriso!! TI stai diplomando non stai andando ad un funerale!”-disse il fotografo

“ Si hai ragione…forza e coraggio! Finalmente anche la scuola è finita.!"

:“ si ci siamo diplomati che bello!Non l’avrei mai detto che io e te nonostante i trascorsi saremmo diventate così amiche!!"Fuka la prese per un braccio e la mise in posa accanto a lei.

“è vero! Ma rimarremo amche per sempre!! Una nuova avvenutra ci aspetta””.

Era il 23 di luglio. Il giorno del diploma di Sana e amici. Anche l’avventura scolastica era finita. Una nuova strada si apriva per Sana. Chissà cosa sarebbe successo.









Spolier Capitolo 3

“Ho capito tutto..quella è casa di Hamaya vero?lo stai pedinando?”
”Io…uffa e va bene …stavo passeggiando e ho capito che volevo togliermi la curiosità..solo vedere com è diventanto..tutto qui. Pura curiosità…e siccome non voglio farmi vedere…"


Salve...ecco il nuovo capitolo della mia fanfiction..vi ho atto aspettare unn pò ma al dire ilv ero mi ero dimenticata di pubblicarlo sul forum: spero sia di vostro gradimento!!
 
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view post Posted on 11/11/2010, 15:03
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non vedo l'ora di leggere il continuo ^_^
 
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Sara_Skater89
view post Posted on 16/11/2010, 11:57




Bentornato Akito

“Aaaaaaaaah finalmente siamo tornati!Come è bella la nostra casa mi è mancata tantissimoooooo!!”

“Ah Natsumi finiscila…siamo a casa e allora?? È da una settimana che ripeti sempre la medesima cantilena!!!”

“ Uffa non dai mai soddisfazione!! Ma a te casa non è mancata in tutti questi anni?”
“Proprio no”

“ Bugiardo! Non ti credo proprio!!!”

Sua sorella aveva proprio ragione. Era un bugiardo. Ma del resto non era la prima volta le che mentiva su qualcosa. Finalmente il Giappone. Finalmente era tornato a casa. La sua vera casa. Era una cantilena che ripeteva tra sè e se da una settimana. Quasi non ci credeva. Anche se aveva appena finito di riprendere Natsumi, Akito si sentiva proprio come lei. Era …era felice?forse utilizzare quella parole e sopratutto in quel caso era fuori luogo, ma senza dubbio, da quando era ritornato dall’America si sentiva molto più allegro. Il Giappone era proprio come se lo ricordava: bellissimo. Le strade che percorreva erano amichevoli, i profumi che sentiva erano altrettanto familiari e il sushi…bhe quello era sempre ottimo.Negli anni di vita americana aveva sognato ogni notte il calore della sua patria, e aveva sempre temuto che forse un giorno avrebbe potuto dimenticarsi tutte quelle sensazioni. Ma tutto era rimasto identico alle immagine che aveva impressa nella memoria. I fiori di ciliegio erano in fiore, le strade erano gremite di persone che parlavano la sua lingua madre; le vetrine erano piene di cibi che lui conosceva;I luoghi, sopratutto quelli, erano così familiari, gremiti di ricordi. Anzi forse c’è ne erano anche troppo di quelli. Si, non c’era dubbio, finalmente era a casa.

“Akito, c’è una cosa che devo dirti-esordì Natsumi d’improvviso mentre lui era perso nei propri pensieri.

“E sarebbe?”

“ Ecco….non te l’ho detto prima ma domani sera ci sarà la festa di bentornato a casa nostra”” “Festa di bentornato? E bentornato a chi???”

“ma come a chi??!! Siamo noi che la diamo. Papà mi ha detto di organizzarla..ha inviato un po’ di amici suoi, io ho invitato i miei e mi sono presa la briga di invitare anche i tuoi, sapendo che tu non lo avresti fatto.”

“CHE COSA HAI FATTO????””

“Ho inviato una lettera a tutti i tuoi amici…ho detto loro di venire a trovarci….”

“O no…ti prego non mi dire che avrai invitato anche ……..Ti prego dimmi che non lo hai fatto!!”

Natsumi non rispose, lo guardò. Non c’erano bisogno di altre parole. Il suo sguardo eloquente disse tutto. Aveva invitato anche Lei.



“Ciao Sana. “

Sana si girò. A pochi passi da lei c’era Fuka che la guardava con uno sguardo perplesso.

“ Dove stai andando di primo mattino?”

“Sto facendo un giretto, dovevo fare acquisti…..”

“Oh capisco..!! Senti tu hai saputo…..?

“Se stai parlando di …..di ..Akito..so già tutto non ti preoccupare. Ma se stai per chiedermi della festa…non credo che verrò!

“….come immaginavo..bhe secondo me dovresti venire….credo che a lui nonostante tutto faccia piacere vederti.”

“Fuka…non è questione se a lui faccia piacere o no..è che a me non fa piacere..non voglio vederlo chiaro? Ho sofferto troppo..e adesso scusami ma devo andare. Ci vediamo”

Non aspettò neppure che l’amica ricambiasse il saluto. Sana era già corsa via, lungo le strade di Tokyo. Perché erano tutti così insistenti? Da quando aveva ricevuto la lettera non faceva che pensarci. Una parte di lei voleva andarci…andare in casa di Akito a testa alta come sempre aveva fatto,per dimostrargli che per lei la loro relazione non era più di alcuna importanza,ma aveva troppa paura . Paura di sapere cosa sarebbe successo una volta che lo avesse rivisto. E se sarebbe stato troppo doloroso?O peggio ancora..se i ricordi che aveva di lui non coincidevano più con la realtà?Mille dubbi…mille domande… mille paure…No, alla festa non aveva proprio voglia di andarci.

Era furibondo. Sentiva il sangue pulsargli nelle vene , i muscoli contorcersi ed espandersi allo stesso tempo. La rabbia era talmente tanta che le mani gli apparivano quasi livide. Probabilmente se si fosse guardato allo specchio in quell’istante non si sarebbe riconosciuto. Avrebbe visto riflessa un ‘ombra del passato, il suo passato ormai sepolto da tanto tempo. Avrebbe rivisto probabilmente il ragazzino che era stato tanti anni prima: lo sguardo acceso, il viso scuro, un teppista. SI, perché era questo quello che era stato quando era solo un bambino delle elementari. Si alzava la mattina con l’unico intento di rovinare le giornate agli altri. Non se ne importava di niente e di nessuno. Non aveva amici. Non aveva nemici. Non aveva neppure dei familiari che lo incoraggiassero .Tutti lo temevano. A quel tempo l’unica nemica-amica che aveva avuto era stata lei :Sana. Con lei tutto era cambiato. Il Demonio che era stato, o almeno quello che gli avevano fatto credere di essere , era sparito; la vita da nera, il colore con il quale lui soleva descriverla, era diventata di una tonalità diversa.Il nero si era tramutato in grigio, il grigio in una moltitudine di colori. E dietro tutti questi colori c’era un cuore che batteva: il suo cuore . E batteva per Sana. Eppure ora sentiva il demonio che era stato un tempo, scalpitare dagli angoli più remoti della sua coscienza.Voleva uscire di nuovo allo scoperto. Odiava Natsumi. Come aveva potuto fare una cosa simile??Invitare i suoi amici e Sana senza chiedergli il permesso?! Voleva fare qualcosa di stupido. Qualche atto vandalico o semplicemente prendere a calci qualcosa. Stava per sprofondare nel nero della sua vita. Eppure Akito sapeva di non essere più un demonio;Ma c’erano dei giorni in cui si poneva delle domande:Cosa sarebbe accaduto se avesse scoperto che l’unica persona che aveva sempre lottato al suo fianco e creduto in lui, aveva finito per detestarlo proprio come era successo con tutti gli altri?Non aveva risposte,solo la certezza che presto o tardi sarebbe ripiombato nel proprio abisso.

“ Sana Chan stai bene oggi?ti vedo molto nervosa”

“Non ti preoccupare Kamura, sto bene…sono solo un po’ sovrappensiero..”

“10 minuti di pausa!! Sana cerca di non distrarti troppo!Al ritorno dalla pausa ti voglio in forma!”

Quel giorno lei e Naozumi stavano girando uno spot pubblicitario. Eppure la sua mente era altrove.

“Cosa c’è che ti preoccupa”?Sai che con me puoi parlarne..dopo tutto quello che abbiamo passato!!”

Era vero. In quegli anni avevano legato moltissimo. Naozumi l’aveva sostenuta in tutte le sue scelte anche quando lei aveva rischiato di ferirlo. Eppure dopo tutto , lui era ancora lì , accanto a lei, pronto a tenderle una mano ogni volta che ne aveva bisogno. Lui ,forse era l’unico con cui poteva parlare davvero senza sentirsi giudicata.

“ Ecco…io…qualche giorno fa ho ricevuto una lettera da parte della sorella di Hamaya….lui è tornato in Giappone e stasera ci dovrebbe essere una festa di benvenuto a cui io sarei invitata….”

“ Capisco..così Hamaya è tornato…bhe me lo aspettavo prima o poi…e immagino che non vuoi andarci, però non puoi fare a meno di pensarci e di essere incuriosita…”

MA come faceva? Come riusciva Kamura a comprenderla così bene? Nemmeno lei era del tutto consapevole di quel che provava ma ancora una volta il suo amico aveva esplicitato con poche parole quello di cui neppure lei era sicura .

“ si…io..non lo so…..lui mi ha fatto soffrire ..però..sono confusa..ho paura…..e se avesse un'altra ragazza?se magari non è più lo stesso di sempre??”

“ Bhe Sana-Chan, non sarò certo io a dirti cosa devi fare,ma ti posso solo dare questo consiglio:segui il tuo cuore e sopratutto segui l’istinto e se avrai bisogno di me sappi che io ci sarò sempre.”

Sana annuì. La conversazione con Naozumi l’aveva rasserenata.Non sapeva ancora cosa avrebbe fatto né cosa sarebbe successo .Lo avrebbe deciso al momento.



Era quasi ora. La festa di benvenuto stava per cominciare. Gli invitati sarebbero arrivati da un momento all’altro. Si guardò allo specchio. Chissà cosa avrebbe pensato Sana se lo avesse rivisto: in quegli anni era diventato molto più alto. I capelli gli erano cresciuti di qualche centimetro e il corpo si era irrobustito. Decisamente non era più il ragazzino di un tempo. AI lati del volto gli era spuntata anche un po’ di peluria segno ormai che era un uomo o quasi. Chissà se le sarebbe piaciuto. Ma in fondo pensare all’eventualità che Sana potesse vederlo era una cosa stupida. Era un illusione. Lei non sarebbe mai venuta.Di certo non era più la ragazzina di una volta. Ormai era famosa. Le strade della città erano gremite di cartelloni pubblicitari, la televisione non faceva altro che parlare di lei. Era una star. Da quando era tornato aveva cercato di evitare ogni contatto con il mondo dello spettacolo , ma camminare per Tokio senza vedere il volto della ragazza era praticamente impossibile. Chissà se aveva trovato un fidanzato..”Sarà con quel damerino di un Kamura” . Pensò Akito. Forse gli anni di lontananza avevano permesso a Naozumi di entrare nel cuore della ragazza. Lui era bello: possedeva tutto quello che una donna potesse desiderare: fama, soldi ,bellezza e perfino un grande cuore. Era un ragazzo perfetto in tutto, e questo, Akito lo sapeva molto bene. Forse Sana si meritava davvero di stare con quel bellimbusto dopotutto. Si , forse se c’era una persona con cui Akito avrebbe voluto vedere la sua Sana, quello era proprio Kamura. Il pensiero di lei con un altro era terribile…lo faceva soffrire e irritare. Ma del resto questa era la vita, e ne avrebbe affrontato le conseguenze. Akito si vestì e scese ad aiutare sua sorella. Il momento era arrivato. I suoi amici stavano per giungere. Chissà se lei sarebbe venuta.



“Akitoooo! Oh come stai??che bello rivederti!!!”

Ed eccolo lì il suo passato, pronto ancora una volta a bussare alla sua porta: Aya, Tsuyoshi, Fuka Gomi, Hisae erano tutti li a casa sua.

“ Hi!! How are you’’??

“Akito dai smettila con questi “Americanisimi.”Non ci fanno effetto. Tanto la tua aria da giapponese non ingannerebbe nessuno!!”

“Fuka ma cosa dici!? Ahah sei sempre la solita.”

“Ha ragione Tsyoshi..nn cambi mai..sei sempre la stessa arrogante ragazzina so-tutto-io che ho conosciuto!”

“Bravo Akito diglielo!!!”

“Tsuyoshi parli proprio tu che per sei anni non hai fatto altro che parlarmi di te ed e Aya….peggio di una soap opera…!!!!”

“ Ma cosa dici? “

“Davvero tesoruccio hai fatto davvero una cosa così carina?-

“ SI Mia dolce Aya!!!..ah Akito sai dobbiamo raccontarti tante cose….”

E un fiume di parole lo investì in pieno. Akito doveva ammetterlo. Nonostante tutto era contento di rivedere i suoi vecchi amici.



Erano le 9. Sana camminava nervosamente fuori il cortile di casa sua.Le riprese erano finite presto, e lei si era ritrovata senza nulla da fare. Nulla eccetto pensare al party a casa di Akito. Si sentiva come divisa a metà: una voce le diceva di non andare al party.Dare questa soddisfazione a quello stupido di Hamaya non l’avrebbe fatta sentire meglio. In quel momento avrebbe soltanto voluto schiaffeggiarlo…o prenderlo a martellate…le alternative, pensava, per farlo fuori erano tante. Un'altra vocina invece le diceva di andare, di salutarlo come se nulla fosse. Ma i tanti dubbi che aveva nella sua testa erano troppi :La sua paura più grande era proprio che il ricordo del ragazzo al quale lei era tanto affezionata svanisse. Gli anni passano. Le persone cambiano. Nulla poteva assicurarle che rivedere Akito l’avrebbe fatta stare meglio. Nessuno l’assicurava che Akito non fosse cambiato. Magari avrebbe scoperto che era diventato antipatico, o peggio ancora che era ritornato ad essere un demonio…o peggio…Immersa in questi pensieri, Sana non si era accorta di essere uscita nervosamente dal cortile di casa sua e di vagare senza meta per la città. Non se ne accorse fino a quando non giunse in un luogo a lei familiare. Ebbe un flash….il sogno…il luogo avvolto dalla nebbia…le parole di Akito che le diceva “vattene via” ….era tutto lì di fronte a lei ed era stata troppo cieca per non capire subito a cosa facessero riferimento i suoi sogni. Tutto aveva sempre ricondotto a quel parco dove tanti anni prima il suo rapporto con Akito si era suggellato per sempre :quando lo aveva cullato dolcemente come solo una madre poteva fare. Il volto di Hamaya , il suo volto spaventato di ragazzino di undici anni riaffiorò alla mente di Sana. Fu allora che capì cosa doveva fare.

“Sana Chan ma…ma che stai facendo??

“ Aaaa Naozumi-kun cosa ci fai qui??” Mi hai spaventata!!”

“Bhe è la stessa domanda che dovrei fare io a te…stavo passando per qui e mi è sembrato di vederti! Che ci fai nascosta qua dietro?”

“ Ma niente..una passeggiata..”

“ e la fai nascosta dietro a dei cespugli??”

Colpita e affondata. Naozumi non disse nulla. Guardò Sana. Guardò la casa. Senti le voci provenire dall’interno dell’abitazione e capì.

“Ho capito tutto!Quella è casa di Hamaya vero?lo stai pedinando?”
”Io…UFFA, VA BENE !!!stavo passeggiando e ho capito che volevo togliermi la curiosità..solo vedere com’ è diventato..tutto qui. E siccome non voglio farmi vedere…

“ preferisci farlo da dietro a degli alberi cespugliosi!MA TI HA DATO DI VOLTA IL CERVELLO??”

La ragazza non rispose ma prese a parlare da sola ormai del tutto Ignara della presenza di Kamura.

“Se non erro più avanti dovrebbe esserci una piccola finestra vicino ad un ciliegio da dove posso guardare il soggiorno senza farmi scoprire….”

Sana proseguì lentamente nel cortile. Forse sarebbe riuscita a vederlo senza farsi notare. Non sapeva come sarebbe andata a finire ma valeva la pena di tentare. Camminò lentamente. Finalmente vide l’albero di ciliegio su cui tante volte in quegli anni era salita per veder l’’interno della casa di Hayama nei suoi momenti più nostalgici. Dall’interno provenivano voci soffuse e risate…Le parve di sentire la voce di Tsuyoshi e di Fuka. Erano di certo loro. Cominciò a provare un certo senso di irrequietudine.

“ Sana-Chan..mi spieghi cosa ci facciamo su di un albero di ciliegio?”

“Naozumi ma sei ancora qui??? Ma Perchè diavolo mi stai seguendo?”

“Eheh spirito di empatia credo..ormai ero qui..tanto vale vedere in che guaio ti stavi cacciando”
“allora zitto e taci ! non lamentarti!!Non vogliamo mica farci scoprire!!?”

Sana si affacciò alla finestrella che faceva capolino sulla camera da pranzo di casa Hayama, tenendosi sempre ben salda all’albero. Dentro c’era molta gente:adulti, amici di Natsumi…La finestra era aperta;poteva perfino sentire i discorsi che provenivano dall’interno della casa.

“ Ma che sei scema!!!Sei una ragazzina egoista vergognati fuka!!”

La voce…Quella voce…apparteneva ad Akito. Accadde tutto in attimo, o almeno a Sana parve così. Il cuore prese a martellarle nel petto ad un ritmo frenetico. La mente le si annebbiò completamente. Non seppe mai se quello che successe dopo era stato dovuto alla forte emozione provata in quel momento. Nello stesso istante in cui provò queste sensazioni finalmente vide la figura di Akito avanzare con aria regale nel suo soggiorno. E poi accadde l’imprevedibile. Il rumore sordo di un ramo che si spezzava, Naozumi che scivolava giù dall’albero gridando il suo nome. Sana non era certa di quello che stava accadendo. L’unica cosa di cui era sicura era di essere in caduta libera dal ramo su cui si era aggrappata.









Spolier prox capitolo:


Era poggiato ad un angolo del muro della sua abitazione, lontano da tutti, avvolto nella penombra. La gamba destra piegata e appoggiata sul muro,l’altra ben salda sul terreno; le mani in tasca. Anche nella penombra Sana avrebbe riconosciuto il ciuffo ribelle del ragazzo e il suo profilo a cui era tanto affezzionata.
 
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Sara_Skater89
view post Posted on 24/11/2010, 13:58




CHe disastro!!
“Ahio,ahioooo oohii, ke dolore….!!

Sana si rialzò a fatica da terra. Si sentiva alquanto intontita.Il tempo intercorso tra il precipitare dall’albero e il cadere al suolo le era sembrato interminabile.Fu dopo una frazione di secondi che finalmente udì il tonfo secco del suo sedere che sbatteva sul terreno.


“ SanaChan stai bene? Ti prego non dirmi che ti sei fatta male..!!!!TI SCONGIURO , RISPONDIMI!!””

“Naozumi calma…va tutto bene..sono ancora viva e smettila di urlarmi nelle orecchie come una ragazzina, mi dai sui nervi…Ma che diamine è successo??”

“Ecco non ne sono sicuro, credo che l’albero non abbia retto il peso di entrambi!!Il ramo sotto ai miei piedi si è spezzato e così mi sono appeso alla tua gonna ..solo che anche tu sei scivolata!!"

“LA MIA…???"



Sana non terminò la frase e con orrore vide che la sua gonna era praticamente strappata , oltre al fatto che il suo corpo era pieno di graffi e di lividi..


“ NAOZUMI!!! IIO CREDO CHE TI AMMAZZO!! Sono praticamente in mutande?? Ma ti rendi contoooooo!! ma non potevi appenderti da qualche altra parte!!!””Cominciò a colpire il suo amico a martellate.

“ Ok mi devo calmare..l’importante è che non ci abbiano scoperto..ecco amico mio credo che sia ora di darcela a gambe levate….!!Ma guarda qui..come faccio..sono piena di graffi! iO sono un attrice.."

“ Sana…”

“ Sei una femminuccia..19 anni ma non sei cambiato affatto..non ho mai visto uno più imbranato di te…e se ci avessero scoperto eh?? Che cosa ci inventavamo??”

“Sana……”

“ E se escono fuori e ci vedono..o peggio mi vedono mezza nuda..fortuna che la gonna mi si è rotta solo di lato..ma che figuraa!! Ma perché dovevi seguirmi??ci sono!!!ora chiamo Rei..lui sicuramente mi verrà a prendere.

“ Sana!!!”

“ Che c’è?”

Di un tratto Sana si zittì. Era ancora seduta sul cortile con le spalle rivolte verso la porta di ingresso di casa Hayama. Aveva un brutto presentimento. Un orrendo presentimento .E I suoi timore trovarono conferma guardando il volto preoccupato e gli occhi sgranati e imbarazzati di Naozumi che fissava un punto imprecisato dietro le sue spalle.Sana si sentiva stranamente osservata. Non osava voltarsi.Forse aveva cantato fin troppo presto vittoria. Il suo corpo cominciò a tremare, forse un po’ per il freddo , un po’ per l’agitazione. Lentamente Sana si voltò verso la casa di Akito e fu allora che tutti suoi presentimenti presero forma:dietro di lei 5 volti la stavano fissando stupefatti.



Tsuyoshi, Aya, Fuka, Natsumi e il signor Hamaya:la guardavano tutti incuriositi e soprattutto con i volti che esprimevano una quantità di domande. Ovvio, pensò Sana, avrebbe dovuto spiegare perché si trovava in mezzo al cortile della casa di Akito con la gonna stracciata e le gambe piene di lividi…e per di più con Noazumi. Non aveva alcuna scusa palusibile se non quella di passare per una spiona o per un imbranata. Si sentiva come paralizzata. Possibile che finiva sempre per fare la figura dell’impiastro? Magari avevano sentito tutta la sua strana conversazione con Naozumi..o peggio ancora Akito l’aveva vista in quello stato pietoso. AKITO..al solo pensiero Sana avvampò . Non c’era più tempo per pensare. Doveva agire in fretta;Era giunta l’ora di mettere alla prova le sue armi segrete da attrice.


“MA quella è Sanachan?!!-Esclamò Tsuyoshi-Sana Chan …ma che ci fai qui??e perché..sei….sei in quello stato?”

“Oh salve ragazzi come vi va? Ahahah, scusatemi sono sempre la solita distratta. Io e Naozumi stavamo passando per di qua e avevamo pensato di venire a salutare Natsumi e il signor Hamaya ..ahah volevo fare un' entrata teatrale..vi avevo anche preparato un balletto…solo che mentre facevamo le ultime prove io e Naozumi siamo caduti…vero Nao?” E dicendo queste parole sottolineò il fatto che non avesse chiamato il ragazzo con alcun appellativo né per cognome.

"sisi confermo! Sana Chan è un imbranata!!!"

“Ma chi ti a detto di dire che sono imbranata..sei tu che sei sciolavato non io”

“ ahah bhe mi fa piacere vederti Sana!ma perché non entrate tu e Naozumi in casa? Il tuo ingresso è stato molto teatrale- disse il signor Hamaya tutto contentò di vedere di nuovo la sua piccola Sana.

“ Bhe..ecco….………”

“TTSk……CHE BUFFONA!!”

Una voce…una sola voce profonda che proveniva dall’angolo destro del cortile. Sana la riconobbe subito. Ebbe un sussultò al cuore. Era la voce di Akito. Fino a quel momento , ora che ci pensava , aveva visto tutti nel cortile eccetto lui. Nel momento stesso in cui sentì quel commento sprezzante Sana provò un senso di rabbia, un fastidio terribile. Era la stessa sensazione che aveva provato tanto tempo prima quando Hayama era un ragazzo ribelle e poco gentile. Forse il suo timore che Akito fosse tornato ad essere un ragazzaccio poi non era così infondato dopotutto.

“HAI QUALCHE PROBLEMA?? VIENI FUORi!” La rabbia provata verso quel commento tanto banale e acido fatto da Akito, la fece talmente infervorare che le parole le uscirono di bocca ancora prima che poTesse rendersene conto. Quella era stata decisamente una pessima idea .E fu allora , finalmente che lo vide.


Era poggiato ad un angolo del muro della sua abitazione, lontano da tutti, avvolto nella penombra. La gamba destra piegata e ferma sul muro,l’altra ben salda sul terreno; le mani in tasca. Anche nella penombra Sana avrebbe riconosciuto il ciuffo ribelle del ragazzo e il suo profilo a cui era tanto affezzionata. In quel momento avrebbe voluto prenderlo a calci se ne avesse avuto la possibilità.Eppure la rabbia che provava si acquietò quando Akito uscì dalla penombra e cominciò ad avanzare verso di lei con andatura lenta ma regale. Un passo. Due passi. Tum tum. Il suo cuore cominciò a fare degli strani rumori, o almeno a lei parvero strani. Tre passi. Quattro passi. La furia omicidia di poco prima cominciò a sparire fino a che non lasciò spazio ad una moltitudine di altre sensazioni: nervosismo, eccitazione, stupore e forse anche incanto. Si, Sana si sentiva soprautto incantata dall’immagine di Akito. Bellissimo era forse l’unica parola con cui avrebbe potuto descriverlo. Era vestito con un semplice jeans e una maglietta aderente che lasciava intravedere i muscoli del torace. I capelli svolazzavano come sempre creando sulla fronte di lui dei ciuffi scomposti. Era come se lo ricordava..anzi forse er anche meglio. 5 passi. Sei passi. Akito si fermò a pochi centimentri da lei e ignaro della domanda che lei gli aveva posto poco prima , le porse la sua mano. Sana aveva la mente offuscata. La MANO DI AKITO….voleva prenderla, stringerla forte. Stava quasi per toccarla, finalmente.


“Hayama non ti proeccupare..ci penso io a lei. Non c’è bisogno che ti dai tanta pena..”

“ Come vuoi Kamura..””


Proprio mentre la mano di Sana stava per sfiorare quella di Akito , Naozumi era intervenuto.Sana lo guardò con aria riconoscente…accettare aiuto da Akito sarebbe stata una pessima idea ...Eppure era così dannatamente bravo a mandarla in tilt!!Mentre Sana si rialzava aiutata da Kamura, vide Akito allontanarsi con non curanza e ritornare nelle ombre della casa. Una cosa Sana non aveva potuto fare a meno di notare: per tutto il tempo che erano stati vicini Akito non aveva mai alzato il proprio sguardo da terra per guardarla.



