Yaoi
Yaoi è un termine di origine giapponese usato per indicare manga e anime focalizzati su relazioni omosessuali tra protagonisti maschili (corrispondente femminile yuri).
Originariamente si parlava di shounen-ai quando non vi era un rappresentazione grafica esplicita dell'atto sessuale, mentre nello yaoi questo avveniva, ma ormai è uso comune parlare generalmente di yaoi anche quando le relazioni si mantengono a livello platonico.
Origine e significato del termineYaoi やおい indicava in origine una dōjinshi la cui trama era focalizzata su una relazione omosessuale tra due personaggi maschili, solitamente bishōnen, ma ora questo termine è stato esteso, con uguale significato, anche a manga, anime e molti doujinshi .
È un termine nato in ambito occidentale come acronimo di YAmanashi, Ochinashi, Iminashi che in giapponese significa "niente climax, niente risvolti, nessun significato". Essendo solitamente più esplicito dello shōnen'ai, è a tutti gli effetti un genere consigliato ad un pubblico maturo per quanto al suo interno possiamo trovare una vasta casistica di sotto-generi; questo ha portato alla falsa credenza che l'acronimo significhi YAmete, Oshiri Itai ("fermati, mi fa male il sedere").
Si tratta di un genere rivolto esclusivamente ad un pubblico femminile, ma apprezzato anche da alcuni maschi omosessuali, molto diffuso sia in oriente e recentemente anche in occidente. Al suo interno ci sono numerosi stereotipi, come ad esempio una differenza spesso anche grafica (uno più prestante, altro più femminile) tra colui che è attivo nell'atto sessuale (seme) e colui che è passivo (uke).
CuriositàMolte mangaka famose (es. Kazumi Ohya) hanno iniziato la loro carriera nell'ambito dello yaoi, per poi dedicarsi allo shojo, anche se nelle loro opere spesso si trovano riferimenti velati a possibili situazioni romantiche tra persone dello stesso sesso (è il caso delle CLAMP).
Ci sono alcune serie che sono state create quasi a tavolino per offrire spunti ai fan. Sono accomunate dal fatto che i protagonisti sono in prevalenza bishōnen, da una scarsa presenza femminile, dove i loro rapporti di rivalità ed amicizia vengono letti dalle fan in chiave omoerotica, diventando in certi casi il motivo principale di successo della serie (ad esempio Prince of Tennis).
Alcune delle coppie Yaoi più gettonate sono: Kaworu e Shinji di Neon Genesis Evangelion; i personaggi di Gundam Wing, specialmente Heero e Duo; Dee e Ryo in FAKE; i protagonisti di Saiyuki, Final Fantasy e Digimon Frontier. In Italia la serie in cui il punto di vista yaoi è stato più sfruttato è Slam Dunk (Sakuragi e Rukawa in primis).
Molti, sbagliando considerano lo Yaoi come un Hentai (fumetto pornografico giapponese). Questo genere di manga si differenzia molto dall'Hentai perché la storia è predominante, e le scene di sesso, che non sono così particolareggiate come nell'Hentai, non sono fini a sé stesse, quindi la lettura non è fatta a fini esclusivamente erotici.
Esempi di Yaoi Ai no kusabi
Animal X
Boku no Sexual Harassment
Earthian
Eerie Queerie!
Enzai
Fortello Inn
Fake
Gravitation
Haru Wo Daite
HEN (pur non essendo uno yaoi, va menzionata la relazione fra Suzuki e Sato)
Ikoku Irokoi Romantan
Kashou no Tsuki
Kaze to Ki no Uta
Kizuna
Koori no Mamono no Monogatari
Legal Drug
Level-C
Love Mode
Loveless
Mirage of Blaze
Okane ga Nai
Only the Ring Finger Knows
Passion
Papa to Kiss in the Dark
Relation is Still a Lv.1
Sensitive Pornograph
Silver Chaos
Silver Chaos 2: Artificial Mermaid
Simoun (pur essendo uno yuri, va menzionata la relazione fra Guragief e Anubituf)
Suki na Mono wa Suki Dakara Shōganai! (Sukisho/Sukisyo)
Tokyo Babylon
Uta∽Kata (il rapporto fra Sei e Kai, pur rimanendo ambiguo, è un esempio del genere)
Yami no Matsuei
Yellow
Zetsuai 1989 e Bronze
Yuri
Yuri (百合, Yuri?) e Shōjo-ai (少女愛, Shōjo-ai?) sono due termini utilizzati spesso dagli otaku per indicare relazioni omosessuali tra donne o ragazze in anime e manga. È fondamentale notare come in Occidente esista l'abitudine di distinguere i due termini e di come, in particolare, sia concezione comune che il primo presenti scene piuttosto esplicite di rapporti sessuali, mentre il secondo abbia una connotazione meno fisica e più platonica. In realtà, in Giappone questa distinzione non esiste, ed il termine viene utilizzato per indicare entrambe le cose.
