ecco 1 chap!
ditemi che ne pensate...
Lei & Lui
-kodomo no omocha-
Non sapeva neanche come ci era finita lì, lei.
In mezzo a un frotta di ragazzi.
Alla festa della “sua migliore amica.”
Che andava per la sala a salutare tutti i suoi amici con quello suo stupido accento.
Quanto poteva essere irritante da 1 a 10?
Non lo sapeva...
Perchè irritante era dir poco.
Era così insopportabile: la musica ad alto volume, il caldo soffocante, l’aria inrespirabile, lui e lei abbracciati.
Accidenti le stava scoppiando la testa.
Aya: Ehy Rana tutto bene? Hai la facci da pesce cesso!
Accidenti a lei quando aveva accettato quell’invito.
Solo lei poteva dire cazzate del genere da totalmente sobria.
Pure Aya era sbronza.
Come quasi tutti del resto.
Si limitò rispondendo con un sorriso che sembrava più una smorfia di disgusto.
O forse lo era.
Disgusto per quello che era diventata.
Aveva infranto troppo le regole.
Aveva esaurito pure il rispetto di se stessa.
Sporcandosi l’anima fino a lacerarla.
Si stava massacrando con le sue stesse mani.
Lo sguardo perso in qualcosa di indefinito nel suo bicchiere ancora pieno di caffè.
Ma poi lo vede.
Lui.
Lui abbracciato alla “sua migliore amica”.
Fuka.
Fuka, come suonava male quel nome alle sue orecchie.
Ecco che si avvicina.
F: Ciaoooooo Sana! Perché non vai a ballare un po’ e lasci i posti liberi per me e Akito.
Lei sobbalzò alzando piano lo sguardo.
S: certo Fuka.
Lui, impassibile.
Come sempre, del resto...
Lei, si alza.
Cammina incerta sui suoi costosissimi tacchi da star.
Con quella mini troppo corta per una festa tra amici.
Se si poteva chiamare così quella festa, perché Fuka aveva fatto le cose in grande.
Si avvicina a Hisae e Mami e inizia a muoversi al ritmo della canzone.
Che più che musica era un susseguirsi di suoni irregolari.
Era bella.
Bella quella sensazione.
I battiti si fondono con il ritmo.
La musica sembra cullare le gambe e il bacino.
Le braccia si alzano come per aggrapparsi ad un ultima speranza.
I piedi dimenticano il dolore.
Ma soprattutto non pensi.
Soprattutto il cuore dimentica il dolore.
Lui la guarda.
La osseva.
Era bella.
Bellissima.
Si muoveva ad un ritmo irregolare in mezzo alla pista.
Le gambe sottili cadevano ritmate sui tacchi senza sbagliare i passi.
Si era già reso conto che era bella, lui.
Ma solo ora lo vedeva chiaramente.
Mentre una mano prepotente gli voltava il viso dall’altra parte della pista.
Un viso.
Delle labbra.
Ciliegia.
Accidenti odiava quel suo(F) rossetto alla ciliegia.
Come odiava le ciliegie.
Fuka.
In realtà odiava lei(F).
O meglio le voleva bene ma non nel modo in cui voleva lei(F).
voglio ricordare che Hisae è Mergharet e Mami è Marine nell'anime!
piaciuta?