"Allora Sana raccontaci un pò, come va la vita??Sai che perfino in America si sentiva parlare di te?”Disse Natsumi

“ Davvero ?? non lo sapevo…effettivamente ultimamente ho avuto molti lavor..i”

“Beh noi ti seguivamo anche in America…ogni volta papà diceva" ooh ma quella è Sana noi la conosciamo".".è nostra amica!ahah. Solo Akito faceva finta di niente!

“ Ma davvero?è sempre il solito…!!"

“perché dovevo mettermi a guardare per tv questa stupida buffona…non fa altro che fare guaiiii…!!”

“COME HAI DETTO SCUSA? Ripeti se hai il coraggio RAZZA DI IDIOTA!!..vedo che L’america ti ha fatto male…sei più acido di prima!!

“ Acida ci sarai te…sei solo una zitella acida!!”

“CHE COSA HAI DETTO????Non ci vediamo da una vita e così mi tratti??!”
Tsuyoshi:“Forza ragazzi ma perchè state litigando…..-??!!! vedo che on cambiate mai”

“ Forse lei nn cambia mai..e più piatta di un muro….”

“perchè mi insulti senza guardami in facciaa??? Hai paura..vieni qui e ti faccio nero con il martello rotante!!!!””””

“RACCHIAAAA!I Adesso c’è anche il martello rotante. Mi mancava proprio questo alla lista delle tue stranezze..Bhe ma non ho tempo ora..devo andare in bagno.””


“Zitella acida? Buffona?? Racchia?” Ma che diavolo gli era saltato in testa?!! Seduto sulla vasca da bagno Akito era piuttosto affranto e stupito. Stupito da se stesso. Non vedeva Sana da 6 anni e l’unica cosa che gli era venuta in mente di fare era stata quella di insultarla senza tregua e senza motivo. Per tutta la sera Akito non aveva fatto altro che chiedersi se lei sarebbe venuta. Ci sperava .Lo desiderava. Desiderava vederla . Ma sopratutto desiderava che lei non lo odiasse per davvero. Preso da questi pensieri aveva perfino visto qualcosa di assurdo fuori la sua finestra: una chioma rossa che si appendeva ad un albero di ciliegio in stile gorilla. Gli era parso anche di sentire giungere in lontananza parole come “ passeggiata…curiosità..mutande….” Mutande?Che cominciasse ad aver anche lui problemi mentali? Akito era quasi certo di aver avuto solo allucinazioni, ma poi tutto era cambiato.Il tonfo in giardino, una voce familiare che gridava. SI era precipitato anche lui fuori dalla porta come tutti gli altri e quello che aveva visto subito dopo lo aveva lasciato impietrito. LA chioma rossiccia di Sana faceva capolino da dietro l’albero di ciliegio accompagnata da quella di Naozumi Kamura . Il cortile era un disastro: c’erano rami spezzati ovunque e si sentiva solo la voce di lei. Nel momento stesso in cui Akito l'aveva vide,il suo corpo aveva perso tutta la forza. Di istinto si era andato a nascondere nella penombra, lontano da tutti gli altri, lì dove nessuno avrebbe potuto vederlo. Lì ,dove nessuno avrebbe potuto vedere le espressioni del suo viso e il corpo paralizzato per l’emozione.Non c’era stato neppure bisogno di vedere Sana in volto.Lui l’avrebbe riconosciuta tra miliardi di persone. Del resto la sua sbataggine era unica. Così, lì nascosto dietro un angolo remoto della casa, aveva ascoltato in silenzio la voce allegra della ragazza. Quanto gli era mancato quel suono! Dio se solo lei avesse potuto sentire quello che stava provando in quel momento. Ma d’improvviso quel sentimento era mutato. Nel momento in cui Sana si era riferita a Naozumi con tanta confidenza, Akito aveva provato una strana emozione. DI nuovo quel sentimento di rabbia dell’infanzia e quella voglia di farsi detestare aveva cominciato a crescere dentro di lui. Motivo? Lui proprio non lo sapeva. Sapeva solo che, d’improvviso, nel silenzio più totale, se ne era uscito con quel commento bizzarro” Che buffona”, seguito poi da tutti gli altri. Si era sentito come diviso a metà: il piccolo diavoletto che era nascosto in lui gli suggeriva di non smettere, di fare qualche ragazzata, di farsi detestare a modo suo. MA l’altra metà, quella buona e razionale, lo aveva spinto a muoversi verso Sana per aiutarla a rialzare. Forse il contatto con la mano della ragazza lo avrebbe salvato. Ma non lo aveva potuto scoprire. Kamura, quel damerino, era intervenuto nel momento meno opportuno.Akito sapeva solo una cosa:da quando aveva visto Sana nel cortile ancora non era riuscita a guardala negli occhi.


“ Uffà ma perché mi tratta così male! Lo odio..pensavo in un accoglienza migliore . Spero che la sua ragazza la tratti meglio!!”

Natsumi:“ SanaChan quanto sei sciocca. Pensi davvero che Akito abbia una ragazza??! Non ne ha avuto una dai tempi dell’età della pietra!! È troppo antipatico per averne una!!

“ C..Cosa? Davvero? Bhe resta il fatto che è un antipatico troglodita.!

“ Sana Chan guarda!! Ma quelli siete tu e Kamura..ma è il vostro ultimo film?!!”


“Yumiko io ti amo tantissimo..ti prego amiamoci questa notte…prima che il tempo rovini tutto e questo momento finisca. Amami!”Naozumi le si avvicinò. Nell’ oscurità della stanza i suoi occhi sembravano brillare ancora di più. Le gambe di Sana cominciarono a tremare. Aveva Paura. Nei suoi 18 anni di vita aveva baciato soltanto un ragazzo, Akito., ma con lui era stato tutto più semplice. I baci che lui le aveva dato ,lei li aveva sempre desiderati in cuor suo…ma Kamura..proprio non ce la faceva a baciarlo con passione. Il giovane si fece più vicino. Le cinse la vita con le mani. Un brivido percorse tutta la schiena di Sana. I loro volti erano vicinissimi a pochi centrimentri l’uno dall’altro. Sempre fissandola intensamente, Naozumi cominciò a sbottonarle i bottoni della camicettàa Uno a uno.Il tempo sembrava non passare mai. Non voleva baciarlo . Non ci riusciva. L’unico che avrebbe voluto baciare era Akito. Stava per urlare, voleva fermare tutto.Ma le voce di Kamura quasi in un sussuro dolce le arrivò alle orecchie e in qualche modo lei si calmò: “Fai finta che io Sia Akito, SanacCan.” Una fras ecosì semplice ma che era bastata. Sana si rilassò. Il voltò di Nao si avvicinò al suo. Lei chiuse li occhi . Non era più Naozumi ma Akito. Lui Era il solo ragazzo che avrebbe voluto baciare in quel momento.


Sana non poteva rivelare l’amara verità ai suoi amici. Non poteva dir loro che in realtà baciare Naozumi in quella scena , a torso scoperto tranne che per il reggiseno , non era stata un esperienza poi così piacevole. Soprattutto non poteva rivelare che aveva baciato il ragazzo solo perché aveva immaginato che fosse Akito a stringerla tra le sue braccia. Oh no!!.proprio quella scena non doveva passare per televisione in quel momento. Si sarebbero fatti tutti un idea sbagliata. Lei non aveva baciato più nessuno dopo Akito se non nella finzione..L’unica cosa di cui era contenta era che almeno il ragazzo in quel momento fosse in bagno quindi per fortuna non aveva visto la scena. Chissà come l’avrebbe presa. Chissà cosa avrebbe detto Akito se solo avesse saputo che lei si era immaginata di baciare lui e nessun altro. Probabilmente le avrebbe detto che era un idiota. Si era un idiota senza dubbio. Ad Akito non importava più niente di lei.


Fuka:“Mamma mia che scena Sana chan!! Molto …ahah come direbbero gli spagnoli…Caliente??Ma ditemi era solo nel film o c’è altro tra voi?”

Aya:“ si dai Sana chan dicci qualcosa..ultimamente nn ci hai più raccontato niente della tua vita sentimentale!!”

“ Ma nn c’è prorpio niente da dire….veramente ahaha “

Nao:“ si io e Sana siamo solo ottimi amici…però quella scena devo dire che ha aperto in me delle strane sensazione…….”

“MA NAOZUMI CHE DIAMINE DICI??!!”

“Sana lo sai che anche io sono un uomo vero??e tu sei una ragazza…..e sei sempre così spendida…….anche io ho i miei stimoli…”

Tsyoshi:“AH spero per voi che Akito non vi abbia sentito dire queste cose se no..nn so come la prenderebbe”””

Sana:“ E perché dovrebbe scusa?"

“ ehm ehm in verità ho visto e sentito tutto, ma non vedo perché dovrei ammazzare qualcuno!”


Si schiarì la voCe. Voleva far capire a tutti loro che era sempre stato lì presente. Che idioti! Era andato in bagno ma di certo non vi era morto dentro. Dopo 5 minuti ne era uscito e si era seduto in un angolo, lontano da tutti, ascoltando i discorsi dei suoi amici. Aveva visto anche lui quella scena. Quello che non sapevano gli altri era che non era la prima volta che la vedeva. La televisione brulicava di quelle immagini da giorni. Per la prima volta Sana Kurata era apparsa seminuda sullo schermo cinemtografico e per giunta tra le braccia dell’attore più ambito e amato del momento. Cosa si poteva chiedere di più? Di certo A Sana il bacio con Naosumi doveva essere piaicuto molto. E poi quel damerino…la stringeva così forte…le mani di lui sul corpo di lei..quel corpo che avrebbe voluto che fosse stato sfiorato solo da lui. Quella serata stava andando decisamente male….aveva visto troppe cose che non gli piacevano. Troppe emozioni. Troppa rabbia. Quando tutti si accorsero della sua presenza si zittirono. Akito si sentiì compiaciuto da ciò. Fissò le spalle di Sana con uno sguardo gelido e guardò con ira Naozumi che abbassò lo sguardò . Chissà perchè in quel momento tutti in quella stanza si sentirono intimoriti dal suo sguardo.


“ Akito tu eri qui?"

Tsuyoshi gli si era avvicnato mentre tutti gli altri continuavano a parlare.

“ Si e allora ? Qualche problema?"

“No è che….non so…a me non sembra che tu poi ti sia dimenticato di Sana …Mi sembri alquanto scosso e quella scena..”

“Ah non dire sciocchezza. ..sto bene e poi a me non me ne frega niente di quella lì..può baciarsi tutti gli uomini che vuole..tra di noi è finita tanto temp fa….”

“ok…se lo dici tu….ehy vuoi che ti verso unpò di limonata?”

“ mm si grazie.”

Limonata, Sana Bacio. Limonata Sana Bacio. Akito continuava a ripetersi queste parole nella sua testa senza saper nemmeno il perché. Quando si parlava di limonata , la triade che si formava nella sua testa era alquanta buffa. Il loro primo bacio aveva avuto il gusto del limone. Chissà come sarebbe stato baciarla di nuovo dopo tanti anni. Akito continuava ad andare avanti e indietro per la stanza. Senza accorgersene si era ritrovato a camminare in cucina. Era confuso.Voleva farsi perdonare da Sana,perdonare per quel suo atteggiamento scorbutico.E d’un tratto ebbe l’idea. Guardò la limonata che aveva in mano . Anni prima Sana gliela aveva offerta in segno di amicizia per fargli passare le vertigini. Capì cosa doveva fare. Offrire un bicchiere della limonata in memoria dei vecchi tempi forse era la cosa migliore . Akito si avvicinò alla ragazza che stava in cucina a prendersi da bere, lontana da tutti. Erano soli. Ma accadde l’invitabile. Quello che Akito non si sarebbe mai aspettato che succedesse. Improvvisamente si sentiì vacillare .Ebbe solo il tempo di capire cosa stesse succedendo: qualcuno aveva fatto cadere per terra qualche bibita e lui ci stava sciovolando sopra in direzione di Sana.


“Opsssssssssss……..”

“ HAYAMA MA CHE CAVOLO FAI!!? MI HAI BAGNATA TUTTA!!

“Scusami Kurata non l’h ofatto apposta..te la volevo offrire…."

“SI si come no..me la volevi offrire…..volevi semmai vendicarti!! Razza di stupido!!!”

“ Ma kurata veramente nOn avevo intenzionE di far niente di male…volevo farmi perdonare…Aspetta prendo un straccio per asciugarti la testa. Scusa sono mortificato..pensavo che queste cose potessero succedere solo a te. "

“ Farò finta di nn aver sentito quello che hai appena detto! Oggi mi dai proprio sui nervi.! Bell’accoglienza!!!”


Oltre la gonna strappata ora era bagnata fradicia di limonata. La serata peggio di così non poteva andare. Si era allontanata da tutti, stanca dei loro commenti e se ne era andata in cucina con la scusa di prendersi qualcosa da bere. Akito l’aveva guardata male tutta la sera e per giunta sebmrava che avesse visto la scena d’amore sul set tra lei e Naozumi. Era triste e confusa. Anni prima non si sarebbe mai aspettata che le cose con il ragazzo sarebbero andate in quel modo. Poi improvvisamente lo aveva visto. Akito le si stava avvicinando con in mano un bicchiere . Aveva fatto appena in tempo a voltarsi. Subito dopo il caos. La limonata le era finita addosso e sul viso. Sicuramente lo aveva fatto apposta.!Quella sera Akito sembrava essersi messo di impegno nel torturarla. Mentre aspettava seduta sulla sedia, arrabbiata e frustrata della situazione, gli occhi le presero a bruciare. Akito tornò poco dopo . Anche con gli occhi semi chiusi Sana riuscì a percepire l’imbarazzo del ragazzo.

“Tieni…aspetta ke ti asciugo gli occhi…accidenti …
Akito le si avvicinò. Sentì la mano di lui passarle tra i capelli assieme alla fragranza del suo corpo che tanto le era mancata. Per un motivo oscuro il cuore di Sana prese a battere di nuovo forte.Sentiva che stava per accadere qualcosa. Lo percepiva dall’atmosfera nella stanza. Erano soli. Akito si mise in ginocchio dinnanzi a lei. Per un istante tutto si fermò.Il mondo che li circondava si fece silenzioso.Non esisteva nessun altro. Solo loro due e la'odore di limone. Sana riuscì finalmente ad aprire gli occhi . Akito era a pochi centimentri dal suo viso e la guardava. Finalmente si guardarono negli occhi. Il suo sguardo era magnetico come se lo ricordava.Eppure il ragazzo sembrò ammorbidirsi mentre la guardava negli occhi…ma solo per un istante…poi riprese il suo atteggiamento scorbutico . Non riusciva a muoversi. Akito si avvicinò ancora di più.La mano destra di lui cominciò ad accarezzarle il volto. Poi si fermò. Lei istintivamente chiuse gli occhi. Poco dopo sentì le labbra morbide di lui poggiarsi sulle sue. Un solo tocco. Un tocco lieve e delicato ma che sapeva di tanti ricordi. E di nuovo fu il bacio al sapor di limone anche se questa volta era lei a sapere di quella fragranza.


“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!”

Sana prese ad urlare con tutte le forze che aveva in corpo.Tutti accorsero nella stanza.

“CHE STA SUCCEDENDO?SANACHAN STAI BENE??”

“TUUUUU!!! ANCORA UNA VOLTA!!! COSA TI è SALTATO IN TESTA??””

“UFF MA QUANTO SEI NOIOSA!!!!!!!ERA SOLO UN BACETTO INNOCENTE! E PER DI Più nn ti sei nemmeno spostata!”

“Bacetto?? Che bacio?”prese a chiedere Naozumi

“MA NON DIRE SCIOCCHEZZE..Mi bruciavano gli occhi..non vedevo niente come facevo a capire che stavi per baciarmi??? Ti ricordo che mi hai buttato addosso la limonata!!”

Tsyoshi:EEEEH??? La Lim..limonata?Akito non dirmelo che lo hai fatto dinuovo “

“Sisi tu fai sempre la santarellina. Non sei proprio cambiata. Sei una bambina viziata. Fai sempre storie come se ti stessi stuprando…”

Naozumi:“HAYAMA IO TI AMMAZZO!!!”

AYA:“No no calmo naozumi ti prego metti già quella tromba!!!”

Sana sentì la rabbia prendere il sopravvento.Ormai non aveva più senso tenersi tutto dentro

“ORA BASTA!! DIMMI PERCHé MI HAI BACIATA?? PER QUALE MOTIVO TI SEI PRESO QUESTA LIBERTà?? EH?? IO SONO STUFA DI TE ,HAYAMA! SONO STUFA DELLE TUE SPIEGAZIONI DEL CAVOLO CHE MI DAI OGNI VOLTA. ERO VENUTA QUI PER SALUTARE LA TUA FAMIGLIA E SI ANCHE PER SALUTARE TE , NONOSTANTE IL MALE CHE MI HAI FATTO E TU INVECE TI SEI COMPORTATO MALISSIMO PER TUTTA LA SERA. E NON SOLO..MI HAI ANCHE DATO UN BACIO SOLO perché IN QUEL MOMENTO TI ANDAVA COSì. NON SONO LA TUA BAMBOLA USA E GETTA. IO TI DETESTO NON VOGLIO MAI Più VEDERTI. MAI Più!!”

“SANAcha dove stai andando??”

"KURATA ASPETTA!!"


Troppo tardi. Sana era già scappata via , lontano da casa sua. Akito la guardò allontanarsi mentre il suono della tromba di Naozumi faceva da sottofondo musicale a quel momento. Aveva Rovinato tutto .Semmai ci fossero state delle possibilità di un riappacificamento queste oramai erano svanite del tutto. Era stato uno sciocco. Limonta.Sana Bacio. Limonata Sana. IDIOTA!


Spolier prox capitolo

"Scusa scusa mi dispiace ero un pò sovrappensiero...."

" non ti proeccupare....EH??

" EH?"

"OH NO TI PREGO NO !! ANCORA TU MA SEI UNA PERSECUZIONE!!" Sana e akito erano di nuovo l'uno di
 
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view post Posted on 26/11/2010, 16:30
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sono curiosa di leggere il seguito ^_^
 
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Sara_Skater89
view post Posted on 3/12/2010, 13:36




Sei una persecuzione!!!
Corse per chilometri prima di rendersi conto che ormai era abbastanza lontana dall’abitazione da Akito, tanto che nessuno potesse più importunarla. Ma come si era permesso??Il bacio rubato era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso. “ Bene adesso è il momento di chiamare Rei” sussurrò tra se e se. Sana mise le mani in tasca. On no!Frugò nella borsetta. Non c’era nemmeno lì! Per sicurezza rovesciò tutto il contenuto della borsa su una panchina e cominciò a rovistarci dentro con foga fino a che non capì che cercare era del tutto inutile ormai. Aveva dimenticato il proprio cellulare a casa di Akito.



Tsuyoshi: Allora Akito hai deciso cosa farai questo autunno?

Akito: Bha non saprei .

Tsyoshi: bhe credo che sia il caso che tu cominci a decidere. Siamo ad estate inoltrata. Io e Aya abbiamo deciso che frequenteremo l’università di Tokio: Io voglio fare il medico, lei l’avvocato.

“ma che fantastica notizia?? !!E con questo io cosa ci dovrei fare? Essere invidioso di te che già hai tutto nella tua vita?

“Tsuoshi: Akito… ha proprio ragione Sana, sei un essere insopportabile ultimamente!A proposito le hai restituito il cellulare?

Akito: certo che no….glielò darò quando avrò voglia…

Tsu: e se le serve? Lei è un attrice……………

“Tsu: bha….ah Comunque ho saputo che all’università di Tokio ci sono dei corsi per diventare insegnanti di educazione fisica e senti qua:potresti anche insegnare karate nelle scuole…!!Perchè non ti fai un giro domani?”

“mmm si vedrà”



Erano passati 10 giorni. Il cellulare di Sana giaceva ancora a casa di Akito, lì sul tavolino dove lei lo aveva lasciato. Non aveva neppure avuto il coraggio di dargli un occhiata. In fondo non aveva voglia di vedere con chi parlava Sana. Se è per questo non aveva avuto neppure voglia di andare a restituirglielo.Ma cosa gli era saltato in testa quella sera? Quando pensava al giorno della festa di benvenuto, Akito non poteva fare a meno di ricordare le dure parole che gli aveva rivolto la ragazza. Lei lo odiava per davvero, forse ora più di prima. Da quel giorno non si erano più rivisti, o quanto meno, Akito aveva cercato di evitare ogni luogo dove fosse possibile incontrare Sana. I giorni passavano lenti ma noiosi. Durante il giorno frequentava gli amici, ma la notte , quando chiudeva gli occhi non poteva far a meno di ricordare il volto della ragazza. Non sapeva nemmeno lui cosa l’avesse spinto a baciarla. La sua mente si era annebbiata nello stesso istante in cui si era inginocchiato per asciugarle i capelli . E non aveva potuto fare a meno di sentirsi estasiato dal profumo delicato misto al limone che emanava lei. Non aveva potuto fare a meno di guardarla negli occhi,dopo tanto tempo. Baciarla non sarebbe stata una buona idea. Lo sapeva, eppure la sua mano aveva cominciato a muoversi da sola sul volto di lei: prima i capelli, poi le guancie tenere e rosee..e poi..poi le labbra. Così mentre tutto il mondo all’esterno di quella cucina continuava a d andare avanti rumoroso, l’unica cosa a cui Akito aveva pensato, l’unico desiderio , era stato quello di baciarla lì, forse per un ultima volta. La cosa strana, pensava il ragazzo, era che nonostante Sana gli avesse detto di odiarlo non aveva opposto alcuna resistenza a quel nuovo bacio al sapor di limone.



“ Sana..”

“Dimmi rei”

Erano in macchina .

“non credi che sia giunta l’ora che tu decida per il tuo futuro.? Non vorrei portarti fretta ma siamo giù a fine luglio..vuoi continuare a fare l’attrice oppure vuoi frequentare l’università? O entrambi?

“Non so rei… a dire il vero non ci ho pensato..mi piace molto il mio lavoro però sono ancora indecisa sulla strada da prendere.

“ senti..so che questa non è una decisione che spetta a me, però sai il bene che ti voglio e penso che tu debba aprirti la possibilità anche di fare altre cose..Penso che dovresti farti un giro all’ università di Tokio… capire che facoltà ci sono..giusto per vedere un po’ no?”

“ hai ragione rei..credo che un giro me lo farò…grazie sei un ottimo manager!”

Non ci aveva pensato. Non ci aveva affatto pensato al suo futuro. Le ultime settimane erano state piene di impegni e di altri pensieri. E per giunta sperava in cuor suo che Akito le restituisse il cellulare..ma così non era stato. Di lui ,da quel giorno del bacio, non aveva avuto più notizie. Ma a lei non importava più:al diavolo la sua stupidità , al diavolo quei baci rubati fin dall’infanzia…. Akito faceva parte ormai del passato, ora doveva pensare solo al suo futuro . Solo questo contava.



“Sana…credo che oggi dovrò lasciarti qui..sicura che te la caverai a prendere la metro da sola?”” “Ma si dai non ti preoccupare non mi mangeranno viva!!””

“ Scusami ma Asako ha bisogno di me..ti raggiungerò agli studi appena posso!!qualsiasi cosa chiamami!!

“ok!!”

Sana si avviò con passo svelto alla stazione della metro. Poche volte nella sua vita le era capitato di prenderla e non era stata un esperienza piacevole. Sperava che almeno questo volta sarebbe andata bene. Era preoccupata. Essere una star comportava dei sacrifici, tra i quali anche quello di non poter camminare liberamente per strada senza che nessuno la prendesse d’assalto. Immersa in questo pensieri si avviò verso una panchina ma non ebbe neppure il tempo di sedersi che accadde il finimondo.

“ EHy guardate quella è Sana!!!””

Un coro di voci entusiaste. Un fan e un gruppo di giornalisti l’avevano riconosciuta e ora le stavano venendo incontro a gran velocità pronti a farle mille domande sul film, sulla sua vita sentimentale e altro. Doveva fuggire e anche alla svelta. Sana si mise a correre in lungo e in largo per la stazione . Mentre fuggiva dalla folla scalpitante vide la metro arrivare. Doveva raggiungerla prima che i fan e i giornalisti la bloccassero. Corse verso la fermata . La metro si fermava a velocità troppo lenta per i suoi gusti.I fan erano sempre più vicini. Sentì delle mani strattonarla nel tentativo di fermarla. Erano troppi da combattere perfino per lei che era abituata a quel tipo di attenzioni. Quando pensò che non c’era più nulla da fare, arrivò l’aiuto provvidenziale. Sentì una mano tirarla forte e gridare “ guardate la!!! c’è Kamura”. Funzionò. Tutti i fan si voltarono verso il punto indicato. Le porte della metro si chiusero. Sana era riuscita a salirvi. Alzò lo sguardo per ringraziare il suo salvatore. Ma rimase si stucco. Davanti a lei c’era Akito.

“Accidentaccio a te Kurata..certo che sei famosa!”

“Ha…Hamaya…ke ci fai tu qui?”

“ Che domande..io prendo spesso la metro..semmai tu che ci fai qui…una star come te non dovrebbe girar da sola …”

“ e…Rei non poteva accompagnarmi…E UN MOMENTO!!! …ma dov’era Kamura?”

“ Kamura….?? Kurata sei proprio sciocca!! il tuo “fidanzato-baciatore sul set –damerino” non c’era. Me lo sono inventato per aiutarti!!”

“non è il mio fidanzato…!!come ti permetti di dire certe cose!!EH ? AIUTARMI??”Sana si interruppe e abbassò lo sguardo. Akito le teneva ancora ben salda la mano destra nella sua, e non l’aveva ancora lasciata andare . Quando lei se ne accorse arrossì e la lasciò di botto.

“Rilassati Kurata non ho intenzione di stuprarti..mi sembravi agitata per questo ti tenevo la mano..”

“ Solite scuse!! Visto che ci sei mi ridai il cellulare?”

“non lo ho qui..te lo farò avere nei prossimi giorni…!”

“Ok “

“ Kurata….visto che ci troviamo io volevo scusarmi per l’altra sera e…

“Oh ma guarda è la mia fermata!! Devo scendere!”

“ Si ok”

“ Fai aver il cellulare a qualcuno…anzi dallo a Naozumi in fondo non abitate tanto lontano…così mi togli il disturbo di vederti di nuovo….Ciao, a mai più!!”