DefinizioneIn Giappone, il termine "yuri" è utilizzato per indicare l'attrazione fra le ragazze, tanto in chiave romantica che sessuale, soprattutto per quanto concerne il mercato mediatico. È particolarmente interessante notare come la distinzione tutta occidentale che viene fatta fra i termini "yuri" e "shoujo-ai" in realtà non esista al di fuori del fandom occidentale. Le motivazioni di questa distinzione sono da ricercare nel desiderio di mantenere chiaramente distinti quegli anime che hanno chiari ed espliciti connotati sessuali, dal resto degli anime che pur presentando relazioni omosessuali femminili non hanno alcun legame con la pornografia.
EtimologiaIl termine yuri letteralmente ha il significato di giglio ed è, esattamente come molti altri nomi di fiori, piuttosto comune come nome personale femminile. Nel 1971, Itou Bungaku (editore della rivista Barazoku, una delle prime pubblicazioni rivolte a ragazzi omosessuali), utilizzò i termini "Barazoku" e "Yurizoku" per riferirsi rispettivamente ai ragazzi e alle ragazze omosessuali. In seguito, la particella "-zoku" (letteralmente tribù) andò perduta e rimase l'abitudine ad utilizzare il termine "yuri" per riferirsi a tutti quei prodotti che rappresentano amore, desiderio, attrazione fra le donne, così come è spiegato presso il sito Yurikon, che è ritenuto un punto di raccordo fondamentale nella rete per tutto quanto concerne il genere.
Va anche sottolineato che, con il trascorrere del tempo, il termine yuri ha assunto anche valore di aggettivo, quale sinonimo di omosessuale in chiave ovviamente femminile.
Uso in GiapponeIn giapponese, il termine Yuri (百合, Yuri?) è, come già detto, favorito a Shōjo-ai (少女愛, Shōjo-ai?) per indicare l'attrazione fra due ragazze nei media, sia essa di natura romantica o sessuale, esplicita o implicita. La costruzione in wasei-eigo Girls Love (ガールズラブ gāruzu rabu, spesso abbreviata in GL è a sua volta largamente utilizzata. Di per contro, il termine Shōjo-ai (少女愛, Shōjo-ai?), così come il corrispettivo maschile Shōnen'ai (少年愛, Shōnen'ai?), non è quasi mai utilizzato, in quanto si tende ad associare entrambi con la pedofilia: questi due termini, infattisono stati erroneamente tradotti in occidente come "amore fra ragazze" e "amore fra ragazzi", ma hanno invece il significato più ambiguo di "amore per le ragazzine" e "amore per i ragazzini" e pertanto sono accuratamente evitati.
Va anche detto che nessuno dei termini citati è utilizzato dalle ragazze omosessuali o bisessuali giapponesi per descrivere sé stesse, pertanto il loro uso è da intendersi legato al solo mondo degli otaku e dei media. Le ragazze omosessuali giapponesi solitamente tendono ad utilizzare i prestiti linguistici dall'inglese レズ (lez) o レスビアン (lesbian), oppure utilizzano parole appartenenti al gergo omosessuale, come nabe.
Plot yuriMolti fan del genere amano lo yuri per la sua capacità di distorcere e stravolgere i ruoli tipici degli altri genere di anime. Ciò che spesso, invece, viene criticato al genere è il fatto che, soprattutto in passato, la maggior parte delle sue storie finivano con il tramutarsi in vere e proprie tragedie.
C'è da dire che questa tendenza, oggi, fortunatamente sembra non rappresentare più la regola del genere, soprattutto grazie a Kannazuki no miko, primo anime yuri a chiudersi con un lieto fine fra le due protagoniste e, pertanto, considerato una vera e propria pietra miliare del genere.
Ad ogni modo, quando si parla di yuri, bisogna tener conto di come le relazioni sociali giapponesi siano molto diverse da quelle occidentali. L'attrazione per persone dello stesso sesso, soprattutto nell'età adolescenziale è ritenuta naturale in Giappone, più che in Occidente. L'infatuazione, lo scambio di doni, il confondere l'ammirazione per una persona più grande che assume il ruolo di idolo per qualcosa di diverso, e per concludere addirittura baci (soprattutto fra le ragazze) e carezze sono considerate norma nella vita scolastica dei giapponesi.
Va comunque detto, tuttavia, che per i giapponesi tali atteggiamenti rientrano nella serie di esperienze giovanili - sessuali e sentimentali - che hanno solitamente termine con il raggiungimento dell'età adulta. Tale raggiungimento, di solito, coincide con il matrimonio, che rappresenta l'atto pubblico di presa di coscienza della propria identità e della propria condizione di adulti. Per tale motivo, tanto gli omosessuali, quanto gli adulti non sposati sono visti come delle persone problematiche e addirittura possono trovarsi oggetto di discriminazione, soprattutto nel mondo del lavoro e, a dispetto dell'abbondanza di personaggi e situazioni omosessuali in anime e manga, l'omosessualità in Giappone va tuttora incontro ai problemi di accettazione tipici di ogni altra società moderna.
Discorso diverso viene fatto per quelle persone che, pur continuando la loro vita sessuale e addirittura sentimentale, pur essendo dichiaratamente omosessuali, decidono ugualmente di sposarsi. In tal caso, ogni forma di discriminazione sembra decadere, sebbene ciò possa sembrare ovviamente un non-sense. Un particolare esempio di questa situazione lo si può trovare in Maria-sama ga miteru, in particolare nei due cugini Sachiko e Kashiwagi.
Oltre, comunque, alla vita scolastica (dove le relazioni yuri sono spesso legate al concetto onēsama/kōhai e che ritroviamo in anime e manga come Marimite o anche Gokujō Seitokai) e alle relazioni sociali, altre storie yuri solitamente coinvolgono personaggi che non hanno avuto in precedenza esperienze romantiche o sessuali di tipo omosessuale, o addirittura personaggi eterosessuali che si ritrovano attratti da una particolare ragazza e che a partire da ciò iniziano a rivalutare tutta la loro vita e le loro relazioni sociali sotto una nuova ottica, come accade a Yoshida Chizuru in HEN o ancora ad Utena Tenjō in La rivoluzione di Utena (Shojō kakumei Utena).
A proposito di Utena, va detto che tale personaggio rappresenta anche lo stereotipo bishonen, esattamente come personaggi più famosi quali Lady Oscar, Asaka Rei in "Oniisama e" e soprattutto Haruka Tenoh in Sailor Moon.
Oltre a ciò, va ricordato come soprattutto negli ultimi anni si sia sviluppata una vera e propria moda che vede personaggi yuri, spesso stereotipati, utilizzati in anime di genere diverso (soprattutto shonen) per attirare un pubblico più largo. Solitamente, tali personaggi sono utilizzati per attirare audience maschile e in tal caso sono oggetto di fanservice.
Per concludere, va anche ricordata la presenza di numerose relazioni yuri che rimangono in ombra o relegate su di un piano secondario e che spesso accendono le fantasia degli otaku senza rivelare poi nei fatti nulla di ufficiale. In tal proposito vengono utilizzati i termini canon e subtext, che sono piuttosto famosi nel fandom yuri e yaoi.
Brevi cenni storiciTentare di dare un ordine, in chiave cronologica al genere è qualcosa di molto complicato, tuttavia vanno sicuramente ricordate alcune date che, in qualche modo, rappresentano importanti punti di svolta per la crescita dello yuri.
°...1971, viene pubblicato Shiroi heya no futari, probabilmente il primo manga che presenta un amore yuri, sebbene a senso unico e destinato a tramutarsi in tragedia.
°...1972/1973 - 1979, anni in cui è pubblicato Versailles no bara (Lady Oscar): le prime due date si riferiscono al manga, la seconda all'anime. Sebbene tale lavoro non presenti nulla di esplicito, la protagonista è la figlia del capo delle guardie della reggia di Versailles e vive buona parte della sua vita come se fosse un uomo. Non avendo figli maschi, il padre decide di crescerla come un ragazzo e sebbene Oscar sia chiaramente eterosessuale, è tuttora considerata un personaggio chiave perché rappresenta una delle prime donne, in anime e manga, che possono essere ricondotte allo stereotipo bishonen. Va anche detto che Lady Oscar è una delle protagoniste più amate dai fan del genere yuri delle origini.
°...1994, anno in cui compaiono Haruka Ten'ō e Michiru Kaiō nella serie Sailor Moon S. Sebbene per molto tempo la loro relazione sia stata considerata non ufficiale da molti fan, due interviste dell'autrice Naoko Takeuchi rilasciate anni dopo hanno reso le due ragazze, a tutti gli effetti, una coppia canon.