Instinto. Solo istinto. Era stato questo a muoverlo ancora una volta.Era stato questo a spingerlo giù dalla metro e a trarla in salvo. Non si era neppure chiesto se poi lei avesse bisogno per davvero del suo aiuto.Voci. Molte voci e una calca di gente che correva. Poi l’aveva vista. Quella testolina rossiccia che si muoveva a fatica tra la massa. Non c’erano state bisogno di parole. Akito era sceso dalla metro e l’aveva trascinata via con se. Tra loro del resto era sempre andata così:non c’era mai stato bisogno di parole per capire che l’altro fosse in difficoltà. Non era servito a nulla cambiare strada. Il destino . SI, era stato il destino a riportarlo sulla stessa strada della ragazza quel giorno. Lo stesso destino che tanti anni prima li aveva fatti incontrare.E ora Sana si stava allontanando da lui, senza nemmeno accettare le sue scuse, ancora una volta.



“”DRIIIIIIIIIIN!”

Akito bussò alla porta.

Kamura:Arrivo arrivo…Chi è?

Akito:Sono Hamaya!!

Naozumi:O mio dio!!! Non ci posso credere Hamaya è qui!!che sarà venuto a fare??!!

AKito: “Devo chiederti un favore!”

Kamura: ahahah il terribile Akito che mi chiede un favore!Il mio sogno proibito si avvera finalmente!

Akito: Ehy tu perché non mi apri invece di parlare come un idiota da solo?

“Oh cavolaccio mi ha sentito….!!!”

Naozumi apriì la porta

Akito: e per la precisione non mi lusinga il fatto che un damerino come te faccia sogni proibiti su di me..Se volevi un appuntamento bastava chiedermelo!

Kamura:AP… APPUNTAMENTO?????Hamaya ma SEI IMPAZZITO???NON TI FARE STRANE IDEEE!! ALLORA COSA VUOI DA ME?”

Akito:Ti ho portato il cellulare Di Kurata. Mi ha detto di lasciarlo a te dopo un incontro non desiderato sulla metro…potresti cortesemente ridarglielo?

Kamura: E TU DOPO QUASI DUE SETTIMANe GLiEILO RESTITUISCI!!!?? MA SEI PROPRIO STUPIDO!! A LEI SERVE PER IL LAVORO!!!!!MA COSA HAI NEL CERVELLO, SCIMMIE?

Akito: MAi QUANTE NE HAI TU! E SMETTILA DI FARE L’ISTERICO…!!

Kamura: d’accordo….meglio non dar peso alle parole di un imbecille..grazie per la visita e per il cellulare. Arrivederci Hamaya.

Naozumi si avvicinò di nuovo verso l’uscio dell’entrata. Fece Due passi ma il ragazzo improvvisamente si fermò e torno a girarsi verso Akito con espressione seria.

Naozumi: Sai…quella scena…in realtà lei ha immaginato che fossi tu…..

Akito:Eh? Che stai blaterando?

Naozumi: la scena del film Le colline della passione, quella tra me e Sana Chan…lei non riusciva a girarla così quel giorno le ho detto di immaginare che al posto mio ci fossi tu. E magicamente è riuscita a baciarmi…è incredibile quanto possano essere forti certi legami , nonostante tutto.

Akito: Ma non dire sciocchezze..come poteva voler baciare me se mi odia???stai mentendo!!

Gli occhi azzurri di Naozumi a quella parole si fecero più profondi e cominciò a guardare in cagnesco Akito.

Naozumi: Hamaya…sei tanto sveglio quanto stupido certe volte. Tu credi davvero che dopo tutti questi anni, dopo tutto quello che avete vissuto insieme lei possa averti dimenticato? O meglio ancora, possa davvero odiarti? Lei non ti odia…vorrebbe ma non ci riesce. Non so come faccia ma il vostro legame è troppo profondo per spezzarsi così. Dopo che l’hai mollata io le sono stato accanto sperando di avere delle possibilità ma è stato del tutto inutile. SanaCHan non ti ha mai dimenticato.Siete destinati ad amarvi!

Akito:Kamura..giuro che…lei non mi ama..è inutile non più…

Kamura:ma tu si vero Hamaya? Altrimenti avresti detto “io non la amo più” invece non lo hai fatto. Sai c’è un opportunità di lavoro all’estero il prossimo autunno. Sana non ne è ancora al corrente ma io si e siamo stati scritturati entrambi…se lei accetterà, tu la perderai di nuovo..quindi se hai davvero a cuore la vostra storia…devi dirgli tutta la verità…prima che sarà troppo tardi. I ricordi in Giappone che vi legano non ci saranno più altrove e allora lei sarà MIA!

Akito: ZITTO, STAI ZITTO!NON DIRE UN'ALTRA PAROLA..SONO STUFO DI QUESTA CONVERSAZIONE!!!”

Corse via. Naozumi rimase sulla soglia della sua abitazione. “mi dispiace Hamaya…ma l’ho fatto solo per il bene di Sana”. E pensando questo rientrò in casa.



REy:SanaChan ma come ti sei conciata?”

Sana:non ti piace ? Secondo me è l’abbigliamento adatto per un giro all’università.

Capelli tirati in un SHIGNON, berretto sulla testa e un paio di occhiali da sole scuri. Quel giorno Sana aveva deciso di prevenire ogni possibile incidente da star.SI stava per recare all’università di Tokio. Si era camuffata da ragazzo, o almeno sperava di passare per tale. Si era perfino infilata una strano soprabito di sua madre , il che era un evento perché nessun essere di mente sana avrebbe voluto infilarsi in uno degli strani abiti di Misako Kurata. “ Così non avrò bisogno di essere aiutata da quello stupido di Hamaya!!” Accidenti, stava di nuovo pensando a lui. L’incontro in metropolitana l’aveva parecchio scossa. Continuava a pensare allo sfiorare della sua mano con quella del ragazzo che le era venuto in soccorso come solo lui poteva fare. Si era ricordata della sensazione di sicurezza che solo Akito sapeva darle. L’incontro in metro e la mano amica di lui, che l’aveva salvata dalla folla impazzita, le aveva aperto una nuova voragine nel cuore. Le era mancata quella sensazione di sicurezza…Eccome se le era mancata! Akito sapeva apparire sempre nei momenti più opportuni. “Chissà lui cosa ha intenzione di fare nel suo futuro?” No, non no non ci doveva pensare. Sana scacciò immediatamente quel pensiero dalla sua testa assieme a mille altri che riguardavano Akito.

MIsako: Complimenti per l’acconciatura!! Come si vede che sei mia figlia!!!

Sana:grazie mammina!!Io vado!Rei andiamo?

“ SI..sei sicura che non vuoi che venga anche io dentro l’università? Dopo l’ultima volta..mi sento in colpa a lasciarti da sola”

Sana: non ti preoccupare Rei -KUn…se entri ti riconosceranno ! Anche tu sei famoso. Vado da sola . Con questa acconciatura non dovrei avere problemi.”

Rei:ok ma fai attenzione!

Università di Tokio. Ogni anno migliaia di studenti provenienti da ogni parte del Giappone si recavano nella capitale per farle visita e per iscriversi ai corsi.Era l’istituto più prestigioso del paese. Sana si addentrò nell’atrio dell’edificio ma fu fermata subito da un ragazzo che le diede dei deplian che illustravano tutte le facoltà presenti nell’istituto.SE non altro il travestimento sembrava funzionare. Sana si mise a sfogliare i deplian. Che facoltà avrebbe potuto frequentare?Giurisprudenza? No, non sarebbe mai stata in grado di difendere anche i colpevoli. Medicina? No troppo sangue per lei che sveniva alla sola vista di una goccia.Biologia? no nemmeno!Matematica? Si certo, lei odiava la matematica con tutta se stessa. Più sfogliava i deplian più si rendeva conto che forse iscriversi all’università per lei sarebbe stata una cattiva idea. In fondo il lavoro da attrice non le dispiaceva: aveva sempre visto tutta la sua vita proiettata nel mondo dello spettacolo fin da quando era bambina e non riusciva a vedersi in nessun altro mondo nel futuro. Forse non ci sarebbe andata all’università. IMMERSA in questi pensieri di addentrò verso il primo piano dell’edificio, lungo degli scalini ma di punto in bianco si fermò a fissare un manifesto attaccato sulla parete destra delle scale. A quanto pareva il suo volto, il volto utilizzato nell’ ultima pubblicità da lei girata ,era arrivato fin là dentro. Ma improvvisamente accadde qualcosa: si sentì urtare da qualcosa o da qualcuno. Si aggrappò con tutte le sue forze al passante della scalinata ma la forza dell’impatto fu così violenta che lei perse l’equilibrio e scivolò lungo gli scalini.Ancora una volta stava per non passare inosservata a quanto pareva.

Sana:ahio ma che diavolo è successo?

“Scusa, scusa mi dispiace ero un po’ soprappensiero ….non mi sono accorto che ti eri fermato sulle scalinate!”

“Ma no, non ti preoccupare…può capitare…………. EH???”

“ EH??”

“OH NO TI PREGO NOOOOOOO!!!Ancora TU!! Ma sei una persecuzione!!!!!.

Urlarono all’ unisono quasi si fossero messi d’accordo. Akito e Sana era ancora una volta l’uno di fronte all’altro.

Sana:Ehy non mi copiare le battute capito??!! Razza di idiota….!!

Akito: Ma chi te le copia!! Mica è un film!sei tu che copi me Kurata semmai!!”

Sana:sta zitto stupido!

Akito:Zitta tu ragazzina!

“sei il solito villano Hayama. Scommetto che anche questa volta non lo hai fatto di proposito a buttarmi giù dalle scale vero?? Mi hai visto e hai deciso di rovinarmi anche questa giornata!!

“ Ma che stai dicendo???!!Hai le manie di persecuzione!!!!!!

Si guardarono negli occhi. Fu silenzio totale dopo un paio di minuti di battibecco.

Akito: Basta..è mai possibile che dopo due secondi che ci incontriamo litighiamo?E smettila di urlare come una gallina…mi stai rompendo i timpani.

Saba:come se non li avessi già rotti….-bofonchiò Sana seccata- ….Che ci fai qui?

Akito: tsuyoshi mi ha consigliato di farmi un giro all’università per vedere i corsi..secondo te che potrei fare? Una maratona?Tu piuttosto che ci fai qui? Pensavo fossi troppo tonta per proseguire gli studi….!!

“ Poi dici che litighiamo ..sei tu il primo che attacca briga e comunque non sono tonta!!E poi sono solo venuta per….Ehy ma chi ti ha detto che potevamo parlarci??? “

“veramente sei stata tu a cominciare!!”

“Io non avrei proprio avuto voglia di parlare con un individuo come te…!! Nn dire sciocchezze!!”

“ma perkè sono sempre io quello nel torto?!!!!”

“ Ah basta stiamo di nuovo litigando! Ora devo andare Hamaya!!!sono stufa di questa situazione!!!

Akito: No aspetta un attimo…!!

Ora o mai più ora o mai più! Akito continuava a ripetersi questa cantilena. Le parole di Kamura continuavano a rimbombargli nella testa. Nonostante trovasse insopportabile quella sottospecie di bellimbusto dall’aria da inglesotto , sapeva molto bene che in fondo Naozumi non aveva poi così torto.Tirò Sana per un braccio e la guardò . Il volto di lei era contratto in una smorfia, i capelli che prima erano attorcigliati dietro la testa ora la scendevano spettinati lungo le spalle.Di certo, pensò Akito , se in quel momento fosse arrivato qualcuno l’avrebbero subito riconosciuta. Nonostante il vestiario non poteva fare a meno di notare quanto fosse bella e quanto fosse forte la voglia di abbracciarla. Doveva dirle quello che sentiva, la ragione della sua codardia. Voleva dirglielo ma le parole erano come se si fossero bloccate nell’ugola e facessero di tutto per non uscire. Cosa sarebbe successo , se quando le avesse detto tutto, avrebbe scoperto che le parole di Kamura erano state solo una presa in giro , un opportunità per vederlo soffrire e affondare nella sua stessa stupidità?I minuti scorrevano, passi in lontananza si avvicinavano. Ma le parole, quelle parole che avrebbe tanto voluto dire a Sana rimasero lì , inerte nella sua gola. Esternare i sentimenti era stato da sempre uno dei problemi più grandi di Akito.

“Cosa c’è Hamaya, vuoi dirmelo si o no?”

“..Io..si devo dirti una cosa….io…..”

“:io?”

“Io……….”

Sana: ………

Non poteva farlo..non ne aveva il coraggio.Ancora una volta il diavoletto che era in lui prese il sopravvento .

“Ma Lo sai che anche se sei travestita da uomo le tue tette ti si vedono vero??!!!”

“HAMAYAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA SEI SEMPRE IL SOLITO!!!!!!E IO CHE PENSAVO CHE VOLESSI DIRMI QUALCOSA DI SERIO UNA VOLTA TANTO!!SEI UNO STUPIDO!!”

“Ma perché stai piangendo ora?”

“Non sto piangendo! E lasciami andare! Non ti voglio vedere mai più!! Sei una delusione!!Tante buone cose!!

“Quella è Kurata!!!! Aaaahh Sana, Sana facci un autografo!!!!!”

Di nuovo. Qualcuno l’aveva riconosciuta. SI era fatta scoprire, proprio come alla metropolitana. Ma sta volta non avrebbe permesso ad Akito di salvarla. Non gli avrebbe dato questa soddisfazione. Tuttavia ….

Akito:Kurata vai…vai corri ci penso io qui! Non preoccuparti!”

Sana: Ma…no…non voglio che mi aiuti!”

Akito:Anche se mi odi , e credimi so di avertene dato motivo, tu sei ancora una persona importante per me..quindi ti prego…corri e accetta almeno il mio aiuto. Accetta almeno quest’ultimo atto da parte mia poi sparirò dalla tua vita.

Sana guardò il ragazzo sorpresa, ma non ebbe tempo di dire altro. Annuì e cominciò a correre fuori dall’edificio mentre Akito intratteneva i fans, dio sa solo come. Nonostante lo detestasse le parole che lui le aveva detto l’avevano colpita profondamente. Forse dopotutto la loro relazione non era destinata a chiudersi definitivamente.



Spolier prossimo capitolo:

Oh cavolo questa non ci voleva”. Borbotto tra se e se.

Poi di improvviso la ragazza perse la sua immobilità , come se si fosse ridestata da quel sogno ad occhi aperti grazie al borbottare di Akito.

“ Cosa c’è? Ti senti male?” Una voce allegra e solare. Akito l’avrebbe riconosciuta tra migliaia. Si voltò di scattò. Gisto in tempo per vedere che a pochi centimetri da lui c’era Sana che lo fissava esterrefatta.



Rimasero immobili. Senza dubbio, Sana era molto più stupita di lui: non si aspettava di trovarselo al luna park , nella sua stessa cabina e per giunta su di una ruota panoramica.



Angolo Autrice:

Salve! eccomi ritornata dopo una settimana con un nuovo capitolo della mia storia!Cosa dirvi a riguardo: bhe l'idea di Akito "Salvatore" mi è venuta per caso. un flash con la faccia di Sana che lo vede in metro e rimane spiazzata e lui sembra bello e tenebroso come suo solito!!:)Ancora una volta ho voluto dare a Naozumi un risvolto non del tutto negativo: in fondo ils uo persoanggio nel manga è stato molto importante per dare una svolta alla situazione tra Akito e Sana e ho pensato di dargli un ruolo positivo anche inq uesto contesto... volevo ringrazie anche stellina per i suoi commenti! grazei epr che la storia sia di tuo gradikmento!!! alla prossima
 
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view post Posted on 10/12/2010, 15:23
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non avevo notato che avessi postato il continuo (sono la solita distratta :lol: )
 
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Sara_Skater89
view post Posted on 13/12/2010, 13:06




QUELLA FANTASTICA RUOTA PANORAMICA

“Lasciate in pace la Kurata , vi prego!!! Lei non vuole essere inseguita da un orda di pazzi scatenati come voi. “

“ Ma levati razza di idiota facci passare!! Vogliamo sana!!!”Levati, levati!”

“ Invece di spingermi perché non pensate a come potrebbe sentirsi la vostra attrice preferita in questo momento? Immaginate anche voi di dover passare una vita intera a scappare dalle folle…immaginate di non voler parlare delle vostre cose personali ma non potete farlo perché c’è sempre qualcuno che vuole far domande….come vi sentireste? Come vi sentireste se doveste aver paura anche di camminare da soli per strada???Quella ragazza ha già passato tanti guai e ha avuto molto dolore e preoccupazione quindi per favore, evitatele almeno questo stress…..Chiaro??”

“ E TU COME FAI A SAPERLO?? CHI LE HA DATO DOLORE??

“SEMPLICE….SONO STATO IO.”Questa è la dichiarazione che è stata fatta da un ragazzo misterioso che qualche giorno fa è stato visto prendere le difese dell’attrice Sana Kurata La rgaazza si era recata all’università di Tokio in incognito ma è stata preso d’assalto dai fan. Per sfortuna del ragazzo misterioso un giovane fan accanito ci ha mandato in esclusiva il video della dichiarazione rilasciata……

Da ragazzo normale a star del momento. Akito Hayama era finito sotto i riflettori senza neppure chiederlo. E Sana sapeva che era colpa sua. Da giorni le televisioni e i giornali brulicavano del suo volto: Era lui il ragazzo misterioso che aveva salvato lei, l’attrice più famosa del momento. Come se non bastasse poi, si era lasciato sfuggire parole che non avrebbe dovuto dire ..non in pubblico almeno. Assurdo: La sola parola con la quale Sana riusciva a descrivere la situazione era questa. Che Akito fosse un tipo imprevedibile lo aveva sempre saputo , ma che si lasciasse inquadrare dalle telecamera era una novità . Lui, sempre così taciturno e riservato, lui che aveva difficoltà perfino nell’esternare i propri sentimenti , aveva messo da parte il suo lato introverso solo per lei. Per salvarla e forse, pensava Sana, renderle un ultimo favore. Era confusa. La rabbia che provava verso Akito stava diminuendo poco a poco per lasciare spazio ad un nuovo sentimento indecifrabile: un misto tra dubbi , gratitudine,stupore, e speranza. La speranza che dietro il gesto di lui ci fosse un significato ben più profondo del semplice favore. Sana guardò per l’ennesima volta una delle tante inquadrature che riprendevano il volto di Akito:il suo taglio di occhi profondo e minaccioso,il viso familiare ma con tratti ormai da adulto, le sue parole così schiette ma colme di sentimenti. Il cuore di Sana scalpitò nel petto in modo strano e provò una strana sensazione allo stomaco: Bella cosa dire “Sparirò dalla tua vita” e poi apparire dappertutto in diretta nazionale!!



Ci doveva per forza essere un pizzico di follia in quell’assurda situazione. Finire su tutti gli schermi televisivi e su tutte le riviste giapponesi di certo non era mai stata una sua priorità. Eppure da un giorno all’altro si era ritrovato ad essere identificato come “ misterioso ragazzo” e al tempo stesso costretto a vedere la sua faccia ovunque. Questa si che era pura follia. E di cose folli, pensava Akito, in vista sua ne aveva compiute davvero tante ma mai di quella portata. Lui odiava essere al centro dell’attenzione. Ma da un momento all’altro Si era ritrovato ad essere famoso quasi quanto Kamura.Provava fastidio ogni qualvolta Tsu e gli altri , compresi i suoi familiari , lo deridevano sull’accaduto . Come se non bastasse non poteva neanche più camminare tranquillamente per strada senza che qualche ragazza non lo riconoscesse e gli chiedesse se era fidanzato o ,peggio ancora, se aveva una love story con Sana. Aveva dovuto perfino cominciare a camminare camuffato , sentendosi sempre più, ogni giorno che passava un totale idiota. Senza dubbi: La vita da celebrità non faceva proprio per lui.” L’ho fatto perché dovevo.” Questa era la risposta che Akito ormai soleva dare a chi continuava a chiedergli il motivo della sua azione. Redenzione: era solo questo quello che voleva. Il suo gesto , nonostante il sacrifico che comportava, sarebbe pur dovuto servire a qualcosa.

Sana: Naozumi-kun grazie per avermi ridato il cellulare. Sei stato gentilissimo!! Scusa se ho dovuto farti incontrare…..”

Nao:non ti preoccupare . Nessun problema. Allora Domani comincerai le riprese del tuo nuovo sceneggiato vero?Sei contenta?”

Sana: si …cioè non lo so..sono un po’ confusa ultimamente….questa vita da star mi sta massacrando….ma del resto non posso nemmeno andare all’università..sono una frana nello studio!

Naozumi: ti comprendo…Sai ho visto quello che è successo per televisione… posso capire come ti possa sentire…Hayama poi è uno stupido…dire certe cose in tv…!!

Sana: ti ricordo che anke tu lo hai fattoin passato….quindi non fare tanto il superiore

“ eheh hai ragione..dimenticavo…Sana Chan credo che per un po’ di tempo non ci vedremo..domani parto per Londra per girare un documentario..starò via diverso tempo…”

“OH mi mancherai Kamura….sei sempre così buono con me.. sei un angelo.”

“Bhe ma a quanto pare le belle ragazze preferiscono i diavoli agli angeli….”

“ Ma che stai dicendo?? A cosa ti riferisci?”

Naozumi le si avvicinò e le poggio un bacio sulla fronte.

“Lascia stare…sei tonta….Abbi cura di te piccola Sana-Chan”

“Grazie Kamura anche tu!”

“ AH …. Sana?”

“ Si?

“ Qualsiasi cosa ti verrà detto sappi che quel che ho fatto .L’ho fatto solo per voi due…..”

MA che razza di parole erano mai quelle? Quale idiota poteva lanciare una bomba stile enigma e poi partire???lasciandola lì, tutta sola, a risolvere l’indovinello??Ma di certo quell’idiota non poteva che non essere Kamura. Era la prima volta che Sana pensava al giovane attore sotto quell’epiteto:l’unico che si era meritato tale appellativo fino a quel momento era stato Akito. Ma stavolta, doveva riconoscerlo, Kamura lo aveva proprio superato. Quella frase aveva lasciato in lei mille dubbi: c’era qualcosa che le sfuggiva e non riusciva a dare un significato alle parole di Kamura. A cosa si stava riferendo? Chissà se l’avrebbe mai scoperto. Ma ora doveva solo concentrarsi sul suo nuovo sceneggiato.

“Akito !! Fermati ! aspetta!”

“Ciao Tsu, ciao Fuka!”

Tsu: Torni dagli allenamenti?

“ Si…sto tornando a casa!”

Fuka: Hayama come ti senti? Sta migliorando la situazione?

Akito: Macchè…ho paura a camminare per strada ….potrebbero spuntare ragazzine omicide da ogni parte”

Tsu: Ma certo..tu sei un bel ragazzo..poi hai difeso l’attrice più bella e famosa del momento….che ti aspettavi? È del tutto normale ..

Fuka: SISI…è DEL TUTTO NORMALE.! TUTTE VORREBBERO AVERE UN AKITO HAMAYA PRONTE A DIFENDERLE IHIHIHHI”

AKITO:Ragazzi non ricominciare con questa storia per favore…!!!!!

“TSu: “va bene, va bene non ti scaldare……….senti noi domani andiamo al luna park? Saremo io Aya, Fuka, Gomi, Hisae..perchè non viene anche tu?è una buona scusa per far qualcosa di diverso..”

AKITO: TI SEMBRO UNO CHE HA TEMPO PER QUESTE SCIOCCHEZZE..!!!?? E POI NON POTREI MUOVERMI SENZA GENERARE SCALPORE..CI SONO GIORNALISTI E RAGAZZI PRONTI A PRENDERMI PER IL COLLO PUR DI SAPERE LA QUESTIONE RIGUARDANTE TU SAI COSA…..

FUKA:ANDIAMO Hayama…cosa farai a casa tutto soletto?

Akito: quello che faccio di solito

FUka:cioè? pulirti le suole della scarpe?

Akito: Divertente !!!Ma tu guarda che razza di imbecille!!

Tsu: Akito domani è un giorno sicuro per andare al parco c’è la festa in paese , nessuno perderà tempo al parco giochi..è il giorno ideale ..Non ci sarà nessun scocciatore e poi se anche ci fosse ci saremo noi a difenderti….suuuu daiiii vieniiii!!

Akito:vedremo…



C’era proprio da dirlo: il destino le si era messo di nuovo contro.Ma perché proprio quel luogo?Non ne avrebbero potuto scegliere un altro? Sana continuava a porsi queste domande in testa mentre gironzolava vicino all’entrata del luna park. Era quello il luogo dove sarebbero dovute cominciare le riprese dello sceneggiato. Se solo lo avesse saputo!!!CI doveva per forza essere una congiura da parte dei demoni celesti :era l’unica spiegazione plausibile al fatto che ogni luogo, ogni circostanza le ricordasse Akito. Si erano forse messi d’accordo per farle capire che non avrebbe mai potuto andare avanti senza di lui? Il Luna Park: quanti ricordi celava quel luogo apparentemente così comune: ma per lei non era così. La fuga d’amore , l’albergo, le lacrime di Hayama …Era guarita dalla malattia della bambola solo per aver visto scendere dagli occhi del ragazzo calde lacrime sincere che a quei tempi avevano espresso quanto la lontananza imminente lacerasse il cuore di entrambi. Da quel giorno di sei anni prima, Sana non aveva messo più piede in quel luogo… “Quando sarò a L.A io mi sentirò più solo di te!” Quelle parole le rimbombavano ancora ora nella testa: Se si era sentito solo perché l’aveva lasciata???

Fuka:Ma che bella giornata abbiamo scelto per venire qui vero ragazzi??

Aya: Si concordo

Tsu:oggi ci dobbiamo solo divertire !! Akito non sei d’accordo?

“ Bha…se lo dite voi….”

Fuka:Su andiamo sulle giostre..!!!!

“Ehy voi dove state andando!! Per di qua è vietato andare!!- Un tizio alto e grosso si pose davanti a loro bloccando il passaggio.

Tsu: Come non si può andare??

-mI spiace per oggi l’area destra del parco è vietata almeno fino alle 5 . Stanno girando uno sceneggiato.

“ Ok…la ringrazio per l’informazione…ma chi è che sta girando questa cosa?

“ Sana Kurata.”

Sana era lì? Sana era proprio lì in quel preciso istante? Al solo sentire quel nome Akito provò uno strano brivido lungo la schiena. A quanto pareva non c’era nulla che poteva far per evitare Sana. Maledisse se stesso e il luna park. Odiava quel posto. Ma perché diavolo gli era saltato in mente di andarci?Quello era l’ultimo luogo dove avrebbe voluto recarsi. Ma tsu, da vecchio amico impiccione qual’era non aveva potuto farsi gli affaracci suoi, certo che no, e lo aveva costretto a quella giornata di divertimento trascinandolo fuori di casa. Eppure gli sarebbe bastato solo un dito per buttare giù Tsuyoshi. Aveva la forza di una ragazza, ma chissà per quale motivo si era lasciato trascinare senza opporre troppa resistenza. “ Dai Akito..andiamo al luna park?Ti prego mi piacerebbe moltissimo!!” Akito ricordava molto bene quel luogo, e le parole che quel giorno gli aveva detto Sana . Ricordava la loro fuga romantica, lo stato di inespressività della ragazza… Ricordava perfino la rabbia provata a quella situazione. Era stato così addolorato di aver arrecato tanto dolore alla ragazza da farle perdere perfino la cosa più bella che aveva, il sorriso, che si era messo a piangere. Proprio così. La scorza dura che nascondeva i suoi sentimenti si era rotta e lui , proprio lui, Akito Hayama, soprannominato un tempo il diavoletto, si era messo a piangere dinanzi a lei. Ricordando quel luogo del passato Akito sospirò. Ormai non si stupiva più della sensazione di lacerazione che provava quando un ricordo gli affiorava nella mente. Il Giappone era pieno di ricordi e tutti quei ricordi appartenevano e sarebbero sempre appartenuti ad un'unica persona.E se Sana era davvero lì in quello stesso istante era sicuro che le loro strade volenti o nolenti si sarebbero incrociate nuovamente.

“Sana per oggi basta così. Riprenderemo le riprese domani”

“OOOOOOk”

Sana sei stata un portento!! Ti sei proprio immedesimata nella parte!! Ora andiamo a casa ok?”

“ Reiii-Kun IO VADO A FARMI UN GIRO PER IL LUNA PARK…PUOI ASPETTARMI DA QUALCHE PARTE?Si? perfetto sei un ottimo manager! Sissi!!”

Rei: MA SANA-CHAN….NON-DOVRESTI-ANDARE Lì !!!C’è GENTE,i FANS TI POTREBBER RICONOSCOCERE…..- MA Sana era già sparita correndo via a gran velocità.

“ Uff..Ma perché non mi da mai retta?!!”



Era stanca. Il primo giorno di riprese si era concluso . Tuttavia aveva voglia di farsi un giro nel luna park. Quanti ricordi vi erano in esso. Un tempo tutte quelle attrazioni l’avrebbero fatta sorridere e divertire, ma in quel momento Sana non provò nulla…nulla se non un senso di nostalgia. Nostalgia verso il passato, verso quella che era stata. Si perché lei non era più la ragazza allegra e solare di un tempo…da 6 anni a quella parte sentiva che dietro ogni sua emozione si nascondeva un velo di tristezza. Ormai l’aveva capito. Tenere Akito fuori dalla sua vita era impossibile non dopo gli ultimi avvenimenti. Forse avrebbe dovuto parlargli ..se solo avesse potuto. Ma in quel momento chissà cosa stava facendo il giovane, dov’era e con chi era. La stava pensando anche lui?Immersa tra le fantasie della sua mente Sana aveva attraversato mezzo parco senza neppure accorgersene.E fu allora che finalmente la vide: La ruota panoramica, la ruota su cui aveva sempre desiderato andare si ergeva dinnanzi a lei, quasi come un miraggio. “Bene questa è la volta buona”. Senza esitazione e con un sorriso stampato sulle labbra, Sana si avviò a passo deciso verso di essa, proprio li dove il destino aveva in serbo per lei un'altra sorpresa.







“ OH MIO DIO MA QUELLO è IL RAGAZZO MISTERIOSO DELLA TV”

“Eh?? Ma a chi si riferiscono?”

Fuka e gli altri si guardarono intorno. Non vi era nessun personaggio famoso nelle loro vicinanze. Poi guardarono Akito. Riguardarono il gruppetto di 5 o 6 ragazze che si stava avvicinando a loro a grande velocità e capirono.

FUKA:ooooh oh…mi sa che abbiamo sbagliato a fare i calcoli, Hayama dobbiamo fuggire!

Akito: Maledizione”

AYA:Oh cavolo MA SONO IMPAZZITE!! Non ti facevo così famoso!!!
TSU:Questo è quello che succede a salvare qualcuno di famoso!!Corriamo corrriamoooo!!!

“ Aaaahhhhhhh” Fermo, fermoooo ragazzo misterioso facci un autografo!!
Akito: Ma siete impazzite! Io non distribuiscono autografi a gratis!!!!

“ALLORA COSA VUOI IN CAMBIO?? DICCELO..TI PREGO DICCELO!!

“Ma queste qui stanno fuori di testa!! Ma come diavolo farà Kamura ogni volta!!!”

Fuka: Hayama se ne usciremo vivi ricordami di chiederti l’autografo!!

Akito: E TU RICORDARMI DI PRENDERVI A CALCI NEL SEDERE!! è COLPA VOSTRA SE CI TROVIAMO IN QUESTA SITUAZIONE!”



Accidentaccio a Tsuyoshi e alle sua fottutissime idee. Ma soprattutto accidentaccio a quelle stupide ragazzine rincitrullite che lo stavano inseguendo. Cosa aveva poi lui di così speciale, Akito proprio non lo capiva. Solo allora , mentre correva a grande velocità, cominciò a comprendere cosa poteva provare Sana ogni giorno e la cosa non gli piacque affatto.

“CAVOLO UN VICOLO CIECO!!”

“ RAGAZZI DA QUESTA PARTE!!”

Correndo si ritrovarono nella zona della ruota panoramica, oltre la quale vi era l’uscita. Avrebbe soltanto dovuto percorrere altri 50 metri e poi sarebbe stato in salvo. Mancavano pochi passi….la salvezza era vicina…Ma fu proprio lì, ad una manciata di secondi dalla ruota panoramica che qualcosa di imprevisto accadde nuovamente. Un donnone dall’aria burbera sbucò alla destra di Akito e lo afferrò per un braccio.

“ BENE MIO FORTUNATISSIMO VISITATORE. SONO LIETA DI ANNUNCIARTI CHE SEi IL 1000 VISITATORE QUEST’OGGI !!PER QUESTO HAi DIRITTO AD UN GIRO GRATIS .”

“NO MI LASCI ANDARE!! DEVO ANDARE..LA PREGO NON HO TEMPO …”

“NO, NO NON SI DISCUTE, TU ORA SALI SULLA RUOTA”

MA perché PROPRIO IO!1 CI SONO ALTRI 5 RAGAZZI CON ME PERKPè HA PRESO PROPRIO ME..BRUTTA RACCHIA MI LASCI IN PACE!!”

“ EHY RAGAZZINO MODERA I TERMINI E COMUNQUE HO PRESO UNO A CASO.. ANCHE SE DEVO AMMETTERE CHE TU SEI IL Più CARINO.QUINDI ORA FILA SULLA RUOTA! DOVRESTI ESSERE FELICE!!”

Akito non riuscì ad opporre resistenza. La donna l’aveva già trascinata in una cabina della ruota. Era troppo tardi per ribellarsi.

Tsu:Oh cavolo questa non ci voleva!!

Fuka: Perché? alla fine mi pare che comunque è lontano dalle fans ed è al sicuro li sopra…

TSu: Il problema c’è, eccome: Devi sapere che AKITO SOFFRE DI VERTIGINI!!!!



Bene, ci mancava anche questa. Oltre che essere diventato famoso peggio di un presidente, ora era anche intrappolato sulla ruota , proprio lui che odiava le grandi altezze. Incapace oramai di poter liberarsi da quel luogo Akito si prese il capo tra le mani. La cabina della ruota panoramica era enorme, divisa a metà da una panca nel centro. Stranamente era vuota, eccetto per una sola persona. A pochi centimetri da lui, una ragazza girata di spalle , dai capelli lunghi e fluenti guardava il panorama immersa nei suoi pensieri. Non si era neppure voltata per vedere chi fosse entrato nella cabina. Era rimasta lì, nella sua perfetta immobilità, persa in chissà quale mondo nascosto. Eppure ad Akito parve di riconoscerla. Aveva un’ aria familiare. La ruota cominciò a muoversi e a salire lentamente più su..sempre più su. Akito non ebbe il tempo di appurare chi fosse la ragazza, che cominciò ad avvertire un giramento di testa e un senso di nausea. La sua paura delle altezze cominciò a farsi sentire.

“ Oh cavolo questa non ci voleva”. Borbotto tra se e se.

Poi di improvviso la ragazza perse la sua immobilità , come se si fosse ridestata da quel sogno ad occhi aperti grazie al borbottare di Akito.

“ Cosa c’è? Ti senti male?” Una voce allegra e solare. Akito l’avrebbe riconosciuta tra migliaia. Si voltò di scattò. Giusto in tempo per vedere che a pochi centimetri da lui c’era Sana che lo fissava esterrefatta.



Rimasero immobili. Senza dubbio, Sana era molto più stupita di lui: non si aspettava di trovarselo al luna park , nella sua stessa cabina e per giunta su di una ruota panoramica. Questo era certamente il destino. E le gambe le si fecero molli, il cuore sembrò battere più forte. Nonostante il viso pallido, Akito era travolgente come sempre:bello, bellissimo, unico , inimitabile, misterioso, magnifico…La mente di Sana cominciò a riempirsi di tutti gli aggettivi immaginabili possibili. Se fino ad un attimo prima era stata immersa nei proprio pensieri fissando il panorama ora si sentiva peggio di una statua. Lei e Akito si fissarono a lungo, come se ognuno stesse cercando di stamparsi nella propria mente l’immagine dell’altro .Poi Akito ruppe quel silenzio colmo di parole e pensieri.

“ Ku..Kurata cosa ci fai qui?Non stavi girando lo sceneggiato o forse ti hanno licenziata perché sono più famoso di te ora ?”disse lui con il solito tono ironico, ma che colpì Sana proprio nel punto giusto per farla parlare.

“ Ahahah! Spiritoso Hayama davvero…ho finito le riprese, tu invece che ci fai qua? Deduco che pur di salvarti dalle tue fan ti sei nascosto perfino su di una ruota panoramica. Il grande Akito Hayama che ha paura delle ragazzine…ahahah!!

“ Lo trovi divertente? E in ogni caso senti da che pulpito viene la predica..tu sei la prima che fugge dai fan…”

“IO NON FUGGO DAI FAN TESTA DI RAPA..”

“ SARà….MA GLI ULTIMI EVENTI DICONO IL CONTRARIO! E POI TESTA DI RAPA LO DICI A TIZIO OCCHIALI DA SOLE!! NON A ME””

“ TIENI..UNA MARTELLATA INTESTA A QUELLO CH ECI VUOLE”

“ LASCIAMIIII. Basta kurata per favore già sto male..non ho voglia di litigare, non quassù per lo meno…aspettiamo che la ruota torni giù poi me ne vado e ti lascio in pace.”

“Si questa l’ho già sentita…me ne vado..ti lascio in pace…e poi COMPARI PER TUTTA LA NAZIONE!! Comunque hai ragione..ti do tregua dopotutto te la meriti anche tu”

“ Ah grazie per la concessione”.rispose lui in modo flebile.
Akito si sedette sulla panca . Sana comprese che il ragazzo stava proprio male così si avvicinò e si sedette accanto a lui. Erano a pochi centimetri di distanza. Sana poteva perfino sentire il profumo di schiuma da barba provenire dal ragazzo. “ Calma, stai calma…va tutto bene!!”si ripetè tra se e se.

“Allora cosa ci fai qui Hayama?”
”Sono venuto con Fuka e gli altri…solo che malauguratamente sono finito su questa ruota….e …lasciamo stare è una lunga storia.”

“Ora comprendi la mia vita da star?ahah, come ci si sente??”

“Uno schifo non mi piace…”

Una sola frase. Bastò questa per far sentire Sana ancora più in colpa. Cominciò giocherellare nervosamente con il portachiavi che aveva in mano , indecisa su cosa dire e cosa fare. Sentiva solo di non essere più arrabbiata con Akito, anzi in quel momento avrebbe voluto dirgli tante cose. Poi il portachiavi le scivolò di mano. Cadde proprio ai piedi di lui. Lei si chinò a raccoglierlo , lui pure. E si ritrovarono così, faccia a faccia, Akito seduto sulla panca, Sana piegata verso il terreno e di fronte a lui. Le loro mani si toccarono. Il cuore di Sana fece una capriola all’indietro, o almeno a lei parve così, ma di certo questa era un assurdità, pensò. I cuori non potevano fare capriole. Sana lasciò di scatto la mano del ragazzo.

“ Scu…cioè grazie.”

“ Di nulla…. Allora cosa hai deciso per l’università?ti iscriverai oppure…?”

“Chi io? Ma tu mi ci vedi all’università….?? Io proprio no..credo che continuerò con la carriera di attrice..mi piace molto il mio lavoro anche se comporta molti sacrifici.”

“Si ora lo comprendo meglio….del resto Kamura mi aveva detto che saresti partita per l’estero con lui”- il tono di voce di Akito, nel dire quella frase, le sembrò quasi triste,ma forse fu solo un impressione legata al suo desiderio nascosto che Akito la desiderasse ancora.

“ EHY ASPETTA UN MOMENTO!! COSA INTENDI PER “KAMURA MI HA DETTO CHE SARESTI PARTITA PER L’ESTERO CON LUI??!”

“Kurata non fare la finta tonta…non devi scusarti con me se devi partire..voglio dire io non conto nulla nella tua vita non più ormai….quindi se vuoi partire …e comunque questo me lo ha detto Kamura l’altro giorno quando gli ho portato il tuo cellulare.Ha detto che saresti partita per girar eun film all’estero insieme a lui…

“ MA CHE STAI BLATERANDO!!!!!! NON è VERO…QUALE FILM?? È PARTITO SOLO LUI PER L’ESTERO MICA IO??””

“VUOI DIRE CHE…..”

“APETTA UN ATTIMO…”

E poi capirono entrambi. La consapevolezza del gesto di Kamura arrivò anche alle loro menti. Kamura aveva mentito per il loro bene. Dicendo questo ad Akito, Naozumi sperava che il ragazzo si sarebbe fatto avanti per dichiararsi a Sana. Akito provò uno strano annebbiamento alla vista. Una volta tanto quel damerino avevo cercato di fare una cosa buona. Fu allora che comprese che doveva cogliere l’occasione datagli da Kamura. Lui proprio non voleva perdere di nuovo la sua Sana, non ora che era lì così vicina a lui.



“QUELL ‘IDIOTA …!!.TI HA DETTO UNA BUGIA..MA QUANDO TORNERà SE LA VEDRà CON ME!!”

“E A CHE SERVIREBBE… io….bhe sai Kurata ho deciso che mi iscriverò ad una scuola di Karate per professionisti fuori Tokio. Voglio andare lontano da qui. Qui non c’è più nulla per me.”



A quelle parole Sana si senti svenire. Il tono tanto rude e triste usato dal ragazzo le fece tremare le gambe e rabbrividire allo stesso tempo. Non poteva andarsene di nuovo..non voleva...Non ora che aveva compreso che cercare di dimenticare Akito era stata la cosa più stupida che avesse mai fatto. Lei non poteva stare senza di lui, perché lui era tutto ciò che voleva anche se l’aveva ferita.



“P..PA..PARTIRAI? E QUANDO- prese a dire con voce tremante.”

“ credo tra una decina di giorni….. a meno che….”

“A meno che?”

Akito si alzò dalla panca e si avvicinò a Sana. Ora erano all’impiedi in un angolo della cabina attaccati quasi al vetro, ignari del panorama che si stavano perdendo all’esterno della ruota. Akito la fissava con quegli occhi profondi e uno sguardo serio. Era così vicino a lei ! Sana sentì il respiro del ragazzo sul suo volto.

“A me no che non ci sia una ragione per rimanere!”



Era fatta, l’aveva detto. Forse aveva detto la cazzata più grande della storia, ma Akito sapeva che era l’ultima chance che aveva per cambiare le cose. Sana era vicinissima a lui. Emanava un profumo inebriante. Il corpo era cos esile e delicato che l’avrebbe stretta a se seduta stante se solo avesse potuto. Ma non voleva fare mosse sbagliate. Non più per lo meno. E con tutta la calma del mondo aspettò. O la va o la spacca pensò. Arrivati a quel punto non aveva proprio più nulla da perdere.



“ Una ragione? Ch….Ch intendi?”

“ Intendo dire quello che ho detto Kurata…se qualcosa o qualcuno mi dicesse di non partire….bhe io non partirei…”

Silenzio. I minuti scorrevano.Il giro sulla ruota stava per finire.

“ Ma credo che arrivati a questo punto non ci sia proprio nessuna scusa per restare…”-disse Akito dopo qualche istante di assoluta immobilità.

Furono quelle parole, quella semplice frase detta con tanta sincerità ma con un velo di delusione, che cambiarono tutto. Akito stava già allontanandosi dalla lei , ma Sana lo prese per mano e si lasciò andare a parole che fino a quel momento non aveva mai avuto il coraggio di dire.



“NO…NON ANDARE HAYAMA…IO….IO NON TI HO MAI DIMENTICATO”

Akito tornò a girarsi verso di lei con aria incredula.

“ Si MA TU… MI ODI…..TU…TU ME LO HAI DETTO…..IO TI HO FATTO DEL MALE…”

“ NO TU….CIOè SI….IO TI HO ODIATO…MA….”
Non riuscì a terminare quella frase. Lei e Akito erano di nuovo nell’angolo morto della ruota. Con impeto Akito attirò la ragazza a se e la baciò. Le loro labbra si unirono. Prima fu un semplice bacio a stampo poi il bacio si fece più appassionato. Non era lo stesso bacio della festa. Non era un bacio dispettoso. Era un bacio vero, diverso, delicato. Sana non capiva il motivo di quel bacio. Capì solo che forse nemmeno Akito l’aveva mai dimentica ed era tutto quello che contava in quel momento. Sana sentì Akito stringerle le vita con le sue braccia muscolose . Il suo corpo fremeva sotto la presa di lui. poi dopo qualche secondo che a lei parvero secoli lui si allontanò a prese di nuovo a fissarla.

“ Perché questo bacio?VUOI FARTI D NUOVO IMMORTALARE MENTRE BACI L’ATTRICE Più FAMOSA DEL MOMENTO??SIAMO SULLA RUOTA CI POTREBBERO VEDERE DA GIù”

“Sana….IO…HO PRESO LE TUE DIFESE QUEL GIORNO DAVANTI LA TV perché NON TI HO MAI DIMENTICATA…!IO NON HO MAI AVUTO INTENZIONE DI FINIRE SU TUTTE LE TV. MA TE LO DOVEVO PERCHè IO…IO ..”

“ Io?”

Sentiva l’emozione crescere dentro di sé.

“IO SO DI AVERTI FATTA SOFFRIRE E DI AVERTI CAUSATO SOLO DISPIACERI. SONO STATo UN CODARDO…”

“SI SEI STATO UN CODARDO…E UN BUGIARDO..PERCHè MI HAI LASCIATA ?? perché?

“ perché..ERO TROPPO DEBOLE PER VIVERE SENZA DI TE…IO NON SOPPORTAVO L’IDEA DI UN AMORE A DISTANZA E INOLTRE CREDEVO CHE TU AVRESTI SOFFERTO ANCORA DI Più E IO….

“E TU SEI UN OTTUSOOOO!!COME HAI POTUTO PENSARE CHE IO PREFERISSI VIVERE SENZA DI TE? COME HAI POTUTO PENSARE CHE ERO TANTO DEBOLE DA NON ACCETTARE LA NOSTRA SEPARAZIONE PER QUALCHE ALTRO ANNO?

IO TI AVREI ASPETTATO…IO TI HO SEMPRE ASPETTATO NONOSTANTE MI AVESSI LASCIATa…IO NON TI HO MAI DIMENTICATO..MAI!!



Akito guardò in volto la ragazza. La lacrime cominciarono a scorrere dagli occhi di Sana. Com’era stato stupido a pensare di poter fare a meno di vivere senza quella bellissima creatura che ora ancora una volta piangeva per lui. Nessuno aveva mai pianto per lui. Né lui aveva mai pianto per qualcuno. Tranne che per lei. E anche una volta quelle lacrime furono la testimonianza . La testimonianza di due vite che si erano conosciute da nemici e che ora invece non potevano fare a meno di vivere l’uno senza l’altro.



“Io ti ho odiato…si per un periodo l’ho fatto…pensavo che tu mi avessi lasciata per una ragazza…o perché mi trovavi stupida….ma io non posso odiarti…non ci riesco. E quando ho visto che per me ti eri anche fatto immortalare dalla stampa ho capito che non potrei mai odiarti per davvero.



“ Sana …..Io mi sentivo in colpa..tu sei un persona splendida ..meritavi soltanto felicità mentre io ti ho dato solo tristezza e dolore…volevo sdebitarmi con te almeno liberandoti dai fan….Sana….potrai mai perdonarmi?”

Akito ora non la guardava più n volto ma fissava imbarazzato le sue scarpe. Poi alzò di nuovo lo sguardo e la guardò dritta negli occhi.Uno sguardo risoluto, con una fermezza che Sana non aveva mai visto prima in Akito. In quel momento il volto del ragazzo era splendido.

“ Sei una stupida…HAI CREDUTO DAVVERO CHE IO MI FOSSI MESSA CON UN ALTRa??IO …Io TI AMO!! E NON POTREI MAI AMARE NESSUN ALTRA !”



Finalmente l’aveva detto. Akito le aveva detto quello che lei aveva sempre voluto sentire.. Una sensazione di gioia le invase il cuore e la mente. Una gioia che Sana non aveva mai provato fino a quel momento. Prese il volto del ragazzo tra le mani e con quel poco di voce che aveva in gola non potè fare a meno che sussurargli di rimando:

“Anche io ti amo Akito Hayama….ti ho sempre amato”



E si baciarono nuovamente: labbra contro labbra, corpo contro corpo. Era da tempo che si desideravano e si cercavano. Finalmente tutto era finito: rabbia, paura, sofferenza frustrazione.. tutto era terminato lì su quella fantastica ruota panoramica che li aveva fatti incontrare nuovamente. Akito strinse più forte a se Sana, quasi non volesse lasciarla più andare via. Prima di scendere a terra e di terminare il giro sulla ruota però c’era una cosa che doveva dire.



“ Hayama..come faremo ora? Voglio dire..tu andrai via..”

“ Kurata….ti ho preso in giro: Non ho mai avuto intenzione di andare via senza di te. Se è per questo neppure di andare a frequentare una scuola di Karate fuori Tokio!!”

“ Che cosa?? MI HAI PRESA IN GIRO? HAYAMA MA QUANDO CAMBIERAIIII””

E dicendo questo presero a inseguirsi: Akito prese a correre e attirò nuovamente Sana a sé in un abbraccio.

“ Mai !” sussurrò. E dicendo questo scoppiò in una fragorosa risata. E stringendo la sua piccola Sana al petto, lo sentì di nuovo. Odore di miele e ricordi. Quel profumo di felicità che tanto gli era mancato. Esisteva per davvero ed era proprio lì tra le sue braccia . E questa volta non l’avrebbe più lasciato andare.



Spolier proz x capitolo

"Insomma quello che voglio dire è....Non è che è incinta?"

Silenzio tombale. Akito sgranò gli occhi e fece cadere per terra la taza di thè che aveva in mano.

" In...incinta? ahahah ma no dai è impossibile! io non faccio questo genere di errori!ahaha"



Angolo autrice:

Salve a tutte. SOno tornata con un nuovo capitolo di my deep clear. Bhe cosa dirvi.....questo è il capitolo conclusivo della prima parte di questa storia: finalmente direte voi dopo cinque capitolo questi due c'è l'hanno fatta!!XDQUesto pezzo mi è venuto un pò lungo e spero che non vi annoierà la sua lunghezza ma più corto di così non potevo farlo..Ad ogni modo posso dire che finalmente siamo giunti allaconclusione di questa parte...Se pensavate tuttavia che la storia finisca qui..bhe vi sbagliavateXD Da adesso in poi vedremo come Akito e Sana staranno insieme e ci avvieremo alla vera conclusione della storia! Spero di avervi incuriosite e soprautto spero che questo capitolo vi abbia appassionate e che mi lascerete le vostre opinioni a riguardo. Grazi di cuore ancora a tutte coloro che mi seguono e che mi commentano:) BHe ora non mi rimane che salutarvi cmq! alla prossima settimana:)
 
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marilunayjesse
icon12  view post Posted on 20/12/2010, 01:15




bellisima questa fanfitc
complimenti aspetto il proximo capito :^_-:
 
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Sara_Skater89
view post Posted on 20/12/2010, 12:53




ME?iNSOPPORTABILMENTE STRANA?nO, SEMPLICEMENTE INCINTA

Tokio, 6 anni dopo



“ Driin driin…:sono le otto ..sono le otto, orario di lavoro, orario di lavoro!!!”

“mmmmh No volgio ancora dormire….

Passo un quarto d’ora.

“ AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH NON è POSSIBILE è SUCCESSO DINUOVO”!!!!”



Una coperta buttata per aria , passi affrettati per tutta la stanza e una voce femminile che gridava. Anche quella mattina doveva rassegnarsi: il solito tram tram dell otto si stava per svolgere come sempre nella camera da letto. Tra poco ,e di questo ne era sicuro, sarebbe cominciato il solito chiacchiericcio di prima mattina che a lui proprio dava sui nervi: lei che gridava che non aveva sentito la sveglia, che quell’aggeggio era del tutto inutile se non la faceva svegliare mai in tempo.. per poi finire alle solite questioni banali:Lui? Lui perché era ancora nel letto, perché non si decideva ad alzarsi e a provare di “ sopportare assieme a lei il fatto di doversi alzare tanto presto ?etc etc…Tutte chiacchiere inutili ma che Sana non smetteva di riproprorgliele ogni santa mattina come una sorta di copione. Il risultato era che alla fine di tutto quel bla bla, quello che finiva sempre buttato a faccia giù dal letto, era sempre lui. “ uff ma non cambia mai!!” borbottò Akito. Ogni mattina si ripeteva la stessa storia, almeno da quando abitavano insieme. E anche quella mattina il suo risveglio non fu dei più dolci in assoluti ,anzi forse fu uno dei peggiori. Akito si ritrovò puntualmente sul pavimento ma questa volta sbattè anche la testa vicino allo spigolo del comodino. Come se quello che aveva sopportato fino a quel momento non bastasse a rendere spiacevole il risveglio. Se avesse saputo cosa lo aspettava, giorni addietro non le avrebbe mai chiesto di andare a vivere insieme. Sapeva che Sana era sempre stata strampalata ma il perché fosse diventata così isterica di punto in bianco non l’aveva ancora compreso.