°...1996/1997, compaiono il manga e poi l'anime di La rivoluzione di Utena. Le due protagoniste, Utena ed Anthy, sono ritenute punto di svolta per il genere perché rappresentano la prima coppia non stereotipata del mondo yuri.
°...2003/2004 vedono la comparsa di Maria-sama ga miteru, lavoro ritenuto fondamentale e punto di svolta per il genere, perché rappresenta uno dei primi lavori di yuri puro, per utilizzare la terminologia del sito Yurikon. Tutto in chiave psicologica, privo di azione, focalizza tutta la sua attenzione sull'introspezione delle protagoniste ed è chiaramente rivolto ad un pubblico femminile.
°...2004, esce Kannazuki no Miko, ritenuto ad oggi uno dei lavori più importanti per il genere, perché presenta per la prima volta un lieto fine fra le due protagoniste.
°...2005, è l'anno della dichiarazione pubblica di Shizuru Fujino a Natsuki Kuga (Shiznat), in Mai-HiME. Pur non essendo il primo "Ti amo!" in chiave yuri, rappresenta però il primo coming out yuri pubblico in un anime.
°...2006, è l'anno di Simoun e di Strawberry Panic!, due lavori che si affermano al pubblico per ciò che rappresentano, senza mezzi termini o tentativi di nascondersi dietro cliché. Entrambi i titoli rappresentano il primo esempio di yuri dove ben poco viene lasciato alla speculazione del fandom, determinato il fatto che tutte le relazioni omosessuali fra le protagoniste sono pubbliche e non velate, come avveniva nei lavori precedenti.
Yuri puri, pubblicati o meno in ItaliaAttualmente, in Italia c'è molta disinformazione al riguardo dello yuri. A differenza dello yaoi (genere giapponese che tratta di relazioni omosessuali maschili in anime e manga), è quasi del tutto sconosciuto e le poche serie che presentano coppie omosessuali femminili giunte nel nostro paese sono andate incontro ad un'ampia e spesso feroce censura. L'esempio più chiaro ed evidente di ciò è rappresentato, com'è ovvio intuire, proprio da Sailor Moon.
2X2=Shinobuden
Battle Athletes
Battle Athletes Victory
Caro fratello (Oniisama e...)
Chirality
Free Soul
HEN
Indigo Blue
Kannazuki no Miko
Kasimasi ~Girl Meets Girl~
Love My Life
Love Vibes
Maria-sama ga Miteru
Miyuki-Chan in Wonderland
Otome wa Boku ni Koishiteru (yuri e crossdressing)
Pieta
Shiroi heya no futari
Simoun
Strawberry Panic!
Strawberry Shake
The Sword of Paros
Utopia of Homosexuality
Venus Versus Virus
Yami to Bōshi to Hon no Tabibito
Shòjo-ai
Shòjo-ai è un termine giapponese dotato di un duplice significato. Il primo, quello principale, è solitamente ignorato al di fuori del Giappone.
Il significato primario ed originale indica l'attrazione, sessuale e non, provata per adolescenti o bambine. Si tratta dunque di un termine, solitamente inteso in senso negativo, che si riferisce alla pedofilia indirizzata unicamente verso soggetti femminili. Un termine analogo, sempre giapponese, può essere rorikon. In questo caso shōjo-ai significa "amore per le ragazzine".
Come significato secondario, shōjo-ai può essere anche inteso come "amore tra ragazze". In questo caso si riferisce ad anime e manga che abbiano come tema principale o secondario relazioni, affettive o sessuali, tra ragazze. Il termine, parallelo a shōnen-ai, in Giappone è utilizzato unicamente all'interno dell'ambiente delle dōjinshi; è utilizzato anche al di fuori del Giappone, cioè in Europa e Stati Uniti, dove tuttavia il significato primario del termine è pressoché sconosciuto, come sinonimo di yuri.
In Giappone, proprio per i motivi sopra citati si preferisce adoperare quest'ultimo termine, decisamente più corretto, rispetto a shōjo-ai che mantiene connotati negativi.
Subtext
Letteralmente, subtext indica "ciò che sta dietro il testo". Nell'ambito dei manga viene utilizzato dai fan, soprattutto dei generi yuri e yaoi per indicare tutti quegli atteggiamenti - fortemente ambigui - che potrebbero ricordare un sentimento o una relazione omosessuale, ma nello stesso tempo essere tutt'altro.
Un esempio di ciò lo ritroviamo in Akane, personaggio di Kimagure Orange Road che compare in due OAV posteriori alla serie.
Yuricon
Yuricon è una convention dedicata ad anime e manga a carattare esclusivamente yuri, creata appositamente dai fan del genere.
La prima manifestazione ufficiale si è tenuta nel 2003, nella città di Newark, nel New Jersey (USA). L'evento, organizzato dal gruppo facente capo all'organizzazione Yuricon, LLC., si è poi ripetuto anche negli anni successivi, diventando a tutti gli effetti una manifestazione annuale.
Nel 2005, l'organizzazione responsabile del progetto, insieme allo sponsor Onna! e con l'apporto della Shoujo Arts Society, ha organizzato un evento in Giappone, a Tokyo, incentrato sul ruolo delle donne negli anime e nei manga.
Associate all'evento in sé sono anche le pubblicazioni della ALC Publishing, che rappresenta ad oggi la più grande casa editrice a carattere esclusivamente yuri, su scala mondiale. Le pubblicazioni includono sia traduzioni dal giapponese che lavori originali in lingua inglese. Da ricordare la rivista di punta, Yuri Monogatari.
Onèsama
Onēsama (お姉さま, Onēsama ?) è un termine che solitamente indica la sorella maggiore di chi parla. Ma viene spesso utilizzato per riferirsi ad una qualsiasi ragazza di età maggiore, o ad una ragazza meritevole di un particolare rispetto. Le formule onēsan ed onēchan sono ugualmente comuni, ma rispettivamente meno enfatiche e molto più familiari.
A causa del suo uso formale, il termine è spesso utilizzato anche nei generi hentai e yuri. In tal caso, assume delle connotazioni del tutto proprie: nel primo caso ha lo stesso valore dell’inglese mistress e si riferisce a chi è dominante nella coppia. Nel secondo caso, invece, indica una ragazza di età maggiore rispetto alla protagonista e che solitamente è oggetto di ammirazione da parte di molti.
Onèsama nel genere YuriL’archetipo della Onēsama, nel genere yuri, è solitamente rappresentato da una ragazza di liceo, particolarmente graziosa e bella, che gli altri personaggi vedono come un idolo irraggiungibile. È per questo motivo che di solito la Onēsama sembra distante, distaccata, introversa o fredda, poco avvezza ai rapporti interpersonali.
Esteriormente, rappresenta quasi sempre la bellezza tradizionale giapponese, con lunghi capelli neri, occhi scuri, movimenti che esaltano l’eleganza ed un fisico alto e slanciato.
La sua estrazione sociale è quasi sempre alta, se non addirittura aristocratica.
Nell’universo yuri, solitamente, la Onēsama è accompagnata da un personaggio a lei complementare – la Kōhai – rappresentata solitamente da una ragazzina dolce, innocente, timida che prova nei confronti della Onēsama un sentimento di ammirazione e che di solito è animata dal mero desiderio di riuscire a diventarne amica. Dal canto suo, la Onēsama è portata a proteggere la sua Kōhai, vedendo in lei l’unica persona in grado di abbattere le mura che il suo stesso status sociale le ha costruito intorno.
Il rapporto che si crea fra le due, quindi, è sempre imparitario.
°...Chikane, in Kannazuki no Miko è vista da molti come la Onēsama di Himeko. Incarna inoltre lo stereotipo tutto yuri di Onēsama intesa come figura da rispettare.
°...Karin, in Karin (anime), sorella naturale di Anju. Nei suoi confronti, Anju usa il titolo più confidenziale di Onēchan. In questo caso, non ha alcuna valenza implicita.
°...Madoka, in Kimagure Orange Road può essere vista come la Onēsama spirituale di Hikaru. Nei suoi confronti si comporta spesso come una vera e propria guida. Rispettivamente, in Italia, Sabrina e Tinetta.
°...Sachiko, in Maria-sama ga Miteru rispecchia in tutto e per tutto l’archetipo yuri della Onēsama.
°...Shizuru, in Mai-HiME è spesso ritenuta la Onēsama dell'Accademia Fuuka Gakuen. Qui, è vista come una giovane degna di rispetto da uno stuolo di ammiratori e ammiratrici.
CuriositàIl rapporto fra Onēsama e Kōhai è uno dei capisaldi della serie Maria-sama ga Miteru. Qui, il sancirsi del legame fra la coppia è siglato con il rituale dello scambio dei rosari.