Sana: ah cavolo !!! MA DOV’è FINITA LA MIA GONNA?? DOV’E DOV’E DOV’E?? LE COSE QUANDO LE CERCO NON LE TROVO MAI..! AKITO TU NE SAI QUALCOSA?”

Akito:Buongiorno anche a te amore mio!! E si grazie per avermelo chiesto ho dormito molto bene stanotte”-

SANA:AKITO POTRESTI COMPOTARTI DA PERSONA SERIA OGNI TANTO?SAI DOV’’è LA GONNA SI O NO???’

AKITo: vediamo....nella nostra notte passionale non ricordo proprio dove te l’ho fatta volare…ad ogni modo quando non trovi i vestiti dovresti regalare anche a loro il cercapersone così li troveresti subito.

Sana:HAMAYA DEVI SMETTERLA!!!!!! NON FARE LO SPIRITOSO!!! E EVITA DI FARE CERti COMMENTI SU CERTE COSE !!!

AKito: come siamo irrascibili già di primo mattino…non capisco perché ti scaldi tanto…mi pare che quando te l’ho tolta non ti dispiacesse affatto!”



Sana guardò il sorrisetto beffardo e ironico apparso d’improvviso sul volto di lui, uno di quei rari sorrisi che Akito riservava soltanto a lei, e questo bastò per farla calmare. Del resto chiunque con un po’ di sale nella zucca alla vista di quel bellissimo volto di uomo irradiato dai raggi luminosi del sole non avrebbe avuto di che replicare. Aveva proprio ragione: non le era dispiaciuta affatto la notte precedente , lì distesa tra le braccia di lui, ma ciò non bastava a farla calmare. Non ora che si trovava in quell’assurda situazione, non ora che aveva appena traslocato con il suo ragazzo e con una preoccupazione per la testa. Semplicemente non riusciva a capacitarsi che proprio loro due avessero fatto un simile errore. Da quel giorno sulla ruota erano passati sei anni.



“ uff….va bene va bene, ho capito !!! però ti scongiurò se sai dov’è la gonna dimmelo!!sono in ritardo…e sono anche nervosa quindi non mi finire di stressare”

“tu sei stressata? Cosa dovrei direi io che ogni mattina mi sveglio perché tu non senti la tua dannata sveglia ?e non mi dai nemmeno il buongiorno come si deve??

“ MA NON DIRE IDIOZIE…IO TE LO DO IL BUONGIORNO !!E SONO SEMPRE CARINA!! MA HO DA FARE ..LAVORO IO ,MICA HO UNA SCUOLA DI KARATE CHE POSSO APRIRE QUANDO MI PARE E PIACE COME FAI TU?

“ a ME Non sembra..l’unica cosa qui che mi da il risveglio ogni mattina è il pavimento….”

“ Sei un insensibile..NON CAPISCI NIENTE!”

“E adesso perché stai piangendo ??”

“Perché si…razza di stupido…”

“ forse l’idea della convivenza non è stata buona

“BENE….SCUSA SE TI DISTRUBO..ORA ME NE VADO A LAVORO”
”EHY ASPETTA UN ATTIMO….”



Come al solito era già sparita lasciando dietro di se una scia di vento e disordine. MA poco dopi secondi vide la testa di Sana fare di nuovo capolino sulla soglia dell'entrata.

" Mi snon dimenticata di mettere la gonna stupido!!"

" Te lo volevo dire che eri solo in mutande.....ma tu..."

" Io cosa?? tu ti diverti a prendermi in giro!! ora vado!!" CIAO!"


Bravo a chi capiva le donne: troppo appiccicose in certi momenti, troppo violente in altri, sempre a non farti capire quel che pensano realmente. Chi ci era riuscito a comprendere l’arcano mistero della psiche femminile era davvero un genio. Ma per quanto riguardava lui, Akito, proprio ancora non riusciva a raccapezzarsi tra tutte quelle complessità. Strana, fredda, e isterica. Sopratutto isterica . Questi erano gli aggettivi che in quegli ultimi tempi Akito soleva dare per descrivere la personalità ambigua della sua ragazza. Che forse Sana avesse cambiato idea sulla convivenza? Questo proprio non lo sapeva lui. Eppure ricordava ancora il brillio che aveva visto negli occhi di lei il giorno in cui le aveva chiesto di andare a vivere insieme.



“Sana vuoi venire a vivere con me?” glielo aveva chiesto così. Con assoluta semplicità. Come un bambino chiederebbe a sua madre di comprargli un giocattolo . Una domanda uscita da sola, senza nessun preavviso , in uno di quei momenti di intimità che si erano concessi. E lei, con tutta la felicità che aveva gli aveva risposto semplicemente si come se la risposta fosse scostata. Eppure ora proprio non riusciva a capire perché ultimamente fosse sempre così di cattivo umore.





Positivo..positivo ..POSITIVO? No, doveva per forza esserci un errore. Forse non l'aveva fatto bene, forse era scaduto, forse non funzionava..forse....o forse era semplicemente corretto. Quel giorno ne aveva comprati ben 5 per essere sicura che non vi fossero errori. E dopo il 5 non ne aveva più dubbi: lei era davvero incinta..INCINTA? cavolo, voleva dire che in quel momento dentro di se giaceva un piccolo esserino che poi si sarebbe trasformato in uno sempre più grande fino a diventare un vero e proprio BAMBINO!! NOOO non ci voleva credere. Seduta a gattoni in un bagno pubblico Sana fissò sconsolata per l'ennesima volta il test di gravidanza. Com'è era potuto accadere? Forse in una di quelle tane notti passionali con il suo Akito....Ah Akito...lo amava davvero tanto..maledizione a lui che era così dannatamente sexy tanto che perfino quando erano brilli non riusciva a sfuggire al calore che emanava il suo corpo. Una tempesta di ormoni senza dubbio che li portava a cercarsi costantemente. E ora eccola lì, tutta sola, senza sapere che pesci prendere. Non sapeva come avrebbe potuto prendere lui la notizia. Da settimane si sentiva stanca, nervosa e sopratutto nauseata. Ma solo quel mattino aveva trovato la forza di cercare la risposta ai suoi malesseri.Anche se la risposta l'aveva con se già da un bel pò. E quello stupido di Hayama ,dall'alto della sua ottusità maschile, era convinto che lei fossi isterica già di suo o peggio ancora che l'idea di andar a vivere insieme non le piaceva più. Ottuso. Vivere con lui era la cosa più bella e folle che avesse mai fatto.


" Oh Akito, guardà là. che bel bambino!!"

"pff tu lo chiami bambino quello? a me sembra più l'impersonificazione del diavolo. I bambini sono tutti pestiferi. Piangono, urlano, fanno i capricci sono insopportabili.

" Ma tu non vorresti avere un figlio tuo un giorno?

"Forse si forse no...il fatto è che non vorrei che fosse come me da piccolo...non lo auguro a nessuno NON SAPREI PRORPIO COME COMPORTARMI. QUINDI NO PER ORA NON Voglio BAMBINI TRA I PIEDI"



Un piccolo Akito che cresceva dentro di lei...Sorrise a quel pensiero buffo che le era appena venuto alla mente. Certo avrebbe dovuto essere meno insofferente, antipatico, ottuso, meno maniaco , meno brontolone di lui....già un piccolo Akito teppista che scorazzava per casa.....Sana rabbrividì al solo pensiero. " non voglio avere figli!”No , era proprio sicura che ad Akito quella notizia non sarebbe piaciuta per nulla.

Toc toc

"chi è?

“Akito sono io Tsu”

" ma che bello, ci mancava solo lui stamattina....Ciao tsu”

" EHy!! Come ti va la vita? stai bene? stavo passeggiando e ho pensato di passarti a salutare?""

" bene ciao........."

"..............bene vedo che stamane sei di pessimo umore!!! La tua dolce metà ti ha dato il ben servito??

" Altro che ben servito mi ha ha fatto fare un tete a tete come ogni mattina con il pavimento....e per giunta ha cominciato ad urlare come un isterica...e si è anche m essa a piangere...non ne posso più-.. comincio a pensare che l'idea di andare a vivere insieme sia stata pessima..forse non le piace vivere con me”

"BHe ci credo..chi è che proverebbe piacere a vivere con uno zoticone come te?" Akito lo guardò con uno sguardo fulmineo.

" ok ok..scusa scusa...cmq non credo che sia questo il problema....credo che ci sia qualche altro motivo..................."

" Del tipo..?non starà mica già andando in menopausa spero..?-.-''

" MA COME TI VENGONO IN MENTE CERTE IDEEEE!!!!! oH SIGNORE MIO.....come è piuttosto ultimamente?

" te l'ho detto..è isterica( più del solito) , emotiva, poi mangia poco e quello che mangia dice che la fa stare male........e..

" oh oh.....non è che è........? insomma è....^ volgio dire...non è voi due....? baci baci, coccole coccole??Insomma.....

" Tsuyoshi che razza di lingua stai parlando???!!!Ma anche con Aya ti comporti come un ragazzino?? VUOI DIRMI CHE DIAVOLO STAI DICENDO?

" NON DIRE SCIOCCHEZZE IO SONO UN UOMO CON AYA.. quello che voglio dire................... NON è CHE è INCINTA???

Silenzio tombale. Akito sgranò gli occhi e fece cadere la tazza di te che aveva in mano.

" In...Incinta?? ma no dai ahaahah non ci sono probabilità.. io non faccio quel genere di errori! ahaha

" eh si..ahaha scusami Akito..è che sai non si sa mai.."
" ahahahahahah no no ihihiihihihih ahaha""

" Akito perchè stai ridendo? tu non RIDI MAI!!NON IN QUEL MODO COMUNQUE!!!

" no è che io ..ahhaa...si fece di nuovo serio in volto...." hai detto proprio la parola INCINTA??? nAAAA non può esserlo!"



o FORSE SI? Forse poteva esser capitato. D'altronde Lui ricordava benissimo che poche settimane prima, contenti per la promozione di lui a capo della palestra di Tokio di Karatè si erano lasciati andare.....non ad un solo bicchiere di alcool ma a due..o forse anche a 5...e subito dopo quei 5 bicchieri lui non ricordava assolutamente nulla tranne la sensazione di aver sfiorato il corpo di Sana centimetro per centimetro. Poi il vuoto totale. Cavolo forse avevano dimenticato totalmente di essere prudenti quella notte. Magari in quel momento la sua Sana portava in grembo una piccola creatura , una potenziale rompiscatole, ficcanaso, isterica proprio come lei. Una piccola Sana in miniatura.....Si ritrovò a sorridere e a rabbrividire allo stesso tempo a questo pensiero. Prima di allora non aveva mai pensato alla possibilità di diventare padre, non perchè odiasse i bambini ma semplicemente perchè non si riteneva capace di allevarne uno. Se non fosse stato per Sana sarebbe stato ancora un teppista...CHi avrebbe mai voluto far allevare una creatura innocente da un individuo scaltro e senza pregiudizi come lui?Neppure una come Sana avrebbe voluto. Nooo, Sana non poteva essere incinta altrimenti glielo avrebbe detto......oppure....oppure no?

"SANA CHAN"!! COME STAI?"Naozumi Kamura era apparso come al solito all'improvviso dietro di lei sul set di lavoro. Lo guardò esterefatta. Ogni volta che lo vedeva non poteva fare a meno di pensare che lui fosse diventato davvero un bellissimo ragazzo.

" Kamura..quanto tempo che non ci vediamo come stai?

" Eh sono stato un pò indaffarato negli ultimi mesi, io sto bene e tu? ti vedo un pà... come dire strana?

" Che intendi dire??

" Bah ti ho osservata mentre lavoravi prima...sembravi molto distratta...stai bene?”

" sisi sono solo un pò stanca....”

" e con akito come vanno le cose?””

" Bene bene..adesso viviamo insieme...però..ecco un pò di alti e bassi e....-Non riuscì a trattenersi e si mise a piangere..proprio come una bambina.

" aaah SANA CHAN PERCHè STAI PIANGENDO?? CHE TI HA FATTO QUEL DEPRAVATO DI HAYAMA? VUOI CHE LO PICCHI??"

"NO GRAZIE Nao...è che io...è che io...ecco...non so come dirlo ad Akito..lui potrebbe non volermi più.......

" CHe stai blaterando Sana?? dai con me ne puoi parlare!!"

" NO IO....IO....sono incinta!

"Incinta?IN....INCINTA?

"INCINTA!”

“iNCINTA? INCINTA INCINTA'??

“INCINTA INCINTA INCINTA' INCINTA!!

“TU SEI INCINTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!! Ma questa è una tragedia! Una vera e propria tragedia per l'umanità!!!!

" si , è una grossissima tragediaaaa!!è catastrofica!!!è la fine dee mondo!!"
" no...la fine del mondo no....Oh mio dio vuoi dire che dentro di te hai un piccolo demonioooooooo?? uno stupido futuro sgambettante saccente Akito Hayama'???????QUesta è la terza guerra mondialeeeeeeeeeeeeeeeeee!!

" si è un tragediaaaaaaaaaaa veroooooooooooooo?"

Continuarono ad urlare e blaterare in quel modo per diversi minuti poi si calmarono.

"Ah....ma perchè stiamo urlando...zitto Nao diavolo ci siamo lasciati trasportare...metti giù la tromba...su...ci sentiranno!!!"

"uff uff....scusa Sana chan..hai ragione...mi sn lasciato trasportare dal momento.....è che io sono scioccato..stupito..direi più scioccato. Che stupito ..del resto non mi aspettavo che akito tenesse le mani giù da te ancora per molto....."

" come faccio a dirglielo? lui odia i bambini..e se sapesse che sono incinta ....ecco....mi lascerebbe...o peggio si ammazzerebbe!!!

" Esagerata..........Anche se vedere Akito morto non mi dispiacerebbe!!

“Ma che stai dicendo!!!””

“scusa scusa..i mie sogni da killer ogni tanto riaffiorano!!!..su Sana non piangere...sai credo che ti sbagli su Akito..voglio dire siamo sicuri che lui li odi per davvero i bambini^ magari lo ha detto tanto per dire...e poi credi davvero che uno che ti ama alla follia come lui ti lascerebbe se sapesse che se incinta.^???

" ecco....si forse non hai torto..ma Akito...è..

" SI Akito è Akito e proprio perchè lo conosci dovresti sapere che lui non si tirerebbe indietro se sapesse che aspettate un bambino non credi?

" hai ragione...credo che gliene parlerò!


Incinta, incinta incinta. Lei aspettava un bambino. Roba da non credersi. Chissà per quale strano motivo dirlo a Naozumi le aveva tolto un peso dallo stomaco. O quanto meno si sentiva più leggera. Il suo amico per quanto fosse " particolare" in alcuni momenti, sapeva sempre come tirarle su il morale e farla calmare. Gli doveva molto. Se non fosse stato per lui, sei anni prima ,Akito non avrebbe mai avuto il coraggio di ritornare da lei. Eppure dirglielo aveva reso la cosa ancora più reale. Come sarebbe stata come madre? Lei che ogni mattina egoisticamente tirava giù dal letto anche Akito perchè non sopportava vederlo ciondolare , lei che era la personificazione del disordine , lei che arrivava dappertutto in ritardo...cosa sarebbe accaduto con il bambino..con quel bambino? Sarebbe arrivata in ritardo anche a prenderlo all'asilo, o peggio avrebbe perfino dimenticato di dargli da mangiare...Magari l'avrebbe pure scambiato con qualche altro bambino...Solo a pensare a tutti questi spiacevoli e possibili incidenti, rabbrividì. No. lei proprio non riusciva a vedersi nel ruolo di madre. Ma doveva abituarsi all'idea in qualche modo... stava per rientrare a casa. Ancora pochi passi a e avrebbe aperto quella porta. Ancora pochi metri e anche Akito avrebbe saputo.



" Sono tornata!!!"


Akito la vide attraversare la porta di ingresso.Come sempre era bellissima. Nonostante si conoscessero da una vita ormai, Akito rimaneva sempre stupito ogni volta che la guardava. Quel giorno indossava una gonna di raso nera e una camicetta che mettevano in risalto il corpo esile e snello. I lunghi capelli setosi e lisci incorniciavano il volto di lei...quel volto sempre sorridente , di cui si era innamorato. Non si stancava mai di guardarla, nè si era mai stancato di farlo in tutto quel tempo.L'avrebbe fissata per ore e ore...avrebbe fissato il suo essere maldestra e prepotente senza mai stancarsi. Forse dopotutto quello era il segno che avere un bambino con lei non sarebbe stato poi così orribile.

"Ciao Sana! Com è andata al lavoro?"
"Molto bene grazie..uff ora mi devo ricambiare e devo uscire di nuovo ..Rei mi verrà a prendere per un intervista tra mezz'ora..."
La osservò mentre si svestiva frettolosamente. Akito non si stupì che lei fosse in grado di risvegliare in lui gli istinti più nascosti...Le si avvicinò di istinto e le mise le braccia attorno alla vita e le bacio il collo mentre lei continuava a rimirarsi allo specchio.
"C..Che cosa stai facendo Akito?"
"Niente....volevo ...volevo abbracciarti ..sei così bella..." sussurò. Sana vibrò al tocco della stretta di lui. Ancora ora dopo tanti anni provava un brivido al corpo quando Akito le si avvicinava così tanto. Per un attimo tutte le sue preoccupazioni svanirono...si voltò lentamente verso di lui . Le scostò capelli dal viso dolcemente con la mano e la baciò come solo lui sapeva fare.
"Akito io dovrei....prepararmi.."
" si tra poco dai..."
Finirono sul letto senza nemmeno accorgersene...ecco il dannatissimo effetto Akito Hayama: quando la baciava e la stringeva così non riusciva mai a liberarsi e ad opporsi!! Lui continuò baciarla con foga...Probabilmente anche quella notte..la notte in cui erano stati brilli era successa la medesima cosa...IL BAMBINO! Sana si ricordò di quel che aveva in grembo e di quello che doveva dire...o almeno quello che avrebbe voluto dire ma non ne aveva il coraggio.
" A..Akito basta fermati”...
"PERCHè ..MI PARE CHE NON TI DISPIACESSERO LE COCCOLE.."
" si..ecco..BASTA HO DETTO FERMATI...DEVO...DEVO ANDARE"
Si allontanò da lei sbuffando. Si, Sana aveva decisamente qualcosa che non andava .Mai prima d'ora l'aveva respinto così.
" Sana....c'è qualcosa che non va?"
Ed ecco la domanda fatidica...la domanda che Sana sperava che le facesse ..la domanda che avrebbe cambiato tutto...e che avrebbe portato alla luce il segreto. Stava per aprire bocca e dire ad Akito cosa aveva ma qualcosa la bloccò. La paura. Aveva Paura.
" Io io...NO TUTTO APPOSTO STO BENISSIMO..SONO SOLO IN RITARDO!"
" Se lo dici tu..stamattina non mi sembrava che poi tu stessi tanto bene....eri troppo nervosa per i mie gusti...."
Ecco fatto, bravo Akito, 50 punti per il premo della stupidità, pensò.Aveva detto una cosa sbagliata e lui lo sapeva. Di lì a poco lei avrebbe cominciato a sbraitare come soleva fare quando si sentiva attaccata.
" TROPPO NERVOSA PER I TUOI GUSTI??? E SENTIAMO AKITO QUALE SAREBBE IL GRADO DI NERVOSISMO CHE VA BENE PER I TUOI GUSTI?????FORZA DIMMELO...SONO STRESSATA PER VIA DEL LAVORO , HO LE MIE PREOCCUPAZIONI E MI DEVO ANCHE SENTIR DIRE CHE IL MIO NERVOSISMO NONT I VA GIù...!!!"
" DATTI UNA CALMATA..NON HO DETTO CHE NON PUOI ESSERE NERVOSA...VOGLIO SOLO SAPERE QUALI SAREBBERO LE TUE PREOCCUPAZIONI...PERCHè NON ME NE PARLI INVECE DI URLARE COME UN ISTERICA COME SEMPRE????
" NON SONO ISTERICA TI HO DETTO!!!AH CAVOLO è UN MANICOMIO VIVERE CON TE!!"
" Ah bene E COSì è QUESTO IL TUO PROBLEMA ? NON VUOI PIù VIVERE CON ME? BASTAVA DIRLO SANA..LO SO CHE NON TI PIACERE VIVERE CON ME...NESSUNO VUOLE AVERE A CHE FARE CON UN INDIVIDUO COME ME......."
" No...Akito...non intendevo dire...che non mi piace vivere con te ..è solo che ho mille pensieri ultimamente.."
" E perchè non mi rendi partecipe...perchè non lo fai!!!?? non mi ritieni il tipo a cui confidare qualcosa? non mi ritieni affidabile???"
Akito sentì la rabbia salire dentro di lui..una rabbia maligna che non provava da tanto tempo. A quanto pareva nemmeno la sua Sana lo riteneva essere degno di fiducia.
" No no Akito ma che stai dicendo??"
" Allora perchè NON ME NE PARLI???"


Quella domanda detta così ad alta voce….Sana lo guardò sgomenta. E lo vide:quello sguardo che appariva sul volto di lui quando era infuriato,uno sguardo che riaffiorava dal passato.Forse era il caso di dirgli de bambino..forse questo avrebbe sistemato le cose.,ma non ne ebbe il coraggio. Dirlo anche a lui avrebbe significato rendere la cosa reale in tutto e per tutto.

" Mi dispiace Akito...ora devo andare..."
“ NO KURATA TU NON VAI DA NESSUNA PARTE...SONO IO CHE ME NE VADO..SONO STUFO DI QUESTA SITUAZIONE...CHIEDERTI DI VENIRE A VIVERE CON ME è STATO UNA SBAGLIO A QUANTO PARE..SEI SOLO UNA RAGAZZINA IMMATURA!!!"
“AKITO FERMATI..”
"NO KURATA LASCIAMI IN PACE..."Troppo tardi, Akito se ne era già andato via facendo sbattere la porta sonoramente.

Kurata..Kurata..l'aveva davvero chiamata così? l'aveva davvero chiamata con quell'appellativo da estranei che non usava più da anni?? Sana si prese il capo tra le mani . Una lacrima le scorse sul viso..Era la prima volta che aveva visto Akito così infuriato...per giunta le aveva appena detto che vivere con lei era stata una brutta idea.Era stata una stupida...forse ora Akito l'avrebbe lasciata per davvero.Loro litigavano,ma mai così sul serio come era accaduto quel giorno. Kurata...si l'aveva chiamata proprio così. C'era solo un motivo per il quale lui l'aveva chiamata per cognome: Akito era davvero infuriato.

Stupida, stupida, stupida ragazzina immatura. Era solo un egoista. Camminava infuriato per le strade di Tokio...senza una meta.Continuava a ripensare al litigo.Loro non litigavano mai nonostante tutto...lui aveva perso il controllo delle sue azioni e delle sue parole...la delusione era troppa. Si, era deluso.Deluso che l'unica persona al mondo che aveva sempre creduto in lui, ora per qualche strana ragione aveva smesso di farlo....Perchè poi? Forse nonostante si fossero messi insieme da tanto tempo, Sana ancora non riusciva a fidarsi completamente di lui....ma del resto era anche normale...dopo quello che le aveva fatto passare. Forse dimostrare ad una persona tutto l’amore possibile non bastava... o almeno non più. Ormai non aveva più sicurezze. Tranne Una. Akito aveva una sola certezza: Sana era davvero incinta ma non glielo aveva voluto dire. Camminando, si ritrovò sotto la sua vecchia abitazione: guardò il portone colmo di vecchi , cattivi e bei ricordi . In quel momento quello gli sembrò l'unico posto nel quale potesse sentirsi al sicuro.


" Padre...posso farti una domanda?"

Erano passati 3 giorni...3 giorni in cui non l'aveva sentita. Aveva deciso di restare a dormire per qualche notte da suo padre. Lei non l'aveva chiamato...e lui d’altronde nemmeno voleva cedere. Se aveva qualcosa da dire, quella stupida avrebbe dovuto parlagliene chiaramente. Tuttavia ,dopo il primo giorno di lontananza già aveva cominciato a sentire la sua mancanza:Svegliarsi nella sua vecchia casa era tutt ‘altra storia. E Sopratutto venir buttato giù dal letto dal signor Hayama che lo metteva a far faccende domestiche già di primo mattino, era decisamente diverso dall’essere svegliato e buttato sul pavimento dalla sua Sana.



" Dimmi figliolo...!!"
“Senti....ecco..volevo chiederti.....tu...insomma..la mamma come ti ha detto che era incinta di me o di Natsumi?"
"oh bhe...a dire il vero non me lo ha mai detto !! Sopratutto per Natsumi sono stato io a capirlo..ahah ero molto perspicace a quei tempi figliolo!!"
" E...ecco...come hai fatto a capirlo??"
" Bhe era isterica, nervosa, mi trattava male...eravamo molto giovani e lei non si sentiva pronta...o per lo più aveva paura che a me non facesse piacere......ma perchè me lo chie....OH MIO DIO FIGLIO MIOOOOO NON M STARAI DICENDO CHE ANCHE SANA è INCINTA??????????"
" NONONONONONO PAPà CHE STAI DICENDO?? SANA NON LO è ..no CIOè!!NON CREDO..CIOè NON LO SO"
"OOOH IL MIO PICCOLO AKITO è DIVENTATO UN UOMO!!!MI SEMBRAVA IERI CHE TI HO VISTO NELLA CULLA....SNIFF ORA MI COMMUOVOOOO!!"
"DIVENTATO UOMO?? MA ....VERAMENTE GIà LO ERO DA UN BEL Pò....!! E FINISCILA DI PIANGERE NON MI SEMRBAIL MOMENTO..."
"SCUSA FIGLIOLO è CHE SIETE COSì ADULTI....NATSUMI SI è SPOSATA TU STAI PER DIVENTARE PAPà E HAI SVERGINATo LA RAGAZZA PIù FAMOSA DEL MOMENTO!!!"
" MA PAPà.. DA QUAND’è CHE USI QUESTO LINGUAGGIO!!! MI STAI METTENDO IN IMBARAZZO E POI NON SONO SICURO CHE SIA INCINTA.....NON ME LO HA VOLUTO DIRE...”
“in che senso?"
"Non so...è che lei...ultimamente mi ha trattato male..ho provato a farglielo dire ma ha detto che non poteva...ha cambiato discorso...forse non le piace vivere con me...ecco...
"NOooo!!onn dire sciocchezze figliolo..ho visto te e sana crescere sotto i miei occhi e ho visto benissimo il modo in cui tu la guardi ogni volta e lei guarda te...lei ti ama...solo un cieco non lo capirebbe e non credo che non voglia vivere con te...ci deve essere qualche altro motivo....."
" ma tu ecco.....secondo te...io sono ..ecco...sarei bravo come padre?
" Akito...certo che sarai bravo come padre. Nessuno nasce con il libretto di istruzioni...anche io avevo paura quando seppi che tua madre era incinta...ma l'amavo e questo sapevo che sarebbe bastato a farci superare tutto,e tu figlio mio sei diventato la persona più responsabile che io conosca!!!"
"peccato che solo tu la pensi così..Sana non mi sembra dello stesso parere......."
"mmm...Akito...non è che per caso le hai detto qualcosa di sbagliato? qualche parola sui bambini..o ....”