Manga
Il termine di origine giapponese manga indica in italiano i fumetti prodotti in Giappone. In realtà il termine originale Manga (漫画, man = casuale, ga = immagine), coniato nel 1814 dall'artista giapponese Hokusai per i suoi libri di "scenette stravaganti", indica in giapponese il fumetto in generale, mentre la regola è specificare l'origine dei fumetti, se stranieri o importati: per esempio quelli provenienti dall'Italia vengono chiamati Itaria no manga (イタリアの漫画, letteralmente "manga italiani"?). Come indicato il termine letteralmente significa "immagini casuali" o "immagini senza nesso logico".
In Giappone i fumetti hanno un ruolo decisamente importante e sono considerati un mezzo espressivo non meno degno di libri o film.
CaratteristicheLe caratteristiche stilistiche dei manga possono provocare nel lettore alcune incertezze nella classificazione del genere. Tendenzialmente in Europa si identifica il fumetto con una produzione per bambini e ragazzi (esistono naturalmente fumetti cosiddetti "d'autore", dedicati a un pubblico più maturo, ma sono facilmente riconoscibili). I manga, con le loro figure dai tratti spesso infantili, suscitano inizialmente una certa confusione.
Molti personaggi dei vari racconti presentano ad esempio occhi estremamente grandi, sovraproporzionati. L'origine di questa caratteristica è un prestito culturale che si fa risalire al famoso autore Osamu Tezuka (1928-1989), soprannominato il dio dei manga. Egli stesso, grande ammiratore di Walt Disney, ammette di essersi ispirato nel manga Kimba, il Leone Bianco (ジャングル大帝, Jungle Taitei) allo stile del Bambi disneyano (curiosamente in seguito la Disney, per via di alcune polemiche sulla somiglianza tra Il Re Leone e Kimba, il Leone Bianco, ha ammesso di essersi ispirata a sua volta all'opera di Tezuka).
La pubblicazione in Giappone
I manga vengono pubblicati in Giappone inizialmente all'interno di grossi albi, stampati in bianco e nero su carta di qualità scadente. Soltanto alcune pagine introduttive sono talvolta a colori e su carta migliore, generalmente allo scopo di introdurre i personaggi della vicenda.
In ognuno di questi albi vengono raccolte numerose storie a puntate. Tramite un'inchiesta fra i lettori viene verificato il successo delle singole serie, cosicché alcune possono essere interrotte anzitempo e altre, al contrario, meritare di essere stampate a parte, sotto forma di albi monografici di qualità migliore in più volumetti (tankobon).
A differenza dei fumetti occidentali, le avventure dei manga hanno, per quanto riguarda i protagonisti, un inizio ed una fine. Il personaggio ideato dall'autore e/o disegnatore appare sulla scena nel primo volume, "vive" la sua vicenda e, al termine della serie (alcune storie possono raggiungere le 150 puntate), esce di scena e non "interpreterà" altre serie. Alcune eccezioni si possono rilevare per personaggi molto amati dal pubblico, che vengono ripresentati in varianti della storia principale, oppure di cui si raccontano episodi accaduti anteriormente all'inizio della serie principale. Spesso il successo di un personaggio di un manga si risolve in una trasposizione più o meno fedele delle sue avventure sotto forma di anime, cioè di cartone animato.
L'impaginazione e la struttura della pagina
Il manga giapponese si legge al contrario rispetto al fumetto occidentale, e cioè dall'ultima alla prima pagina (secondo le consuetudini orientali), con la rilegatura alla destra del lettore e le pagine "libere" alla sinistra. Anche le vignette si leggono da destra verso sinistra, dall'alto verso il basso. Inizialmente, i manga pubblicati in Italia avevano senso di lettura occidentale (le tavole venivano quindi prima ribaltate, e poi editate). Furono i Kappa Boys ad introdurre anche da noi il senso di lettura originale, con la pubblicazione di Dragon Ball per Star Comics, anche per via dell'editore originale Shueisha che non apprezzava il ribaltamento delle tavole.
Nel corso del tempo ci sono stati alcuni mutamenti nella disposizione delle vignette. Inizialmente prevaleva la disposizione verticale; successivamente, nei tardi anni quaranta, è stata introdotta anche la disposizione orizzontale, quella attuale. Nelle storie più accurate dal punto di vista stilistico, queste due disposizioni si sovrappongono e vengono entrambe usate, creando un percorso di lettura piuttosto complesso per le abitudini del lettore occidentale, ma con un preciso intento stilistico.
Mentre le storie di avventura dedicate a un pubblico di ragazzi e adulti maschi sono caratterizzate da una disposizione abbastanza semplice, si è creato nel genere dedicato alle ragazze, lo shojo (spesso disegnato da donne), un modo innovativo di trattare la disposizione delle singole vignette. Per creare effetti drammatici intensi e sottolineare i sentimenti che entrano in gioco nella storia, il disegnatore (o la disegnatrice) fa spesso scomparire le linee divisorie delle singole vignette. La struttura della pagina diventa più importante di quella del riquadro isolato. Così una sola scena si può sviluppare su due intere pagine a fronte, i contorni dei pannelli si sovrappongono, e con essi i vari significati trasmessi dal disegno.
Anche il balloon contenente il testo non è più presentato su di un'unica linea di lettura: compaiono fumetti di testo pensato, di testo parlato, di testo fuori campo che si distinguono tra loro solo per lievi differenze grafiche e sono posizionati nella pagina in maniera apparentemente confusa.
In realtà, un lettore giapponese, allenato alla lettura non alfabetica, riesce più facilmente di un lettore occidentale alle prime armi a orientarsi in questo universo di segni, dove gli viene offerta una grande libertà di percorso. Gli occhi vagano nella pagina cogliendo inizialmente alcuni dettagli, scelgono di soffermarsi prima su alcuni tipi di testo e poi su altri, ricavando alla fine non una lettura analitica di contenuti, ma una coinvolgente impressione generale di ciò che sta accadendo.
Non bisogna confondere i manga con i manhwa (coreano 만화, giapponese 漫畵), che sono i fumetti coreani; all'occhio non allenato possono sembrare simili, ma agli occhi di un giapponese sono probabilmente simili quanto fumetti italiani e francesi per noi, specie se consideriamo che il senso di lettura del manhwa è identico a quello occidentale.
Dal punto di vista dei fumetti, i giapponesi sono molto "patriottici" e tendono a guardare con sospetto fumetti esteri; alcune serie straniere, infatti, sono state addirittura ridisegnate da artisti giapponesi appositamente per il loro mercato.
Lista di manga0-91 or W
100% fragola
2001 Nights
20th Century Boys
3x3 occhi
666 Satan
AAcony
After School Adventure
Agharta
Ai love you x 2
Aiten Myoo
Akira
Al Tempo di Papà
Ali D'Argento
Alice 19th
Alichino
Alita l'angelo della battaglia (Gunnm)
Alita Last Order
Alive
Allevare un Cane ed Altri Racconti
America
Andante
Andro 333
Angel Arm
Angel Doll
Angel Dust
Angel Heart
Angel Sanctuary
Angelic Layer
Angels Wars
Anna dai capelli rossi
Appleseed
Aqua Knight
Arahabaki
Armagedon
Arms (I)
Arms (II)
Ashen victor
Assembler OX
Astro Boy (Tetsuwan Atom)
Attacker You!
Ayashi no ceres
Azumanga Daioh
BB.O.D.Y.
B'T X
Bad Company
Bakuretsu Hunter
Bal Jak
Banana Fish
Baoh
Basilisk: I segreti mortali dei ninja
Bastard!!
Batticuore a mezzanotte (Ransie la strega - 2a serie)
Batticuore notturno (Ransie la strega - 1a serie)
Battle Athletes Victory
Battle Royale
Be Free
Beck
Bem il principe dei mostri
Bem Hunter Sword
Benkei a New York
Berserk
(Le) Bizzarre Avventure di Jojo
Black Cat
Black Jack
Black Magic
Blame!
Bleach
Blood - the last vampire
Boys Be
BR II - Blitz Royale
Brothers
Bruda
Budda
Bug Patrol
Burst Angel
CC'era una Volta in Giappone
Cacciatori di Elfi
Calm Breaker
Capitan Harlock
Capitan Tsubasa (Holly & Benji)
Capitan Tsubasa World Youth
Caravan Kidd
Card Captor Sakura
Caro Fratello
Cat's Eye (Occhi di Gatto)
I Cavalieri dello Zodiaco (Saint Seiya)
I Cavalieri dello Zodiaco (Episode G)
Changing Fo
Che meraviglia!
Chirality
Chobits
Chonchu
Chrno Crusade
Cicatrice the Sirius
Cinderella Boy
City Hunter
Claymore
(La) Clinica dell'Amore (Ogenki Clinic)
Clover
Combination
Compiler
Compiler Returns
Con i Fiori in Mano
La Corazzata Yamato
Cortili del Cuore
Cowa!