Sgranò gli occhi e fece cadere la bacchetta con la quale stava mangiando il riso. Improvvisamente tutta la verità venne alla luce...E si ricordò...si ricordò di parole che non avrebbe mai voluto aver detto, di parole che in fondo quando le aveva dette erano prive di significato. Ma ancora una volta lui era stato egoista e stupido. Ancora una volta Sana aveva messo da parte i suoi sentimenti per quelli di Akito..per quelle stupide parole che aveva detto in un momento qualsiasi...senza rifletterci..senza pensare a lei.. e al futuro.. perchè lei era la donna della sua vita..Si lo era, la donna che avrebbe per sempre voluto accanto nonostante tutto. E per non perderlo aveva taciuto la verità " Non voglio avere bambini!!" Che stupido...come aveva fatto ad essere così imbecille...!!!

Tre giorni, tre giorni che non lo vedeva. Erano troppi. Sentiva la sua mancanza in un modo terribile. Non aveva avuto neppure il coraggio di telefonarlo..per dirgli cosa poi? Sapeva che Akito aveva tutte le ragione del mondo per essere infuriato con lei.In quelle tre notti passate senza averlo accanto, si era sentita sola...la persona più sola di questo mondo.L'unico conforto che aveva, era che dentro di se c'era una piccola vita che cresceva...un piccolo Akito che lei avrebbe accudito.Anche da sola.

Toc toc...
"Chi è? Oh Naozumi ma sei tu!!"
" Sana Chan..!!!
" che ci fai qui..come mai da queste parti?"
"No è che stavo passando di qua con Maeda...ho finito di registrare una trasmissione e ho pensato di venirti a salutare...e così è qui che abiti....che abiti con lui..".
" EH? ah giusto ...come hai fatto a sapere dove ero di casa....?"
" ho chiamato tua madre che mi ha indicato la strada, molto gentilmente...spero che non ti spiaccia se sono venuto a trovarti. L'altro giorno mi sembravi molto turbata."
" Nono...entra pure...vieni ,scusa il disordine...."
Panni buttati per terra,qua e là pezzetti di croste di pane sparsi sui tavolini delle stanze...letti disfatti e persiane chiuse...Se quello lei lo chiamava disordine.....La sua casa assomigliava più che altro ad una giungla.Sembrava che da giorni non rimettesse in ordine.
" Sa...Sana cosa è questo ..disordine???"
" AH è che..bhe non ho avuto molto tempo...ho avuto pensieri miei................"
" sempre per quel fatto??"
" già..io e Akito abbiamo litigato...un brutto litigio credo che lui non mi voglia più..io non ho avuto il coraggio di dirgli la verità e lui ha detto che non mi fidavo abbastanza e si è arrabbiato..e se ne è andato di casa..sono tre giorni che non lo sento....."Le lacrime cominciarono a scorrerle lungo il volto. Questo le succedeva ogni volta che pensava al suo Akito e al loro brutto litigio
" MA Sana..vedrai che tornerà..io ne sono sicuro..credo che fosse solo arrabbiato..e forse anche io lo sarei stato dopotutto...vedrai che quando si calmerà....tornerà...”
“Lo spero....mi manca tanto..mi manca il suo modo di fare ..le sue battute sfuggenti....mi mancano...."
" I MIEI BACI , LE MIE COCCOLE E IL MODO IN CUI TI FACCIO GODERE A LETTO?????" Sana e Naozumi si voltarono di scattò.La porta si spalancò.Lo vide arrivare in tutto il suo splendore nonostante fosse affaticato e sudato come se avesse corso per chilometri.Eccolo Lì AKITO CON IL suo sorrisetto beffardo stampato in faccia che la guardava in modo canzonatorio e ammiccante.
" A..AKITO..COSA CI FAI QUI???"
"E ME LO CHIEDI..IO CI ABITO QUI!!!! "
“ma io pensavo che...te ne fossi andato per sempre...”
NON SEPPE TRATTENERSI, dalla felicità.Sana corse nelle braccia robuste di lui che senza dire una parola l'abbraccio stretta.
"BENE..IO MI SENTO UN Pò IL TERZO INCOMODO IN QUESTA SITUAZIONE......MI SA che è MEGLIO CHE ME NE vada ...VI LASCIO SOLI."
"SI GRAZIE kAMURA..."
Rimasero soli... per qualche istante nessuno dei due parlò.Volevano godersi quell'abbraccio come se fossero stati separati per chissà quanto tempo.
"AKITO....AKI...MI DISPIACE TANTO ....”
"PERCHè NON ME LO HAI DETTO subito?"
" IO AVEVO PAURA..TU AVEVI DETTO CHE NON VOLEVI FIGLI EH...EHY ASPETTA UN ATTIMO...TU COME FAI A SAPERLO???COME FAI A SAPERE CHE SONO...CHE SONO...
“INCINTA???!! MIA PICCOLA RAGAZZINA IMPERTINENTE CREDI CHE SIA DAVVERO COSì OTTUSO DA NON CAPIRE CHE C'ERA QUALCOSA IN TE di strano?? CIOè TU GIà SEI STRANA DI TUO. Però… il tuo comportamento era peggio del solito!!"
" EHY CHE COSA VORRESTI INSINUARE!!!!IO NON SONO STRANA....
"sI LO SEI..SEI STRANA, INSTERICA, SACCENTE, EGOISTA , immatura e una rompiscatole unica...tanto stupida da non aver il coraggio di dirmi che aspettavamo un bambino perchè eri convinta che io non ne volessi...”
"Ma tu lo hai detto....hai detto ch e non ne volevi ..io pensavo che mi avresti lasciata...."
"Sana...." Akito continuò a tenerla stretta, ma l'allontanò dolcemente dalla sua spalla per guardarla in volto. Il sorriso era sparito per lasciar spazio ad un espressione seria.
" Sana ….tu incarni senza’altro tutti gli aggettivi del lungo elenco di poco fa.. ma..TU SEI LA DONNA DELLA MIA VITA. lo sai che sono stupido a volte....ho detto che non volevo bambini perchè non ci ho mai pensato....e sopraTutto perchè so di essere un individuo particolare...io ero..ero un ragazzaccio....tu mi hai salvato...e io non mi ci vedevo ad accudire un bambino..ma io Ti amo...e so che con te al mio fianco posso riuscire in qualsiasi cosa...se tu lo vorrai...e so che anche tu sarai una splendida madre..”
Sana lo guardò.La gioia che provò a sentire quelle parole fu immensa.Continuò piangere e tenersi ben salda tra le braccia di Akito.Quando voleva sapeva essere davvero dolcissimo.
"Aveva ragione Naozumi.....lui lo aveva detto che saresti tornato..........”..
"EH???? ASPETTA UN ATTIMO VUOI DIRE CHE QUELLA FATINA DAGLI OCCHI BLU HA SCOPERTO PRIMA DI ME CHE ERi INCINTA...????"
“BHE ECCO SI..io ero distrutta e lui se ne accorto che stavo male..e......."
"Nononoo questo non va proprio bene per una che diventerà mia moglie...!!!!é un comportamento disdicevole! Quella fatina sta sempre in mezzo..è mai possibile"
" TI HO DETTO DI NON OFFENDERE COSì KAMURA..e poi chi dice cosa devono o non devono fare le mogli eh???? EHY.....-si bloccò con la mano a mezz’aria per quel folle pensiero che le era appena balzato alla mente.Forse non aveva capito bene. Forse stava sognando.

"che intendi per FUTURA MOGLIE??"

Si scostò dalla presa di lui. Lo guardò in volto. Il sorriso beffardo di poco prima era riaffiorato in tutto il suo splendore. Senza perdere quella espressione lui la guardò e le prese una mano.
" VEDO CHE SEI COME AL SOLITO TONTA KURATA…! Sana vuoi...vuoi sposarmi?????"
Ecco fatto.Proprio come le aveva chiesto di andare a vivere insieme a lui, così le aveva chiesta di diventare sua moglie. Una domanda fatta con tutta la semplicità di questo mondo.Come se le stesse chiedendo se preferisse il sushi o la carne.Adesso, pensò, o l'avrebbe preso a martellate come suo solito oppure avrebbe risposto come una qualsiasi ragazza normale.
" si...si akito lo voglio!!"
Sana riprese a piangere . Akito la baciò e la strinse ancora forte a sè. Lei gli regalò un sorriso bellissimo, il sorriso radioso di una donna innamorata e incinta. Poi con delicatezza prese la mano di lui e la poggiò proprio lì sul suo ventre... un lievo tocco..e ad Akito parve di sentirlo: il suono di una vita che cresceva.Una vita che sarebbe cresciuta e maturata assieme a lui.

“ Akito come posso farmi perdonare per averti trattato male?”

“ah…non ti preoccupare….per quello potrai sempre sdebitarti in natura !!””

“AKITO SEI SEMPRE IL SOLITO MANIACOOOOOOOOOOOOOO!!”

Ed eccolà lì.. arrivo anche la prima e solita martellata ma Akito non si stupì e continuò a ridere.Dopo tutto Sana non era mai stata una ragazza normale no?



SPOLIER PROX CAPITOLO

"bhe l'altra è che la signorina Kurata è passata da un TL ad un TML-

“ Che significherebbe scusa??? “-Akito guardò il giovane medico

“ è passata da UN TRAVAGLIO LUNGO A TRAVAGLIO MOLTO LUNGO!!!COMPLIMENTI”!!”

Akito preso il colletto del medico e comincò a stritolarlo:

"E QUESTA LEI LA CHIAMA BELLA NOTIZIA??????????????"



ANGOLO AUTRICE:

Salve a tutti ..XD Come vi avevo già avvertite nella scorsa puntata(XD) questo è l'inizio della seconda parte della storia: ritroviamo i nostri amici sei anni dopo da quel giorno sulla ruota panoramica e ne vedremmo delle belle!! Devo dire che a mio parere questa seconda parte forse è venuta meglio ed è anche più divertente della prima...Ho voluto un pò stemperare il clima troppo serio dei precedenti capitoli con qualche battuta ironica che rispecchia un pò il profilo di maturazione dei personaggi. Spero vivamente che troverete questo capitolo di vostro gradimento e che mi lascerete dei commenti.. gRAZIE ancora a chi mi sta seguendo!:) spero che continuerete a farlo. Allla prox settimana.
 
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view post Posted on 20/12/2010, 20:47
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hai avuto una buona idea ad inserire un po' di battute ironiche ^_^
 
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Sara_Skater89
view post Posted on 26/12/2010, 19:54




Carbonella

Uffà questi vestiti non mi stanno più!!!Sembro una mongolfiera!!!"

SI fissò allo specchio: Una giovane donna dai capelli lunghi, qualche chilo in più e un pancione enorme la fissava con severità e curiosità dall'altra parte .Ecco quel che era diventata. Ormai stentava perfino a riconoscersi.Cercò con foga degli abiti che le entrassero finchè non trovo un vestito bianco di qualche taglia decisamente più grande del dovuto , uno dei pochi vestiti che ultimamente poteva indossare senza assomigliare troppo ad un pallone gonfiabile. Si, decisamente questo le stava meglio, pensò, continuandosi a fissare nello specchio.
Ultimamente Sana rimaneva sempre stupita nel guardare la sua immagine riflessa da qualche parte. Era molto più tonda del solito, troppo per lei che era stata da sempre abiutata a vedersi magra e snella. Tutta colpa sua!!!Istintivamente si toccò il ventre leggermente , quasi a volersi accertare che quel che stava vedendo era realtà e non finzione. Una piccola creaturina cresceva lì dentro, la creatura frutto del suo amore e di quello di Akito. Quasi in risposta ai pensieri appena fatti ,sentì un colpetto proveniente dall'interno della sua pancia, un colpo un pò più deciso del solito. Lei, lui o quello che era aveva dato un cenno delle propria presenza nel suo corpo. Un presenza che da mesi le appesantiva non solo la pancia ma anche la mente. Cominciava a sentirsi davvero stanca.

"Allora signora vuole sapere il sesso del bambino?"
AKITO: SI CERTO CHE LO VOGLIAMO SAPERE!!!
SANA:NO CHE NON LO VOGLIAMO SAPERE""
AKITO:SCUSAMI MA CHE STAI DICENDO? NON SEI CURIOSA DI SAPERE SE è MASCHIO O FEMMINA?
SANA:NAAA!!! QUALE VUOI CHE SIA LA DIFFERENZA???NON FA ALCUN DIFFERENZA DAVVERO!!!
AKITO:-.-'' VORRESTI DIRE CHE VESTIRE UN BAMBINO CHE MAGARI è MASCHIO DA FEMMINA NON FA DIFFERENZa"?O comprare macchinine ad una bambina???"
" ah ma smettilaaa!! tanto lo so che tu vuoi un maschietto!!! ma io mi sento che sarà una femminuccia....sisi sarà una donna..."
" DIo ce ne scampi.se è come te....stiamo apposto allora...."

QUel giorno quando aveva fatto una delle ultime ecografie non aveva voluto sapere il sesso del bambino nonostante i cenni di disapprovazione di suo marito. Marito...che strano termine...non aveva mai pensato che si sarebbero sposati.QUesto pensiero la fece sorridere. No a lei proprio non importava se quella vita dentro di lei fosse maschio o femmina, bastava che Akito fosse sempre accanto a lei per sentirsi a sicuro. Un altro colpetto provenì dal suo ventre. " Ehy facciamo i capricci oggi?"Sorrise, finì di vestirsi e andò nell'altra stanza chiudendo dietro di se il riflesso del suo corpo così mutato.. Quasi nove mesi erano passati...nove mesi nei quali il suo ventre piatto era diventanto un enorme pancione.


"Sei pronto?
"quasi"
"Perchè non spegni la televisione! dobbiamo andare..!! Tsu e Aya ci staranno aspettando."
" sisi che aspettino pure..un attimo solo..sto finendo di guardare questo incontro di Ka..."
Akito non ebbe neppure il tempo di finire la frase. Lo schermo della televisione era già diventato tutto nero. Sbuffò. Era sempre così con la sua neo moglie. Non aveva mai nemmeno il tempo di replicare che lei già aveva deciso per entrambi.Donne incinte, valle a capire!!
"Uomo avvisato mezzo salvato! se non ti era chiaro non era una richiesta quella...era un ordine!!"
" perchè tu sai fare anche richieste?? A me sembri più una tiranna"- fece una pausa. Subitò dopo scoppiò in una risatina sommessa.
" ahaha !!ma che ti sei messa addosso?"
La guardò con fare divertito. Era proprio impossibile non ridere . Da quando era incinta, Sana non faceva altro che suscitare la sua ilarità. Era stato da sempre abituato a vederla magra ed esile e vederla essere diventata così tonda in quegli ultimi mesi lo stupiva. Ma lo rendeva anche felice. Già, la sua piccola Sana portava in grembo il suo futuro figlio, la prova che lei sarebbe stata per sempre sua. Nessuno spasimante in agguato, nessun problema.. nessun Naozumi a rompere le scatole...niente di niente. Da quando era rimasta incinta e l'aveva sposata, Akito sapeva che quella piccola donna sempre allegra sarebbe stata solo di sua proprietà.


" EHY NON CAPISCO CHE CI TROVI DA RIDERE.. GUARDA CHE QUESTO BAMBINO è ANCHE OPERA TUA...NON è COLPA MIA SE SONO DIVENTATA UNA MANGOLFIERA E I VESTITI MIGLIORI NON MI ENTRANO PIù!!! PERCHè NON PROVI TU QUESTO fardello?""
" PERCHè SONO UN UOMO MIA CARA...NON HO L'APPARATO ADATTO PER SOPPORTARE UNA GRAVIDANZA"
"BHE E ALLORA NON RIDERE DI ME!!!!!!!"
"Ehy piccola su su- fecè lui accarezzandole dolcemente la testa in uno di quei momenti rari in cui si trasformava dall'essere sfrontato all'essere una persona dolcissima. Era lei che gli tirava quel senso di protezione. Avrebbe solo voluto proteggerla."non volevo prenderti in giro."
" bhe ci mancherebbe!! Allora ti senti pronto per questo bambino??"
"si...sono tranquillissimo"
" non si direbbe dal mondo in cui mi stai stritolando la mano....dai puoi dirmelo se sei preoccupato per qualcosa...."

Non se ne ' era proprio accorto. Già non si era proprio accorto di aver stretto la mano della ragazza al solo pensiero del parto.L'aveva fatto di istinto.Sana come sempre aveva ragione. Lui era preoccupato e spaventato. Sopratutto spaventanto. Quando si ritrovava a pensare all'imminente parto provava una sorta di irrequietudine sotto la quale si celavano pensieri che non avrebbe mai avuto il coraggio di dire ad alta voce: sarebbe stato una lui o una lei? che nome gli o le avrebbero dato? sarebbe stato in grado di fare il padre? di gestire la situazione? Tanti pensieri , troppi che gli facevano venire sempre un gran mal di testa.Ma sotto tutti quei pensieri se ne celava uno, quello più spaventoso: sua madre era morta dandolo alla luce. Era un pensiero orribile. E Se anche Sana fosse morta dando alla luce il bambino? quel bambino che era loro figlio? COsa sarebbe successo? Aveva già patito troppi anni cercando di non sentirsi in colpa per aver causato la morte di sua madre, non voleva sentirsi anche in colpa per causare dei danni anche a Sana. Lui proprio non avrebbe voluto perderla non ora che era tutta sua, solamente sua.

" No...non ti preoccupare..sto bene..sei tu che mi rendi isterico!!"
" IO COSA?????" Sana cominciò a sbraitare come suo solito poi improvvisamente si calmò e lo guardò negli occhi stringendogli ancora di più la mano e come se avesse letto i suoi pensieri disse:
"Akito...non ti preoccupare....andrà tutto bene! io sono sempre stata in buona salute..." Akito vide un sorriso spuntare sul volto di lei. Il bellissimo sorriso di una giovane ragazza piena d'amore e che per giunta aspettava il suo bambino. Fu vedendo quel sorriso che le sue proeccupazioni se ne andarono via così come erano venute e abbozzò anche lui un sorriso di rimando.
" Non pensarai che sono preoccupato che tu ci possa lasciare le penne vero???"
" no è che...."
" Tranquilla Kurata ci vuole ben altro per spaventarmi..." la baciò. SI sarebbe andato tutto bene. Ne era sicuro.



“Sana ma tu sei?...??"
" Oh mio dio..sei?!!!"
Sguardi allibiti, occhi strabuzzati all'infuori, bocche spalancate dalla stupore. A quanto pareva lei non era l'unica a stupirsi del suo nuovo aspetto. AYa e Tsuyoshi la guardavano in quel modo....tutti ultimamente la guardavano così....come se stessero vedendo un aliena o chissà cosa. Che gran fastidio!Che c’era poi di così strano nel fatto che avesse un pancione così enorme proprio non lo capiva.
" Sisi...risparmiatemi i commenti...già so cosa vorreste dire...."
Akito: si infatti già lo sa che è...- sana gli mise una mano sulla bocca per evitargli di dire altre idiozie..”

Akito: uha mmmmfiermmma"
Tsu: no ..ecco non voleva dire proprio mongolfiera.."
"hey chi ha detto mongolfiera ??lui non ha detto niente vero??fai con la testa di no da Bravo Aki!!!!!!non hai detto che sono una mongolfiera vero? Dillo anche a loro."
Akito: mmmsisi mmm in..mmce.."
Sana: come scusa !!non ho capito!"
Akito:no niente sei bellissima!!! non ho detto nulla!!
“SEI COSì INCINTA!!!!- esclamò Aya tutto d’un fiato
Akito: certo che è proprio una volpe la tua donna tsu vero???
Tsu: ehy non essere villano con il mio biscottino!! capito??????Siamo solo stupiti..è da due mesi che non vi vedevamo e vedere tua moglie così...fa uno s trano effetto...Allora Sana...a quando il lieto evento??
Sana: tra una settimana, il 12 di ottobre!!
Tsu: o che coincidenza! Akito ma non è quando sei nato tu??
Akito: si e con questo?
" Mah niente spero che non sia una peste come te..."
Akito lo fulminò con uno sguardo.
Tsu: eheh come non detto cambiamo argomento. tu Akito ti senti pronto al parto??
" Aktio: eh??? e io che centro?? mica devo partorire io!!perchè non lo chiedi a Sana!!
" Si ma tu devi confortare la tua donna..gli ultimi studi hanno..."

Ci risiamo, pensò Akito. Ecco che stava per arrivare una nuova lezione sulla scienza delle ginecologia. Tutta una serie di bla bla bla , uniti a discorsi che soltanto un neo ginecologo come Tsuysoshi poteva fare. Che poi, non aveva mai capito come mai il suo amico si fosse improvvisamente interessato a tale branca della medicina, lui che per dare il primo bacio ad Aya aveva aspettato di arrivare alle superiori nonostante facesse coppia fissa con lei da un bel pezzo. Bha, chissà magari il nuovo interesse era sfociato dopo aver scoperto le bellezze del corpo femminile. Forse, pensò Akito scuotendo tra se e se la testa, era l’unica risposta plausibile alla scelta bizzarra del suo amico. Ad ogni modo gli studi di Tsuoyshi non potevano non aver influenzato anche la sua vita quotidiana tant’è che ogni volta che si vedevano non smetteva di riproporgli barbose e lunghe lezioni sull’argomento. Ma a lui cosa poteva importare di allattamento , nuovi metodi di nascita, periodi post parto ……?proprio nulla! Del resto non era lui a dover partorire. Povera Sana. Ogni volta che pensava che la sua donna avrebbe presto dovuto sopportare le pene del travaglio provava una strana sensazione. Non avrebbe voluto esser nei suoi panni. Sentì dalla bocca di Tsu provenire parole come rillasamento, spinger forte…tutte parole senza senso. No, per fortuna lui era un uomo. Il parto era decisamente una cosa che non sarebbe mai rientrata tra le sue priorità.



Tsu: bhe Sana credo che dovresti restare a letto senza affaticarti troppo..
Sana: Noo sto bene..non posso mica rimanere per un intera settimana a letto!!
AkitO : infatti guardate che non è affatto piacevole sentirla blaterare del bambino tutto il giorno.
Sana: AH SCUSAMI EH..GUARDA CHE QUANDO NASCERà IL BAMBINO CHI CREDI CHE DOVRà CALMARLO LA NOTTE? CANTARGLI LA NINNA NANNA? FARLO RIADDORMENTARE????'TU MICA I O...SE NON VUOI CHE RIMANGA UNA CASALINGA A VITA DEVI PERMETTERMI DI DORMIRE LA NOTTE ALTRIMENTI LE RUGHE POTREBBERO DISTRUGGERE ILMIO BEL FACCINO!!!
AKITO: COME SCUSA? E TU CHE FAI ? IO NON DEVO DORMIRE???
Sana: si ma tu sei abituato a farti le corse notturne per Tokio..e poi tu non fai l'attore...
"aKITO:BHE vorrà dire che MI Dovrai DEL SUSHI A VITA..E FORSE ANCHE QUALCOSA ALTRO.....che ovviamente si possa fare in camera da letto!! e poi tranquilla Sana....la tua faccia non può diventare peggio di così credimi!!
SANA..MA SEI PRORPIO UN MASCALZONE VIENI QUIIIIIIIIIIIIIIII!
Aya: ahaha siete proprio buffi non cambierete mai!!

Akito e Sana si fermarono di botto a quell'osservazione. Sana guardò esterefatta Tsu e Aya ke ridevano. RIdevano proprio a crepapelle. Effettivemente , e a questo non aveva mai potuto non pensare, lei e Akito formavano davvero una strana coppia. Chiunque li avesse visti a prima vista,non avrebbe potuto fare a meno di chiedere come potessero stare insieme due persone che passavano metà giornata a litigare e a battibeccare....perfino sulle cose più stupide. Ma forse era proprio questo che li rendeva così speciali. Già era proprio questo che aveva sempre reso così speciale Akito, sempre a dar risposte fuori luogo ma dietro le quali, Sana sapeva si nascondeva solo il grande amore che li legava. Battibeccare con lui era a volte perfino divertente.

Tsu: Sana...SANA CREDO CHE DOVRESTI CALMARTI....LA TUA PRESSIONE POTREBBE SALIRE E...
SANA: MA NO STO BENE....SUL SERIO....AAAAAAAAHiooo!!!"

Le ultime parole famose. Mentre correva e sbraitava come al solito verso Akito lo sentì... qualcosa di strano...un colpo al ventre, talmente forte da farla piegare in due sul pavimento.Cosa diamine stava succedendo??
Tsu: Sana !!SANA chE SUCCEDE???
SANA..nO NO NIENTE..è SOLO.....AAAAHIAA"

E di nuovo lo avvertì...un colpo, forte, fortissimo. Per un istante le sembrò che nel suo ventre si stesse giocando una partita di ping pong. Provò a rialzarsi ma fu del tutto inutile . Avvertì una fitta allo stomaco e la testa cominciò a girarle. Sentiva solo voci confusa...Akito Tsu e Aya continuavano a chiederle se andava tutto bene. Col cavolo , pensò. Non andava affatto bene. Non riusciva a capire che le stesse succedendo. Un quinto colpo le fece perdere le ultime forze che aveva. Subito dopo sentì qualcosa di bagnato scorrerlo lungo le gambe . Non ci fu bisogno di altro segno. Finalmente capì quel che le stava succedendo.