Cowboy Bebop
Crayon Shin-chan
Cronoguerra
Crying Freeman
Cuore di menta
Cuori Colpiti
Cutie Honey 21
Cyber Blue
DDanguard A
Dash Kappei (Gigi la trottola)
Daydream
Deadman
Deathnote
(Il) Destino di Kakugo
Detective Conan
Devilman
Devillady
D.Gray-Man
D-Live
DNA²
DNAngel
Dominion Conflict
Domu
Doraemon
Dorohedoro
Dr. Slump e Arale
Dragon Ball
Dragon Head
Dragon Quest: Dai No Daiboken (Dai, La Grande Avventura)
Dream Kiss
EEastern Eastern
Eden - Its'an endless world
Elemental Gerad
(L') Età della Bella Addormentata
Etcetera
Eternal Sabbath
Excel Saga
FF. Compo
Fairy Investigator
Fancy Lala
Fatal fury
(La) Finestra di Orpheus
(Il) Fiore del Sonno Profondo
FLCL
Fortified School
(Un) Frammento di Te (きみのカケラ Kimi no Kakera)
Free Collars Kingdom
Free Soul
Fruits Basket
Full Metal Alchemist
Full Metal Panic!
Full Moon
Fushigi Yugi
GGalaxy Express 999
Gals!
Gantz
Gene-X
Generation Basket
Genzo
Get You
Ghost in the shell
Ghost in the shell - Manmachine Interface
God Child
Gokujō Seitokai
Golden Boy
Golgo 13
Gon
(Il) Grande Sogno di Maya
Great Teacher Onizuka
Gundam Wing
Gunslinger Girl
Guru Guru Ponchan
Guru Guru - il girotondo della magia
Guyver
HH2
Hanayori Dango
Harlem Beat
Haru Hana
Hells angels
Hellsing
HEN
High Life
High School Debut
Hikaru no Go
Himiko-Den
Homunculus
Host Club (Amore in affitto)
Hot Gimmick
Hot Tails
Hungry Heart
Hunter x Hunter
II"s
Imadoki! - ai giorni nostri
Immortale
Indigo Blue
Inferno e Paradiso (Tenjou Tenge)
Inu-Yasha
JJeeg robot d'acciaio
Jiraishin
Jojo
Junk
KKaitou Saint Tale (Saint Tail - Lisa e Seiya, Due Cuori Per Lo Stesso Segreto)
Kajika
Kamikaze
Kamiyadori
Kannazuki no Miko
Kanon
Karin
Kasimasi ~Girl Meets Girl~
Keiji il magnifico
Kekkaishi
Ken il guerriero (Hokuto No Ken)
Ken il guerriero: le origini del mito (Shoten No Ken)
Kenshin, samurai vagabondo (Ruroni Kenshin)
Kimagure Orange Road (È quasi magia Johnny)
Kingdom Hearts
Kirara
Kiseiju, l'ospite indesiderato
Kiss
Koudelka
LLa rivoluzione di Utena (Shojō kakumei Utena)
Lady Georgie
Lady Oscar (Versajiu No Bara)
Lamù (Urusei Yatsura)
Lawful Drugstore
Lei, l'arma finale
Life
Lodoss War
Lone Wolf & cub
Love+Dessin
Love Hina
Love Me Knight
Love My Life
Lui, il diavolo!
Lui il primo amore
Lupin
Lythtis
MMagic Knight Rayearth
Mahoromatic
Mai-HiME
Mai-Otome (manga)
Maison Ikkoku
Maken X
Mao Dante
Maria-sama ga Miteru
Marmalade Boy
Mars
Megatokyo
Meru Puri
Mikami
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Mangaka
( Prendiamo ad esempio la nostra Miho Obana )
Un manga-ka (漫画家), o mangaka (parola di origine giapponese) è un autore di manga, ovvero dei tipici fumetti giapponesi.
Generalmente un mangaka realizza interamente le proprie storie, sia nei testi che nei disegni, avvalendosi dell'aiuto di uno staff di aiutanti più o meno vasto per la realizzazione delle chine e degli sfondi. Alcune volte, invece, accade che un mangaka si affidi ad un gensaku-sha, ovvero uno sceneggiatore di manga.
La pratica degli studi grafici, comunque, è molto diffusa e riprende, esaltandola, una pratica molto utilizzata dal fumetto statunitense delle origini. Molti dei mangaka più famosi hanno spesso fatto una lunga gavetta presso lo studio di mangaka altrettanto illustri e continuano il loro lavoro conducendo uno studio di produzione di manga per loro conto.
Tra i mangaka più famosi, ricordiamo Go Nagai, Hayao Miyazaki, Akira Toriyama (Dragon Ball), Gosho Aoyama (Detective Conan), Monkey Punch (Lupin III), Rumiko Takahashi (Lamù, Ranma 1/2 e Inuyasha).
Spero di aver fatto un ottima ricerca
**Natasha*