Akito:" Sana...Sana..piccola che c'è?
Sana: ahioo ahioooo..o credo che sia arrivato il momento....o cavoloooooooo!!!
Akito:MOM...MOMENTO?? CHE INTENDI???
Sana non riuscì a rispondere. Riuscì soltanto a fissare il volto di Akito che d’un tratto era impallidito. Per fortuna qualcuno rispose al suo posto.

tsu: AKITO ABBIAMO UN PROBLEMA!! LE SI SONO APPENA ROTTE LE ACQUE"

Solo quella frase riuscì ad udire poi divenne tutto nero. Il bambino stava per nascere ma lei proprio non aveva più le forze per restare vigile.







Aya: sana sana riprenditi..forza!!!

Akito: Tsu ..c..che diavolo sta succedendo???

Tsu: io io….io non lo so..

"COME NON LO SAIIIII????"

“CIOè IO…SI LO SO..CREDO CHE il bambino stia per nascere in anticipo…Sana si è agitata troppo…oh cavolo e adesso che facciamo! Che facciamo??? che facciamo???

“ COME COSA FACCIAMO?? DOVRESTI SAPERLO TU??? SEI TU IL MEDICO NON IO”
“ SI MA…ECCO..uff…calma..calma..calma..mi devo calmare..1, 2. 3. respiro..1. 2 3. respiro….

Akito:TSUOSHYIIIIIIIIIII FINISCILA…MI SPIEGHI perché STAI Applicando PRATICHE DI RESPIRAZIONE DA PARTO SU DI TE???

“TSU: 1, due tre, un due tre…

“ amico..se non ti è chiaro c’è sana, lì a terra svenuta……

Ma tsuoshy parve non ascoltarlo minimamente anzi cominciò ad urlare da solo come un forsennato!!

“ Ahaaaaaaaa che tragedia..su sana rispondimi ti prego…dimmi che non sei mortaaaaaa!!!!!!!!!!Che tragediaaa!!!”

Aya: tsu, tesoro calmati..

Akito: oh al diavolo io chiamo l’ambulanza.





Akito lanciò uno sguardo all’amico. MA come diavolo aveva fatto a laurearsi in medicina!!!Guardò Sana ancora distesa per terra, priva di ogni espressione. E cominciò ad avere paura. Sana non poteva partorire in quel momento. Non ora davanti ad un Aya indecisa sul da farsi e ad uno Tsuoyshi che di tutto si preoccupava fuorchè di capire cosa diavolo stesse succedendo. No sana non doveva partorire , lui non era ancora pronto all’evento. E poi d’improvviso nella sua mente apparve un'altra domanda: terribile per lui in quel momento: e se fosse stata colpa sua? Se Sana si era agitata perché lui come al solito aveva fatto l'idiota? Si doveva per forza essere colpa sua…!!Possibile che non riusciva a combinarne una giusta? Con questi pensieri in testa, con mano tremante, prese il telefono e compose il numero dell’ambulanza. A quanto pare la prossima destinazione sarebbe stata l’ospedale.



“ Signora come si sente???”

Una voce si addentrò nelle nebbie della sua mente ancora oscurata. Aprì gli occhi. Quattro volti la fissavano spaventanti . Perché la guardavano in quel modo?

“ Io…oh dio che mal di testa che ho…..ohioooo..”

Fu quel grampo lanciante al ventre che le fece ricordare quel che era appena accaduto.Ricordava ben poco …lei che litigava con Akito…delle fitte tremende allo stomaco..e poi più nulla, il vuoto totale. Doveva essere svenuta senza dubbio. E ebbe la conferma di ciò guardando il volto preoccupato ma sollevato di Akito nel momento in cui lei aveva riaperto gli occhi.

“ Che è successo? sono svenuta?"

“ Si signora si calmi..!! è entrata in travaglio ma ci sono due buone notizie ahahah!!!- Un medico dal’aria familiare le si era appena avvicinato..chissà perchè Sana ebbe l’impressione di averlo già visto.. E poi perchè rideva in quel modo???

Sana “ E sarebbero???”

Medico: A quanto pare il bambino nascerà prima del previsto..deve essersi agitata troppo o comunque sia questo cosetto non vede l'ora di uscire dalle sue gambe...!Ma proprio non lo capisco..fossi in lui vorrei stare lì dentro per molto tempo aahah!!"

Akito: Ehy...moderi il tono in cui si rivolge a mia moglie chiaro!! l'altra buona notizia quale sarebbe? sai la prima non mi è sembrata poi tanto confortante!

“ Bhe l'altra è che la signorina Kurata è passaa da un TL ad unTML"

“ Che significherebbe scusa??? “-Akito guardò il giovane medico

“ è passata da UN TRAVAGLIO LUNGO A TRAVAGLIO MOLTO LUNGO!!!COMPLIMENTI”!!”

Akito preso il colletto del medico e comincò a stritolarlo:

"E QUESTA LEI LA CHIAMA BELLA NOTIZIA??????????????- la mascherina che aveva il medico sulla faccia cadde lasciando scoperto il volto-ehy un momento...ma tu.....mi sembra di averti già visto.......

SANA:SI.....O MIO DIO MA TU SEI SOPRACCIGLIA SPORGENTI SWUMP, SANGUE DAL NASO !!!!!!!

-NO ,SONO IL DOTTOR iSCHIDA, prego!!!

AYA:SI SEI SOPRACCIGLIA SPORGENTI!!!!!!!NON PUOI NEGARE!!

ISCHIDA: NO, IL DOTTOR iSHIDA!!

Tsu: SIII TU SEI PROPRIO SOPRACCIGLIA!!!! COME VA IL NASO??' SANGUINI ANCORA TANTO SPESSSO????

AKITO: DEVE ESSERE PROPRIO UN BRUTTO PROBLEMA IL TUO!!

iSCHIDA: BASTA!!E VA BENE ...MI AVETE SCOPERTO.................In ogni caso mi chiamo Ishida e non sopracciglia sporgenti!!!.E COMUNQUE COMPLIMENTI AKITO E SANA! NON PENSAVO VI SARESTE SPOSATI!!!!

AKITO:OH NO...TI PREGO NON DITEMI CHE SARà QUESTO ELEMENTO A FAR PARTORIRE MIA MOGLIE!!!!

iSHIDA:NO TRANQUILLO IO SONO SOLO UN ASSISTENTE....MA STO ANCORA CERCANDO UN MEDICO CHE POSSA FARVI PARTORIRE!!OGGI c'è una strana moria di medici!

SANA: ANDIAMO BENE.......!!ooohio che dolore!!!!!!

Tsu: Sana rimani a letto...sai...vedrai che presto potrai partorire!

Sana:speriamo.. non ce la faccio più..è una tortura...



E lo sperava davvero. Il parto...e così era arrivato davvero il momento . A quanto pareva il bimbo voleva conoscer presto il mondo. Buon per lui, ma per quanto riguardava lei, Sana, sperava soltanto che presto sarebbe tutto finito. Lei non ne sapeva assolutamente nulla di queste cose. Quel che sapeva sul come far nascere i bambini lo aveva appreso soltanto guardando i film e i telelfilm e letto qualche libro di tanto in tanto. E quel che aveva appreso era soltanto che il momento del parto non era per nulla piacevole... non aveva neppure potuto chiedere a sua madre come era stata l'esperienza. Che ne poteva mai sapere Misako! Sana era stata ritrovata per strada E poi conoscendola, se in passato avesse avuto la possibilità di dare alla luce un bambino avrebbe sicuramente utilizzato dei metodi inusuali!!! Mentre era persa in queste riflessioni Sana sentì di nuovo dei colpetti provenire dall'interno del suo corpo..dei colpi molto fastidiosi ma che al momento le parvero molto meno insistenti di quellli sentiti poche ore prima.Nonostante il lieve dolore che sentiva , non riuscì a tenere gli occhi aperti e lentamente scivolò nel mondo dei sogni., ma anche nel dormiglieva non potè fare a meno di non sentire altri colpetti: Quel bambino a quanto pareva non vedeva l'ora di vedere il mondo.



Ah..se solo avesse potuto avrebbe partorito lui al posto di Sana . Almeno le avrebbe tolto il peso di quella tortura. Subito Akito si stupì del pensiero appena fatto.Solo poche ore prima aveva pensato di essere contento a non dover essere lui a partorire ma ora...ora che guardava la sua Sana, bianca cadaverica in volto e così stanca da essersi perfino addormentata, il pensiero gli era uscito dalle viscere delle sua coscienza senza nemmeno prestarci attenzione. Quel bambino ancora doveva nascere e già causava problemi. Si avvicinò alla ragazza, stesa nel lettino d'ospedale. Vista in quelle vesti e addormentata sembrava così piccola e indifesa. Cominciò a passarle una mano tra i capelli e le pose un bacio sulla fronte. Chi l'avrebbbe detto , all'età di undici anni, che sarebbe diventanto così apprensivo verso quella buffa ragazzina dai capelli rossi. Chissà se il bimbo o la bimba o quello che era le sarebbe somigliato un pò. In cuore suo Akito sperava che suo figlio fosse come sua madre...lei era sempre stata una donna fanstatica, con una tenacia incredibile, al contrario suo che era sempre stato spesso depresso e un cattivo esempio. Improvvisamente vide le labbra di Sana muoversi e sussurrare qualcosa nel sonno: " Akito....." AL pronnunciare quel nome , il ragazzo vide il volto di lei distendersi in un espressione tranquilla e anche lui non potè farne a meno: non potè fare a meno di sorridere tra se e se . Di qualsiasi sesso fosse stato il bambino, maschio ,femmina, allegro, tonto, timido o quello che sarebbe stato, lui aveva un unica certezza: sarebbe diventato un splendido bambino felice perchè a prendersene cura ci sarebbe stata la sua Sana.



8 ore dopo, Ospedale di Tokio



Sana: Ah che bella dormitina...nonostante il dolore sono riuscita a chiudere un pò gli occhi. Ma che ore sono?

AYA: ah Sana ti sei svegliata! sono le otto di sera.. come ti senti?

Sana..megl....ohioo ohiooooo!No melgio no, mi sento più riposata ma i dolori mi sembra che siano aumentati...dove il medico?

Ishida: Eccomi!!

Akito: ancora tu ??!!!

Sana:oh sopracciglia sporgenti swump!!! che bello rivederti allora....quando posso partorire???

Ishida: ti prego non chiamarmi così!!!!!mi chiamo Ishida!!e cmq ho un altra bella notiziona!!

Akito: .............quando dici così è sepre un cattivo segno...!

Ishida: Sana sei passata da un TML a un TPLDM!!!!!

Sana:E PER CHE COSA STAREBBE L' ULTIMA SIGLA?

iSHISA: Travaglio più lungo del mondo ovviamente!!! COMPLIMENTI !!FOSSERO TUTTE COME TE NOI MEDICI AVREMMO SEMPRE DA LAVORARE!!!!!
Akito: MA CHE FAI TIPO?? CI PRENDI IN GIRO PER CASO?!!" QUESTA TI SEMBRA UNA BELLA NOTIZIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!??

iSHUDA: BHE SI, SE CONSIDERIAMO CHE NON CI SONO ANCORA GINECOLOGI DI TURNO DISPONIBILI!!!!!!

SANA:CHE COSA????? E IO COME DOVREI PARTORIRE SENZA GINECOLGO????? EH???? MI SPIEGHI?????????IL TUO GRADO DI INTELLIGENZA DEVE ESSERE CONDENSATO TUTTO NELLE TUE SOPRACCIGLIA!!!!!!!!VUOI CHE TI FACCIA USCIRE UN Pò DI SANGUE DAL NASO???

ISHIDA:NO NO SANACHAn FERMATI..TI PREGO..COSì PEGGIORI LA SITUAZIOEN SE TI AGITI!!!

TSU: SI SANA PER L'AMORE DEL CIELO CALMATI!!!!NON DEVI AGITARTI

SANA: IO NON MI STO AGITANDO AFFFATTTTTO!!!!!!!!! E POI SE è UN TMLDM NON VEDO PERCHè DOVREMMO PROECCUPARCI!?? CI VUOLE ANCORA TEM....?



Un altro colpo. Questa volta molto più forte degli altri. Per un attimo perse l'equilibrio e mollò il colletto del camice di Ishida. Un enorme grampo al ventre a cui ne seguirono un altra decina. Non ebbe bisogno di chiedere a qualcuno cosa le stesse per succedere....quei colpi dati così di forza, rappresentavano la volontà di qualcuno che si faceva strada dentro di lei per uscire. Con una strana comprensione , lo capì. QUesta volta stava davvero per partorire.



AKITO: SANA SANA CHE SUCCEDE???STAI MALE???

sANA: OHIOHOH ..GYAAAAAAAAA HAAAAA....ISHI...IShidA CREDO CHE STO PER PARTORIRE!!!

ISHIDA:OH CAVOLOOOOOOO!! MI SA TANTO DI SI!!! SANA RESPIRA PROFONDAMENTE....CALMATI..ADESSSO VEDO DI CHIAMARTI UN MEDICO...

AYA;NON C'è TEMPO ..STA TROPPO MALE...!! COME FACCIAMO!!!NESSUNO DI NOI HA ESPERIENZA IN CAMPO..TU SEI SOLO UN TIROCINANTE PER ORA...

iSHIDA: VERAMENTE...QUI TRA NOI C'è QUALCUNO CHE HA ESPERIENZA...

AYa:oh è vero tsu!!- fece la ragazza ricordandosi improvvisamente del suo compagno- tsu..ma dove sei finito??

Tutti si voltarono alla ricerca del ragazzo. E lo viderono stranamente raggomitolato in un angolo con l'aria terrorrizata. Tremeva come una soglia aggrappato ad una sedia e gli occhi spalancati che cercavano di evitare di guardare i presenti nella stanza.

tsu:IO??? NOOO!! IO NON POSSO..

AKITO: MA COME NON PUOI?? SEI UN GINECOLOGO...AVRAI GIà ASSISITITO AD UN PARTO NO???'

tSU: VERAMENTE IO....

REI: APPUNTO CHE MEDICO SEI..MUOVITI A FAR USCIRE QUELL COSO, FIGLIO DI UN ALIENO DALLA MIA SANA!!!!!!!!!!!!-

Il manager di Sana , con il volto sudato e l'aria di chi è stato investito da un tram, sbucò improvvisamente da un angolo della stanza. Era apparso magicamente senza che nessuno se ne accorgesse.

SANA: REI E TU QUANDO SEI ARRIVATO??OHHHooihoo!!

Akito: CHI SAREBBE L'ALIENO SCUSATE??!!!

Sono arrivato ora- disse rei ingnorando completamente la domanda di Akito- HO CERCATO DI FAR IL PRIMA POSSIBILE !! HO DOVUTO TENER A FRENO LA STAMPA...HO PORTATO ANCHE TUA MADRE!!
SANA: OH MAMM...INA...SEI TU..SONO FELIC...OHIOOOHIIIOO

La signora Kurata apparve proprio come Rei, improvvisamente. Ma la cosa più strana che notò Sana era che Misako portava un enorme copricapo con la scritta: BENVENUTO FIGLIO DI UN ALIENO a caratteri cubitali con accanto lo schizzo di quello che doveva essere la faccia di Akito!! Il dolore era troppo..Sana non ebbe la forza di commentare gli assurbi vestiti di sua madre.

MISAKO:CIAO FIGLIA MIA!!COME TI SENTI????? PRONTA A FAR USCIRE DI TE TUTTO IL PURGATORIO??.

REI: MA SIGNORA KURATA LE PARE IL MOMENTO D I DIRE QUESTE COSE!! lA NOSTRA SANA DEVE STARSI CALMA!!oh NO!!
sANA::GYAAA AAAAH...CHE STA SUCCEDENDO REI!!
REI: CAVOLO LA STAMPA VUOLE RIPRENDER IL TUO PARTO...PRESTO CHIUDETE TUTTE LE PORTE!!

SANA: CHE COSA?????? IO DOVREI FINIRE IN TV MENTRE STO PARTORENDO!!!AAAAAAH OOHIOOO AHAHAAH..

Misako: LALALLA CI PENSO IO ALLA STAMPA..LALLA CI PENSO IO ALLA STAMPA!

AYA: MA...LE SEMBRA IL MOMENTO DI CANTARE!!!

Akito: SCUSATEMI POSSO SAPERE PERCHè SU QUEL COSO DELLA SIGNORA KURATA C'è LA MIA FACCIA??????

sANA:..OH DIO AIUTATEMI...FATEMI USCIRE QUESTO COSO DA QUA DENTRO!!

AKITO: PER FAVORE TSUOYSHI MUOVITI A FAR PARTORE MIA MOGLIE!! E SMETTETELA TUTtI DI FARE BACCANO!!e sopratutto di dire che io sono un ALIENO!!!

tSU: MZA VERAMENTE IO ...ECCO....è LA PRIMA VOLTA CE FAREI PARTORIRE QUALCUNO!!!

AKITO:CHE COSA?? VUOI DIRE CHE NON HAI MAI FATTO NASCERE NESSUN BAMBINO PRIMA D'ORA!???

TSU.no...

akito: MA CHE RAZZA DI GINECOLOGO SEI!!!!!!!!!!!!!!!!!LO Sapevo SEI UN TOTALE IMPIASTRO...NON HAI MAI BACIATO AYA PRIMA DI UNA CERTA ETà..COME POTEVI GUARDARE GLI ORGANI FEMMINILI SENZA FARE LA FEMMINUCCIA!! LO DOVEVO IMMAGGINARE!!

AYA: EHY TU NON OFFENDERE TSUOSHY CAPITO!!SI è SPEICALIZZATO DA POCO!!!

TSU: GIà AKITO,NON PARLARE!!!!

REI: VI PREGO FATE STARE BENE LA MIA SANA VI SCONGIUROOOOOOOOOOOO!!TUTTA COLPA DELL'ALIENO ! TUTTA COLPA DELL'ALIENO!!!

Troppa confusione, troppo baccanno...in quella stanza sembrava che si stesse disputando uno spettacolo teatrale. Tra un grampo e l'altro Sana provò anche una strana sensazione: un irritazione tremenda. COme potevano fare tutto quel baccano mentre era lei a dover partorire?No il suo bambino non sarebbe nato in tutto quel putiferio.



sana:BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!


Una sola parola..una sola parola urlata così a gran voce ma che bastò a far scendere la tranquillità nella stanza. FInalmente ed era ora si erano ricordati della sua presenza nonOstante lei fosse stata per tutto il tempo l'argomento principale.



sana: BASTA!! per favore...adesso mi starete tutti a sentire....voi fate baccano ma sono io quella che sta per partorire!Rei...vai fuori ad intrattenre la stampa e cacciali via. Aya tu fai compagnia a mia madre e cerca di evitare si farle fare cose stupide e soprautto togliele quell'affare dalla testa. Akito, per favore rimani qui con me...e tu Tsuoshy ....ORA MI FARAI PARTORIE...ESPERTO O NO MI TIRERAI FUORI QUESTO BAMBINO ASSIEME AD ISHIDA CHIARO???ALTRIMENTI QUANDO SARà TUTTO FINiTO VE LA VEDRETE CON LA MIA IRA E IL MIO MARTELLO!!!!

" O...OK..SANA..- fece tsuoyshi in preda alla paura- LO FACCIO PERCHè SEI MIA AMICA!OK..ORA TIPORTIAMO IN SALAL PARTO....AKITO VIENI CON NOI?

AKITO: SE PROPRIO MI TOCCA....



QUalche minuto dopo erano in sala parto. QUando sarebbe finita quella tortura? Sana non potè fare a meno di chiederselo mentre la piccola vita dentro di lei continuava a riempirla di calci. Nel suo ventre le sembRava che si stesse disputando un incontro di boxe.In verità non aveva mai giocato a tale sport ma la potenza dei colpi era tale che non trovò altra metafora per descrivere quello che stava provando. Dannata maternità!!!! non poteva esser nata uomo? almeno non avrebbe dovuTo patire lei tutta quella sofferenza.


Ishida: forza sana respira....

tsu: 1, 2, 3 respiro, 1, 2, 3 repiro

Akito: ma perchè respiri tu cavolo.!!!!!deve respirare lei inquel modo!!! tsu se succede qualcosa a lei o a mio figlio ti ammazzo!!!

Tsu: mi sto solo cercando di calmare...e la prima volta che ne vedo una così da vicinoooo......!!cioè vogli dire...uno...

akito: vedere cosa??? o mio dio non mi dira che non hai mai visto..una...una..vag...

tsu: STAI ZITTTO NON Intendevo DIRE QUELLO!!! è LA PRIMA VOLTA CHE VEDO UN PARTO COSì DA VICINO!!!E NON PENSARE SEMPRE COSE DA DEPRAVATO!!! TI PARE IL MOMENTO??!!

Akito: lo faccio per sdrammatizzare..!!!

Voci confuse...ormai Sana non stava nemmeno più a sentire quello che le dicevano. Voleva solo farla finita.

Tsu: dio mio come è grande??!!!

AKITO:COSA??? EHY STAI PER CASO COMMENTANDO L'ORGANO FEMMINILE DI MIA MOGLIE???!!! NON TI PERMETTERE!!! DOPO CHE AVRAI FINITO E FATTO USCIRE QUESTO MARMOCCHIO DOVRò CANCELLARTI LA MEMORIA!!

Tsu: zITTO AKITO MI DECONCENTRI!!! Dai Sana ci siamo quaSi...dai..continua a spingere....1, 2.3 respiro!"

Sana: non ce la faccio..VORREI VEDERE TE AL MIO POSTO!

tSU:Ok,,Sana , sta uscendo forza.. un ultimo sforzo.


Che parole senza senso.....tSu le stava proprio dicendo che doveva spingere..ma spingere cosa poi....come si faceva a spingere e a respirare lentamente nello stesso momento?? era una cosa difficile perfino per lei.Mentre era distesa su quel lettino con le voce di tsu e Ishida in sottofondo e la mano di akito che la stringeva forte, le vennero alla mente delle immagini: tutte quelle scene dei film in cui le protagoniste partorivano e urlavano in preda ai crampi. Anche lei si sentì come una di loro. Ma in verità, pensò in quel frangente, vedere finti parti in tv era decisamente diverso dalla realtà: era senz'altro molto più doloroso. Voleva fare uscire quella cosa da dentro la sua pancia! Non ne poteva più!! E poi d'improvvisò sentì un altro colpo, questa volta molto più pesante..forse c'e l'aveva quasi fatta.



Tsu:: Sana vedo la testa..forza un altro paio di spinte...ce l'hai quasi fatta!!FORZA SPINGI!!



Dolore, grampi, altro dolore. Una spinta, due spinte...qualcosa si mosse...una terza spinta ....si sentì stranamente più leggera d'improvviso. In quelle ultime spinte, tutto divenne più confuso...non sentiva più niente....se non la stretta di mano di Akito che improvvisamente si era fatta più debole. Chissà perchè le aveva lasciato la mano. E poi finalmente accadde qualcosa di diverso: il dolore proveniente dal suo ventre e dalle parte inferiori del suo corpo si acquietò e udì un suono: un suono impercettbile, il rumore di una nuova vita venuto al mondo: il vagito di un bambino , il suo bambino.
Improvvisamente si sentì sfinita.


Tsu: Sana..è finita..su è finita...sei stata bravissima!é una bellissima bambina!!Vuoi prenderla in braccio??

" si!"

Con l'emozione impressa nella voce prese tra le braccia la bambina per la prima volta. La guardò e fu amore a prima vista. Tutto il dolore provato poco prima era sparito sostituito soltanto da un senso di meraviglia e felicità. Poi Sana si ricordò improvvisamente di qualcosa o meglio di qualcuno.

"ma Akito dov'è??"

tsu: ecco credo che si sia sentito un pò male..è proprio lì seduto sulla sedia!!



Era rimasto vicino a Sana tutto il tempo , tenendole stretta la mano. TUtto il tempo era stato lì con gli occhi socchiusi e uno strano senso di panico pregando in cuor suo che andasse tutto per il meglio. Ma poi arrivato all'ultime due spinte finali non ce l'aveva più fatta...Non aveva più retto alla vista di sua moglie che spingeva fuori con tutta la sua forza la vita dentro di se. Era troppo perfino per lui , che a parte delle grandi altezze non aveva mai provato paura per nient'altro..Ma quando aveva visto la testa di quel essere venir al mondo aveva provato un capogiro e un senso di nausea...il parto era finito . Sana era salva...non era morta come sua madre .... tuttavia nel momento stesso in cui aveva avuto la certezza che tutto fosse finito il senso di sollievo lo aveva sopraffatto e aveva allentanto la mano di Sana. Si era andato a sedere in una sedia poco distante dal letto. Non aveva avuto neppure il coraggio di guardare quell'essere venuto al mondo.

"Akito....vieni..qui.."

Fu la voce di Sana a ridestarlo da quelle strane sensazione. Rimpiombò nella realtà . Lentamente, anche se controvoglia si avvicinò al lettino di sua moglie.Una piccola creatura indefesa piangeva tra le braccia della ragazza.

"Vuoi prenderla in braccio?"



Un altra domanda fatidica .. voleva prendere in braccio quella bambina??voleva conoscerla...?? per un attimo stava per risponderle di no..era troppo minuscola la bimba .. troppo grande per le sua braccia....aveva paura di spezzarla.M apoi gli bastò guardare in volto sua moglie...il so sguardo raggiante, gli occhi brillanti e d'instinto annuì. Sana gliela passò delicatamente. Akito prese il piccolo fagotto e la vide:una bambina bellissima dai lineamente delicati e qualche piccolo pelo di capello attaccato sulla sommità testa: aveva gli stessi lineamenti di sana.Nello stesso momento in cui la vide ,Akito provò un stretta al cuore...ma non era uan sensazione brutta anzi era una sensazione nuova.. bellissima: la sensazione di chi è appena diventato padre per la prima volta. Eccola quella bambina, sua figlia proprio lì tra le sue braccia che lo guardava con la meraviglia di chi ha appena conosciuto il mondo con quel taglio di occhi tanto particolare: Erano i suoi stessi occhi, lo stesso medesimo colore.....Akito riconobbe se stesso in quello sguardo. Si sentì felice...al settimo cielo...mai aveva provato una sensazione così in vita sua. Perso nella beatitudine del momento alle sue orecchie arrivò un altra domanda ....

Sana: Akito..come la chiameremo???"

Guardò i pochi capelli sulla testa della bimba:neri come il carbone. E questa volta Akito non ebbe incertezze sulla risposta.

" Sumiko...." La chiameremo Sumiko!"


E con queste parole strinse ancora una volta quella piccola bimba tra l sue braccia e gli parve di stringere tutto il mondo ... il suo piccolo mondo: sua figlia Sumiko.





Angolo Autrice

Salve!! Ed eccoci qui ..siamo giunti ormai alla conclusione o quasi di questa storia. Questo è il penutilmo capitoo e vi confesso che per scriverlo ho avuto non poche difficoltà Sapevo che già molti avevano scritto il giorno del parto di Sana, per cui volevo fare qualcosa che fosse ..come dire particolare..E così ho pensato di renderlo alquanto comico, pensando sopratutto a come sarebbero state rappresentate le cose all'interno nell' anime.. Per tutto il resto..bhe devo dire che è stato per me molto difficile riuscire a descrivere un momento cos' cruciale nella vita di Akito e Sana :è stato difficle sopratutto perchè personalmente non ho mai provato cosa sia il parto quindi mi sono lasciata all'immaginazione ed ecco quello ch è venuto fuori. Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento: ho dovuto alternare molte parti dialogate a parti narrative perchè qualcosa mi diceva che l'evento esigeva essere trattato in questo modo!! Ah Avrete notato sicuramente che non ho mesos lo spoiler del prossimo capitolo ...bhe questo perchè l'ultimo capitolo sarà un pò speciale ! per cui non voglio aggiungervi niente e spero che mi seguirete fino alla conclusione!! Volevo ringraziare ancora una volta tutte colore che ogni settimana mi lasciano le loro opinioni sulla storia e coloro che mi stanno seguendo..Bhe dopo questo guazzabuglio di parole, vi lascio alla lettura. Alla prossima settimana!!

Ps: ah già il titolo diquesto capitolo è decisamente particolare ma spero che avrete capito il motivo: sumiko in giapponese significa carbonella!:)
 
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Sara_Skater89
view post Posted on 5/1/2011, 00:07




EPilogo

Dai Akito !! Sorridi!"

Mi lascio sfuggire un borbottio. Sono imbarazzato da morire. Odio sorridere. Soprattutto in pubblico . Eppure quella testarda di Sana si ostina sempre a farmi fare le cose più assurde. Cose che non sono da me. Non ho neppure il tempo di ribattere che mi ritrovo trascinato accanto al tavolo da pranzo. Sopra vi è una torta con una glassa rosa . " Buon metà compleanno Hayama e Kurata!". Fisso la scritta e chissà perchè mi stupisco ancora di quella buffa espressione. Eppure non è di certo la prima volta. Ogni 24 dicembre di ogni anno ci ritroviamo a festeggiare questa assurda cerimonia ..la data che cade a metà tra il giorno della mia nascita e la sua. Perfettamente a metà. Buffa la vita: un giorno ti ritrovi ad essere solo e depresso e a desiderare solo di farla finita, il giorno dopo invece scopri che nella tua vita buia entra molta più luce di quanto ti saresti aspettato. Le voci dei miei amici mi riportano alla realtà. Vogliono un sorriso da immortalare in una foto. Guardo Sana accanto a me e la vedo ridere e tentare di comprare un mio sorriso e lo fa mettendo una sua mano sotto la mia maglietta, proprio lì dietro la mia schiena. VOrrei dirle che non ho più 11 anni, che ne ho 26 e che non mi lascerò comprare dalle le sue avances....ma non ci riesco e lei lo sa. Sa benissimo che il semplice sfiorare dei nostri corpi mi fa perdere il controllo più di qualsiasi altra cosa al mondo. Che donna astuta!!Tanto tonta e ingenua ma a volte così perfida!!La sua mano sale sempre più su sulla mia pelle...sento una scarica elettrica ogni volta che lo fa..perdo il controllo. Perchè? Perchè Sana è così perfidamente lei: bella, vivace allegra e a volte perfino intelligente ,ma solo quelle rare volte in cui smette di essere una totale zuccona. Ma forse è per questo che la amo. La guardò di sottecchi per farle capire che so il gioco a cui sta giocando ...non la farò vincere.....ma lei si avvicina...il suo corpo morbido è incollato al mio...è così soffice e perfetta... Dio quanto vorrei portarla in camera da letto e piantare in asso tutti gli invitati!!

" Fai il bravo Akito. non vorrai che i tuoi figli pensino che hanno un padre orco !!un giorno quando guarderanno le foto. Se sorridi...dopo avrai anche una lauta ricompensa."

Mi sorride maliziosa Che mangiatrice di uomini è diventata la mia Sana. Forse è stato il tempo o il matrimonio a cambiarla.. o forse sono stato proprio io a portarla sulla cattiva strada che poi in fondo tanto cattiva non è.A questo pensiero mi lascio scappare un sorriso. Non ho il tempo di pensare ad altro che ecco arrivare un flash ad abbagliarmi. Il sorriso che tanto voleva è arrivato. Ha vinto lei ancora una volta.Ma non mi dispiace affatto...perchè forse dopotutto più tardi avrò il mio premio di consolazione. Lontano da occhi indiscreti. Solo io e lei come sempre.


" Sana ma che diavolo combini?? Guarda che se non ti sbrighi dopo ti chiederò ricompensa doppia!!"
"Un attimo.....sto mettendo a dormire i bambini!!"
" Sei sempre la solita lenta!"

QUella dannata festa di metà compleanno è finita dopo due ore di finti sorrisi e di false frasi di circostanza. Cosa me ne potrebbe mai importare di sapere come sta tizio o caio??Odio queste occasioni anche se sono fatte per festeggiare me o Sana o i miei figli..ma come farlo capire a quella testa bacata di mia moglie? Io oramai ci ho rinunciato. FInalmente però ora siamo rimasti soli...di nuovo io e lei...Ma Sana non si muove a venire da me. Frustrato per l'attesa continuo a rigirami nel mio letto o forse dovrei dire mio e di Sana....Ecco questa è un altra di quelle espressioni da aggiungere alla lista delle cose a cui ancora non sono abituato nonostante siano passati un bel pò di anni.Forse perchè per metà della mia vita ho vissuto come un individuo solitario...Prima c'era solo ME...adesso c'è un noi e la cosa non mi dispiace dopotutto. Penso alla lauta ricompensa che lei mi ha promesso..penso al profumo dei suoi capelli ,alla sua vita sottile ,alla sua pelle morbida...Un brivido mi corre lungo la schiena. DI nuovo. Stupido dannato corpo!! Perchè hai sempre queste assurde reazioni? Che io sia diventato Sana -dipendente? Perchè ogni parte di me vibra al solo pensiero di lei?Perchè provo fitte al cuore quando lei è lontana? Dopotutto forse sono davvero ancora un ragazzino....magari lo stesso "maniaco alieno depravato che ero alle elementari" .Così mi chiama lei quando di tanto in tanto provo a toccarle la schiena per verificare se porta il reggiseno o quando le alzo la gonna per farla innervosire.Dopotutto certe cose non cambieranno mai....


"Sana sono a casa!"
"Ciao Aki!!"-
Sento la sua voce oltrepassare quelle quattro mura che costituiscono casa nostra. AKi....Chissà perchè si ostina a chiamarmi in questo assurdo modo...Non sono mica una cane?? O forse si....forse lo ero ..un cane abbandonato più che altro... D'improvviso mi salta alla mente l'immagine di me accucciato vicino Sana a mò di cane che scodinzolo...é un immagine raccapricciante.Mi chiedo perchè ogni tanto mi saltano idee così strampalate in testa....Che sia per l'influenza di Sana? Del resto lei è pazza in tutto e per tutto.Non mi stupirei se si facesse strani film mentali!! Entro in casa e mi avvicino alla cucina. Lei probabilmente sarà lì a trafficare con pentole e pentolini nel vano tentativo di preparare qualcosa di commestibile...Appunto solo un tentativo perchè la mia Sana è capace di far tutto tranne di cucinare e io purtroppo sono l'unica cavia dei suoi" prelibati manicaretti". Ma quando arrivo in cucina mi accorgo che lei stranamente non è lì.
" Sana dove sei?"
" Sono in salotto !!"
E poi finalmente la vedo.é raggomitolata sul divano a guardare chissà quale assurdo programma in tv. Ha strani gusti Sana, in fatto di televisione, nonostante lavori nello spettacolo.Mi siedo accanto a lei che si fa più piccola in un angolo del divano.
" Dov'è Sumiko?"
" Sta dormendo!"
Sospiro di sollievo.Finalmente mia figlia sta imparando a dormire come tutti gli esseri normali di questo mondo.
" Ah meno male....è frustrante portarla in giro per la città in auto in piena notte per farla addormentare."
Sana non dice nulla ma continua a fissarmi e a sorridere tra se e se. Chissà cosa sta pensando..chissà cosa la sta facendo sorridere. Anche nella penombra riesco a scorgere i lineamenti delicati del volto che ancora oggi mi sorprendono per la loro bellezza. Sento il suo profumo e il mio corpo ha una scossa. Ho l'urgenza di baciarla così poso le mie labbra sulle sue...sono così morbide..così delicate...così mie...Sana ricambia il bacio e ci ritroviamo avvinghiati uno sopra l'altro sul divano. Ancora una volta mi stupisco di quanto due anime possano essere così differenti ma così in sintonia.. Il suo corpo si irrigidisce sotto il peso del mio ..Quasi mi infiammo a quel contatto... Voglio sentirla mia. Voglio sentirla più vicina..
" Aki..dai finiscila.." borbotta ma è solo un sussurro.So che neanche lei può resistere a quel contatto senza volere di più...senza desiderare altro. Freneticamente le passo una mano dietro la schiena alla ricerca del reggiseno...comincio a trafficare con ll gancio ..sono quasi riuscito a sbottonarlo . Eppure qualcosa non va...Sana è strana..non sento vibrare il suo corpo come vibra il mio.
" Cosa c'è Sana'?-"le do un bacio sul collo delicato- dai ora abbiamo molto più tempo per noi due..- le do un altro bacio-Sumiko finalmente dorme normalmente..da quando non ci concediamo un pò di tempo per noi?"Non aspetto neppure la risposta e le palpò il seno ma a quanto pare Sana non è contenta della cosa.
" AKito sei il solito maniacoooooooooooooooo!!! sei il solito alieno pervertito delle elementari...!!!!!!!""
" MA Sa..Sana...non mi pare che di solito ti dispiaccia!!"
Ora si che sono confuso.SOno abituato ad avere martellate ma Sana non si è mai tirata indietro alle mie avances o almeno non negli ultimi tempi. La guardò e vedo il suo viso pallido, gli occhi scavati.Non ha una bella cera.
" Sana cosa hai? "ripeto sperando in una risposta." Ora siamo molto più liberi. e pensavo che......"
Lei mi guarda di rimando, ha l'aria spaurita ma allo stesso tempo un lieve sorriso gli appare a fior di labbra. é un sorriso particolare.é un sorriso diverso dal solito. Ho la sensazione di averlo già visto.
" E pensavi male Aki.....!!! Io...ecco ...io.....Sono incinta di nuovo!!!"
Una sensazione familiare mi assale: rRcordo la goia che ho provato alla nascita di Sumiko e non ho bisogno di altro. Attiro Sana tra le mie braccia e le do un altro bacio accarezzandole un fianco.
" Akito sporcaccione...devo ricordarmi di evitare che tu ti avvicini a tuo figlio..se fosse maschio non vorrei che diventasse come te...!!!”
Lei mi bacia di rimando e mi abbraccia. Mio figlio..Sarò padre di nuovo. A questo pensiero, mi rallegro e questa volta sono io a sorridere.



“Cattivo Hiro, cattivo fratellone!"
Non faccio in tempo a fermarla che Sumiko ha già cominciato a dare colpi in testa a suo fratello a mo di Karatè. Come sempre.
" Sumiko finiscila!! Ho detto che non devi picchiare tuo fratello in cui questo modo !!"
"GNO!!!"
"Dio mio Akito, certo che tua figlia assomiglia in modo impressionante a Sana!! é incredibile!!"
Ignoro completamente la parole di Tsuoyshi forse perchè so che in fondo ha così dannatamente ragione. Mia figlia è come Sana...uguale in tutto e per tutto. E' come lei.
Ignorando le mie parole, Sumiko comincia a cantare e a ballare sotto gli occhi di Hiro che la guarda confuso.Canta a squarcia gola proprio come lei. Con il suo balletto infonde felicità e rassicurazione....Proprio come lei.... Che siano tutte così le donne della famiglia Kurata? Dio ce ne scampi!! Suocera, moglie e figlia: tutte strampalate le donne della mia vita. Hanno tutte quel gene dell'allegria e della stranezza..ma forse è proprio per questo che sono così speciali.
Continuo a fissare i mie figli che giocano allegri nel parco non rendendomi neppure conto che Tsuyoshi sta parlando con me.Peccato che però io non lo stia proprio ascoltando. Chissà cosa starà dicendo.Vedo Hiro fissare sua sorella in un angolino intimidito forse e con l'aria di chi si sta chiedendo se quella bambina dinanzi a lui sia pazza o sia fatta così di natura. Sorrido.Probabilmente sta pensando la stessa cosa che ho pensato io la prima volta che ho visto Sana. Hiro è come me per certi aspetti ma...Sumiko....si Sumiko è una Sana in miniatura tranne che per il colore dei capelli: neri come il carbone.Mi chiedo da chi abbia ereditato quel colore .Forse non è neppure mia figlia.Forse è frutto di una relazione segreta tra Sana e un alieno...Perchè di certo di me non ha proprio nulla o quasi. Non mi ascolta neppure quando parlo..proprio come LEI.
" Hiro fratellone cattivo....Hiro stupido!!"
Eccoci di risiamo, dopo la breve pausa cantericcia, Sumiko ha trovato un altro modo per rompere le scatole a suo fratello che in fin dei conti non le ha fatto proprio nulla.
“!Sumiko..mi dici che hai contro Hiro?"
"Lui non mi vuole dare la macchinina con cui sta giocando!! cattivo Hiro ...cattivo Hiro!!"
"Basta...tu hai i tuoi giocattoli..gioca con quelli e lascia in pace tuo fratello una buona volta!!"
"gnooooooooo""
E’ arrivato il momento di usare l'unica arma efficace. Mi avvicino e la guardo con uno dei mie sguardi cattivi . E lei di rimando mi guarda : ci fissiamo negli occhi e sembriamo capirci al volo. Si perchè se c'è una cosa che io e lei abbiamo in comune è proprio questa: quegli occhi ambrati, quella stessa profondità.Lei ha il mio stesso sguardo.



" Ah quanto adoro il natale AKI!"
"Bhe non mi stupisco...c'è qualcosa per caso che tu non adori Kurata?"
Lei mi lancia un occhiata minacciosa. Odia farsi chiamare Kurata, soprattutto dopo il matrimonio. Non ho mai capito il perchè...ma forse semplicemente perchè noi non siamo estranei.Siamo Sana e Akito, Akito e Sana..due individui irrimediabilmente differenti ma così totalmente nostri. I nostri cuori si appartengono: siamo due anime gemelle. Buffo , non l'avrei mai pensato che al mondo esistesse qualcuno destinato a me. La guardo mentre si ingarbuglia tra i fili, le palline, e strane bamboline di carte : è il 23 dicembre...è l'antivigilia del nostro metà compleanno . Ancora una volta mi ha incastrato: é riuscita a convincermi nell'aiutarla a preparare l'albero di Natale. Non so come, ma Sana ci riesce sempre: mi fa sempre fare cose che normalmente non farei nemmeno se mi pagassero. Ma in fondo non mi stupisco: mi basta un suo sorriso o i suoi grandi occhi rivolti su di me, per farmi perdere completamente il lume della ragione. E così eccomi qui, ad un anno di distanza dal nostro matrimonio, incatastato ad appendere bamboline che mi fanno tanto pensare a Misako Kurata. Le trovo inquietanti. Hanno lo stesso sorriso beffardo della madre di Sana.
"Uff su Akito datti una mossa....tra poco dobbiamo portare Sumiko a fare un giro e tu perdi tempo a guardare le bamboline di carte!!"
"Bhe se tu appendessi palline invece di bamboline non mi stupirei più di tanto..!"
" Vabbè mentre tu finisci vado a prendere Sumiko nell'altra stanza".
Sumiko...mia figlia..lei si che mi preoccupa. Ha quasi un anno ormai ma ancora non ha spiccicato neppure una parola.Eppure avrei creduto che essendo figlia di una logorroica come Sana avrebbe cominciato a parlare molto velocemente. Ma Sumiko a quanto pare preferisce camminare e scorrazzare in giro per casa piuttosto che perdere tempo in parole. Meno male, almeno forse avrò una donna in meno simile ad un grillo parlante in casa.
" AKITOOOOOO!!!! CAVOLO ABBIMO UN PROBLEMA!!"
"CHE SUCCEDE?"
" Non riesco a trovare Sumiko...l'avevo lasciata qui nella stanza a giocare!!!"
"Sicuramente sarà lì in giro...ora la cerchiamo..!"
Lascio tutti gli aggeggi da decorazione su un tavolo e mi metto a cercare quella dannata di mia figlia. Vado sempre un pò in ansia quando sparisce...forse perchè la mia paura più grande è sempre stata quella di essere un pessimo genitore.
" Sumi...dove sei???"
Cerco in giro per la casa, con le grida di Sana in sottofondo che nel frattempo comincia a perdere la pazienza. Tipico di lei. Poi la vedo finalmente: Sumiko è accovacciata in un angolo della cucina .
" Sumiko..piccola vieni qui..su.."
Mi guarda con quei suoi occhi ambrati accucciata sotto ad una sedia. Allungo una mano per prenderla ma lei si divincola e ridacchia tra se e se contenta di essermi sfuggita.E per giunta si mette in bocca un giocattolo. Pessima idea:potrebbe ingoiarlo da un momento all'altro.
" Akito l'hai trovata?"
" Si è qua sotto ma non si fa prendere....e ha una pallina di plastica tra i denti"
" Aspetta ..provo io" Sana si accuccia vicino a me e comincia a chiamare Sumiko. Ma mia figlia invece di darle retta la ignora del tutto e comincia a masticare sempre più forte quel che ha tra i denti.
"Su vieni Sumiko ..dai fai la brava ....Oh Akito che facciamo..Se la ingoia potrebbe soffocare!!"
Sono cosciente della preoccupazione di Sana che d'altronde è anche la mia. D'improvviso tutto il mio sangue freddo va a farsi benedire!!
"SUMIKO HO DETTO VIENI SUBITO QUI!!" una frase urlata un po’ ad alta voce ma che a quanto pare basta per mettere fine a quella scena.
DI improvviso mia figlia mi guarda con aria di sfida: ci guardiamo reciprocamente...Sono quasi ammaliato: il mio sguardo riflette il suo .Poi Sumiko stranamente si calma e mi si avvicina gattoni piano piano. Non so quello che sto facendo,nè quello che sta facendo lei.So solo che tra di noi si è creato una sorta di legame..legame fatto solo dai nostri sguardi Lentamente mi guarda e mi posa la pallina tra le mani ,come per magia.
" Brava Sumiko...dai la pallina al tuo papà Akito."
Sento Sana dire questa parole e poco dopo avviene l'inaspettato. Le labbra di Sumiko si schiudono e mi guarda fisso negli occhi. Ed Eccolo giungere alle mie orecchie quel suono..un suono mai sentito prima .ma così chiaro e distinto.
"A_ki_TO "
"Come?COsa hai detto piccola?" Le dico con voce tremante
"A...KI....TO"
Rimango senza fiato..io e sana ci guardiamo allibiti. Mia figlia ha parlato. Quell'Akito pronunciato da quelle labbra infantili mi riempie di una gioia infinita. E' il 23 dicembre. Il primo natale di Sumiko. E la prima parola pronunciata da mia figlia è stato proprio il mio nome.



Qualcuno una volta mi ha detto che la vita non è nient'altro che un giro di giostra. Che la fortuna bacia i più audaci o semplicemente che non bisogna smettere di credere in un futuro migliore. Chi me le ha dette queste parole? Ah si , forse è stata proprio LEI a dirmele...quando nella mia vita credevo non ci fosse più speranza , è stata lei a tendermi una mano. Altro che giro di giostra: la mia, di vita, ha fatto almeno una ventina di virate per portarmi ad essere quello che sono ora. Ed è tutto merito suo. La guardo mentre mi stringe una mano e canticchia allegramente una canzone così ad alta voce che non si accorge che le persone ci stanno fissando. Camminiamo nel parco; abbiamo deciso di goderci questa passeggiata " romantica", ma me ne sto già pentendo di avere acconsentito : Sana si fa notare troppo e se c'è una cosa che io odio è proprio quella di essere al centro dell'attenzione. Ma lei è fatta così: sembra la gioia fatta persona e nonostante il tempo trascorra lei sembra rimanere sempre uguale: già, è tutto merito suo se ora guardo la vita con occhi differenti.
Nel mio oscuro passato tante volte ho pensato di farla finita: così tante che c'è stato un periodo in cui mi svegliavo la mattina credendo di essermi davvero ucciso. Ma lei ha cambiato tutto. Non solo il mio mondo, ma anche me. Lei ha questo potere speciale.
" Uh guarda Aki...!! Il nostro posto speciale!!"
Un lucchichio negli occhi di Sana appare: è felice, glielo si legge in faccia. Mi giro anche io verso il luogo che sta guardando e finalmente lo vedo : il gazebo in legno...quel gazebo che è stato tante volte il luogo dove amavamo rifugiarci. Lì la prima volta ho cominciato a provare qualcosa per quella strana ragazzina dai capelli ramati e dalla incredibile tenacia. Lì è dove lei mi ha cullato dolcemente per la prima volta , come se fossi stato un bambino, il suo bambino. Ci avviciniamo lentamente al gazebo, sempre tenendoci mano nella mano: ci teniamo stretti come se non volessimo lasciarci andare. Ma qualcosa ridesta la mia attenzione. Pochi metri più in là, accanto a quel luogo così magico e nostro sento delle voci.
" MA che..nooo è già occupato il gazebo uffa!!!
" Zitta Sana! Rimani qui..voglio vedere che sta succedendo!"
Mi allontano da lei e con fare silenzioso mi avventuro alcuni passi più in là.
" Lasciami in pace , ti ho detto!!!"
" Ma dai ora sono arrivata, non puoi andartene via!!"
" Credimi è per questo che me la sto filando!!"
" MA quanto sei antipatico! vieni qui!"
Li vedo finalmente: alla penombra della struttura in legno due ragazzini stanno litigando: lei con lo sguardo sorridente lo rincorre e cerca di fermarlo, lui , un tipo dall'aria burbera e piuttosto irritato continua a sfuggire alla ragazzina . Per un attimo il tempo sembra fermarsi. Quella scena così familiare mi fa provare una fitta al cuore. é la stessa scena vissuta tanti anni prima io stesso quando la ragazzina a inseguirmi era Sana, e il ragazzino irritato ero io. E’ come un tuffo nel mio passato, nel nostro passato.
Li guardo mentre si riconcorrono e non posso fare a meno di pensare . Penso a tante cose: penso che in quel ragazzino ho appena rivisto la trasposizione del me stesso di tanto tempo fa, penso che forse anche lui in questo momento vorrebbe solo farla finita proprio come ho desiderato farlo io; Penso che forse quella bambinetta così piccina ma così tenace forse sarà la sola persona che gli tenderà una mano nel suo mondo fatto di oscurità. Penso che lui all'inizio la detesterà per il suo essere così altruista e ingenua ma poi non potrà fare a meno di amarla. Forse quel bambino diventerà come me, o forse no. Forse in questo caso tutto dipenderà dal giro di giostra che farà la sua vita. Li guardo un ultima volta, e quasi mi scendono le lacrime agli occhi. Si proprio io , un tempo così duro , adesso mi commuovo di fronte ad una scena così normale ma così ricca di significati per me. Mi allontano dal gazebo e torno verso di lei: verso Sana che nel frattempo è rimasta lì tutto il tempo a guardare. Alla luce della tramonto appare ancora una volta bella. Così dannatamente bella.
" Cosa succede?Ha bisogno di aiuto quel bambino?"
é proprio da lei: si è proprio da lei preoccuparsi per gli altri, anche per chi non conosce. Il suo volto ha un cipiglio di preoccupazione, l'espressione che assume ogni volta che vorrebbe fare qualcosa per rendere felici le persone. é questo quello che lei in realtà fa: non l'attrice, non la pseudo-cantante, non la madre nè la moglie: no,lei rende felici le persone. E’ questo che la rende così speciale,. è questo che la rende così unica nel suo genere.
" No , non ti preoccupare!! Quel bambino ha appena trovato la sua Sana"
Le cingo la vita e lei mi apre uno dei suoi magici sorrisi. Il volto risplende, gli occhi brillano.
" Ch..che intendi?"
Lei sa cosa voglio dire, o almeno spero che lo sappia anche se forse a pensarci bene potrebbe essere così ingenua da non capire l'evidenza delle mie parole.Prima che mi chieda altro, mi avvicinò ancora di più a lei e la bacio. Un bacio delicato ma al tempo stesso passionale. Lei ricambia e dopo pochi minuti ci stacchiamo.
" Che sono felice di averti incontrato!"
Lei ride, e tutto il mondo si dipinge di colori. Mi guarda negli occhi e mi sorride: un regalo prezioso solo per me ed Io, Akito Hayama, un tempo conosciuto come diavoletto scorbutico, non posso fare a meno di non ricambiare quel sorriso che mi ha cambiato la vita per sempre.



ANGOLO AUTRICE.

Salve a tutte! Bene, bene eccoci giuste alla conclusione di questa storia.. !XD Bhe cosa dirvi a riguardo di questo ultimo capitolo: l'idea di scrivere un capitolo interamente dal punto di vista di Akito mi è venuto senza premeditazioni: mentre fissavo il foglio bianco ho pensato che forse per concludere questa storia fosse giusto mettere a fuoco un pò i pensieri dle nostro Akito. Ho utilizzando molti flashback..infatti le parti in corsivo sono ricordi di Akito generati dai suoi stessi pensieri. Credo che forse questo sia uno dei migliori capitoli di tutta la storia forse perchè adoro immedesimarmi in Akito. Bhe cos'altro dire: ringrazio tutte coloro che mi hanno seguito , che mi hanno lasciato dei commenti. Comunque sia tornerò molto presto, anzi forse steso la settimana prossima, con una nuova fan fiction dove vedremo Akito e Sana in uan versione leggermente diversa dal solito. Quindi spero che continuerete a seguirmi:) unsaluto a tutti.
 
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view post Posted on 31/1/2011, 15:44
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ahahah fortissimo Tsuyoshi :lol:
 
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